Ministero della Salute – comunicato stampa n. 191 13 giugno 2020

http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioComunicatiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=salastampa&p=comunicatistampa&id=5572&fbclid=IwAR3AAi4m7CUm6lhGlmQ_QT-mHzWrjkRX8gMfgkkKGUUW3xFI52LDbN56Wdk

Comunicato n. 191
Data del comunicato 13 giugno 2020

“Insieme ai Ministri della Salute di Germania, Francia e Olanda, dopo aver lanciato nei giorni scorsi l’alleanza per il vaccino, ho sottoscritto un contratto con Astrazeneca per l’approvvigionamento fino a 400 milioni di dosi di vaccino da destinare a tutta la popolazione europea”. Ne dà notizia su Facebook il Ministro della Salute, Roberto Speranza. “Il candidato vaccino – prosegue il Ministro – nasce dagli studi dell’Università di Oxford e coinvolgerà nella fase di sviluppo e produzione anche importanti realtà italiane”. “L’impegno prevede che il percorso di sperimentazione, già in stato avanzato, si concluda in autunno con la distribuzione della prima trance di dosi entro la fine dell’anno. Con la firma di oggi arriva un primo promettente passo avanti per l’Italia e per l’Europa. Il vaccino è l’unica soluzione definitiva al Covid 19. Per me andrà sempre considerato un bene pubblico globale, diritto di tutti, non privilegio di pochi”, conclude Speranza.

Data di pubblicazione: 13 giugno 2020 , ultimo aggiornamento 13 giugno 2020

Verso l’ultima frontiera (OltreCoscienza andrea nicola)

“Distrutti sono gli obelischi contenenti
l’occhio che tutto vede,
non maschio,
non femmina;
la battaglia è vinta
non la guerra!
Le coscienze son confluite
per la libertà delle
undici dimensioni.
Nuove prospettive
si intravedono,
ricche di vita,
un nuovo Sole puro
non dominatore sorgerà…
Il cammino del Sé
come monti imponenti
e mari tempestosi,
spingono draghi di fuoco
e venti freddi ed impetuosi…
verso l’ultima frontiera…”

#AndreaNicola #OltreCoscienza (2014)

Non fuggire, cambia il modo di pensare

Ringrazio ancora un volta l’amico Roberto Duria Freeanimals che ha fatto un post da un mio commento sul suo seguitissimo blog.

FONTE:

http://freeanimals-freeanimals.blogspot.com/2020/06/non-fuggire-cambia-il-modo-di-pensare.html

Testo di Andrea Nicola

Lo “scappare” significa scappare da se stessi. Quante volte ci abbiamo pensato, o magari ce ne siamo andati lontano per un periodo di tempo? Alcuni l’hanno fatto permanentemente e sono felici (onore a voi). Altri dopo anni di andata/ritorno 6 mesi l’anno in paesi orientali si fa questa domanda: “cosa ho capito adesso?”. Ma l’effetto positivo o negativo del proprio stato d’animo è il ritorno a “casa”… ma con un’altra consapevolezza, non siamo più come siamo andati via! Se invece un viaggio, una esperienza lontano da casa, ecc… non provoca in noi qualche cambiamento vuol dire che non abbiamo capito una mazza.

Come disse qualcuno è doveroso “restare in trincea”, ma quale trincea? La trincea che ci siam creati noi stessi nella nostra testa, un nemico fortissimo da cui ci si deve difendere per non morire. La conoscenza e la consapevolezza è che ognuno è artefice del proprio cammino in questo mondo, bello o brutto, non sta a me giudicare poiché ognuno ha la sua rispettabile idea. Ogni sera prima di andare a dormire bisognerebbe chiedersi: cosa ho fatto oggi per me, per cambiare in meglio la mia vita? Le rivoluzioni (non violente per quanto mi riguarda) si dimostrano con le azioni, con l’esempio, ecc… e non necessariamente queste “azioni” si devono gridare in pubblico, altrimenti si chiama ego, e con l’ego non si va tanto lontano.

Diamo sempre colpe all’esterno, al NWO, ai massoni, ai politici, a Conte, a Satana, ecc… lo abbiamo voluto noi! Se ci identifichiamo dando la responsabilità al politico, si dà energia a chi si sta tentando di combattere. Quando smetteremo di sprecare questa energia (anche il tempo è energia) per queste cose, allora tale energia la useremo per crearci un mondo diverso, possibilmente migliore, etico, sostenibile, ecc… Non quello che vuole il NWO, la new age e altre sette strane, ma quello che vuoi TE, cazzo! Non si possono assolutamente cambiare le cose se non cambiamo noi dentro, e soprattutto non si cambiano le cose facendo sempre le stesse cose! Porto da anni il messaggio che ognuno dovrebbe essere sovrano e cosciente di se stesso…ma qui si entra in altri argomenti che ho descritto altrove.

Concludendo, lo scappare è una parola obsoleta, non sarebbe meglio dire “spostarsi”? Ricordiamoci soltanto una cosa, e la dico anche a me stesso: ovunque andiamo restiamo noi stessi.

