L’isola della piccola Flo

Flone Robinson (Flo) è una bambina di nove anni che vive a Berna con la sua famiglia, composta dal padre Ernst, dalla madre Anna, dal fratello maggiore Franz e da quello più piccolo Jaques (Jack). In casa con la famiglia Robinson vive anche Marie, la giovane governante, che è molto affezionata a Flo ed è per lei quasi una seconda madre.

Ernst è un abile medico, ma soprattutto è un uomo intelligente ed ingegnoso. Un giorno riceve una lettera dal dott. Elliott, un amico che vive in Australia, che lo invita a recarsi in quella terra lontana per esercitare là la sua professione. Ernst sente il bisogno di andare dove ci sia realmente necessità della sua opera, e dopo un intenso consulto con la famiglia, decide di accettare l’invito e di partire immediatamente per l’Australia con tutti i suoi familiari. Soltanto Marie non può partire per motivi personali e questo distacco peserà molto a Flo, che continuerà a pensare a lei con nostalgia e a sognarla spesso.

La famiglia Robinson, dopo aver fatto scalo a Liverpool si imbarca per l’Australia su una grande nave e durante il lungo viaggio farà la conoscenza di numerosi passeggeri e conoscerà le loro storie. In particolare Franz instaurerà un rapporto di profonda amicizia con Emily, una ragazza sua coetanea, appassionata come lui di musica. Il viaggio prosegue per alcuni mesi, ma quando ormai manca poco all’approdo, si scatena una violentissima tempesta che causa il naufragio della nave. I componenti della famiglia Robinson, privi di scialuppa di salvataggio e per un caso fortuito, si salvano dal disastro e riescono ad approdare su un’isola deserta[1], riuscendo a salvare poche provviste ed alcuni utensili dalla nave prima del suo inabissamento.

Inizierà un lungo periodo durante il quale la famiglia dovrà sopravvivere in un ambiente ostile e misterioso, potendo contare solo sulle proprie forze. Dopo aver adottato John, il cane del comandante della nave, deceduto per salvare Franz, e Mercre, un cucciolo di cuscus, l’ingegno di Ernst e la coesione dei Robinson risolveranno i piccoli e grandi problemi che via via dovranno affrontare. Costruiranno