Alimentare l’ego tramite la tecnologia (OltreCoscienza andrea nicola)

Sulla tecnologia e del suo uso ho espresso più volte il pensiero nel corso degli anni. In questo caso però mi soffermo sulle visualizzazioni, i “mi piace” e i numeri in generale. Tante persone si vantano ad avere centinaia di “like” (facebook soprattutto) su una foto, su un pensiero, su un articolo, su una condivisione particolare, ecc… non serve a una mazza vantarsi perché se non ci fossero gli “amici/contatti” non ci sarebbero neppure i “mi piace” e i commenti. Con questo non sto dicendo che automaticamente un post da 200 “like” sia da buttare, sia chiaro! Però noto spesso che ci son meno like in alcuni post che personalmente ritengo più importanti, questo è un dato che mi riconferma, per l’ennesima volta, che la massa è pecorona…pecorona nel senso che segue maggiormente cose frivole, superficiali, e che “seguono” quello che il sistema impone dall’alto in base alle mode e dai loro discutibilissimi piani del sistema stesso. Senza contare diverse e pesanti diffamazioni pubbliche con tanto di nome e cognome tra post e commenti…poi si lamentano pure se gli chiudono il profilo! Non entro troppo in merito alle continue censure, trollaggi, insulti gratuiti e boicottaggi che si ricevono negli anni (anche personalmente, essendo in rete da circa 20 anni ne conto a centinaia). Il mondo è per come reagiAmo, come sempre. Poi c’è un’altra categoria di utenti (più o meno anonimi) che guarda e spulcia ogni cosa che pubblichi senza mettere reazioni e senza commentare, li ammiro…ma per davvero li ammiro. Addirittura ci son diverse persone (amici ma non solo) che, contattandomi in privato (a voce, di persona e messaggi) seguono ogni mio singolo post (sui social e sul sito) con puntualità…e da li si aprono piacevoli discussioni di persona, a voce o magari davanti ad un caffè. Parlando di numeri ho comunque le mie soddisfazioni, diversi articoli (quelli raccolti nel mio testo OltreCoscienza) sono stati visti centinaia di migliaia di volte e pubblicati in diversi siti internet di settore…almeno tre di questi siti non esistono più. Per questo ed altri motivi ho creato autonomamente, dopo diverse sollecitazioni da parte di alcune care persone, un mio sito internet anche se talvolta rimando anche al mio blogspot, essendo più “vecchio” e ricchissimo comunque di post importanti.

Anche su YouTube sono presente da tanti anni, il mio canale è monetizzato, anche se non ho mai ricevuto un solo centesimo fino ad ora, conta circa un milione di visualizzazioni e molti iscritti. Ma a differenza di altri YouTubers non me ne frega un “tubo” di pubblicare video a raffica per fare numeri! Sembra una affermazione impopolare tra gli “influencer” ma è il concetto chiave di questo mio articolo. Ci sono molti YouTubers, o chi per loro, che pubblicano video di scarsa qualità (nei contenuti) ed hanno migliaia di commenti, like e dislike, e migliaia di visualizzazioni in poche ore. Poi magari ci sono YouTubers che fanno dei video ottimi, sia per i contenuti che per la grafica, e non raggiungono neppure 1000 visualizzazioni in due anni… Altri YouTubers invece pubblicano eccellenti video per qualità e quantità, contando migliaia di visualizzazioni in poco tempo: stima!

Quasi sempre sulle piattaforme web si “pubblica” per far numeri, per raggiungere popolarità, per fare soldi…c’è sempre un secondo fine, che in un mondo nuovo (del domani?), non dovrebbe esistere. Ma qui si entra in altri aspetti che ho ampiamente scritto in precedenza, recentemente e meno recentemente.

Tutto questo per dire che siamo, più o meno tutti, dipendenti dalla corrente elettrica e che se verrebbe a mancare, i guai busserebbero alla porta di molti “dipendenti”…

FacciAmoci una passeggiata, và… al massimo con questo “affaretto” qui sotto in immagine, è in mio possesso da oltre un anno (11 euri circa):

Felice e Cosciente Vita a tutti 🙂

Sito https://www.oltrecoscienza.it/

Blog https://andreanicola.blogspot.com/

Canale YouTube https://www.youtube.com/c/andreanicolaOltreCoscienza

Facebook https://www.facebook.com/andrea.nicola.7

Pagina FB del sito OltreCoscienza andrea nicola https://www.facebook.com/oltrecoscienza

Pagina FB della casa editrice Spazio Interiore dedicata alle pubblicazioni cartacee e agli studi di Corrado Malanga, argomenti correlati, ecc… https://www.facebook.com/genesimalanga

Twitter https://twitter.com/OltreCoscienza

Pagina FB “Il gabbiano Jonathan Livingston” https://www.facebook.com/Il-gabbiano-Jonathan-Livingston-OltreCoscienza-336408506369179/

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🙂

L’isola della piccola Flo

Flone Robinson (Flo) è una bambina di nove anni che vive a Berna con la sua famiglia, composta dal padre Ernst, dalla madre Anna, dal fratello maggiore Franz e da quello più piccolo Jaques (Jack). In casa con la famiglia Robinson vive anche Marie, la giovane governante, che è molto affezionata a Flo ed è per lei quasi una seconda madre.

Ernst è un abile medico, ma soprattutto è un uomo intelligente ed ingegnoso. Un giorno riceve una lettera dal dott. Elliott, un amico che vive in Australia, che lo invita a recarsi in quella terra lontana per esercitare là la sua professione. Ernst sente il bisogno di andare dove ci sia realmente necessità della sua opera, e dopo un intenso consulto con la famiglia, decide di accettare l’invito e di partire immediatamente per l’Australia con tutti i suoi familiari. Soltanto Marie non può partire per motivi personali e questo distacco peserà molto a Flo, che continuerà a pensare a lei con nostalgia e a sognarla spesso.

La famiglia Robinson, dopo aver fatto scalo a Liverpool si imbarca per l’Australia su una grande nave e durante il lungo viaggio farà la conoscenza di numerosi passeggeri e conoscerà le loro storie. In particolare Franz instaurerà un rapporto di profonda amicizia con Emily, una ragazza sua coetanea, appassionata come lui di musica. Il viaggio prosegue per alcuni mesi, ma quando ormai manca poco all’approdo, si scatena una violentissima tempesta che causa il naufragio della nave. I componenti della famiglia Robinson, privi di scialuppa di salvataggio e per un caso fortuito, si salvano dal disastro e riescono ad approdare su un’isola deserta[1], riuscendo a salvare poche provviste ed alcuni utensili dalla nave prima del suo inabissamento.

Inizierà un lungo periodo durante il quale la famiglia dovrà sopravvivere in un ambiente ostile e misterioso, potendo contare solo sulle proprie forze. Dopo aver adottato John, il cane del comandante della nave, deceduto per salvare Franz, e Mercre, un cucciolo di cuscus, l’ingegno di Ernst e la coesione dei Robinson risolveranno i piccoli e grandi problemi che via via dovranno affrontare. Costruiranno una capanna su di un grande albero per ripararsi dai tilacini (chiamati “lupi” nella serie), coltiveranno un piccolo orto, fabbricheranno candele e scaveranno un pozzo per rifornirsi di acqua dolce. Ernst ed il figlio Franz tenteranno anche di costruire un battello per poter lasciare l’isola, ma senza successo: una terribile tempesta farà inabissare il battello il giorno stesso del varo.

È passato più di un anno dal naufragio ed a questo punto i Robinson cominciano a temere che non riusciranno mai a lasciare l’isola. Flo continua a ricordare con nostalgia la casa di Berna e la sua Marie, e Franz continua a pensare alla bella Emily, probabilmente morta nel naufragio assieme a tutti gli altri passeggeri. Ma improvvisamente sull’isola arrivano altri due naufraghi: il marinaio Willy Morton[2] e il giovane Tomtom, un nativo australiano. Con il ragazzo la famiglia stringe subito un legame di amicizia, mentre con il signor Morton, burbero e misantropo, all’inizio i rapporti sono piuttosto problematici. Ben presto però tutti si renderanno conto che sotto la scorza ruvida si nasconde un grande cuore: si scoprirà infatti che Morton aveva salvato e protetto Tomtom dopo che i genitori erano stati uccisi perché si rifiutavano di lavorare come schiavi per i coloni inglesi in Australia.

Con l’aiuto del signor Morton, provetto marinaio, verrà progettato e costruito un nuovo battello (una sorta di catamarano) per poter finalmente lasciare l’isola. Arriva il giorno della partenza e dopo un mese di viaggio per mare i Robinson, il signor Morton e Tomtom raggiungono le coste dell’Australia.

All’arrivo il dott. Elliott, l’amico di Ernst che lo aveva invitato in Australia, farà loro una incredibile sorpresa: Emily, la grande amica di Franz, non è morta, ma si è salvata dal naufragio e ora è allieva infermiera presso il grande ospedale dove Elliott lavora e dove eserciterà anche Ernst Robinson. Franz ed Emily riallacceranno subito il profondo rapporto che avevano avuto durante la traversata verso l’Australia di tanto tempo prima, ma Emily partirà ben presto per l’Inghilterra, dove frequenterà una rinomata scuola per infermiere: darà a Franz l’appuntamento in Australia alla fine del suo corso, dopo tre anni. Anche il signor Morton e Tomtom si imbarcheranno sulla stessa nave, ma prometteranno ai Robinson di ritornare a trovarli ogni sei mesi.

Lentamente i Robinson riprenderanno quindi una vita normale, non senza provare nostalgia per la loro isola deserta su cui avevano abitato per tanto tempo.

FONTE:

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Flo_la_piccola_Robinson

“puoi avere tutta la tecnologia dell’universo,

ma se non sei coscienza animica centrata avrai soltanto tecnologia”


#OltreCoscienza #andreanicola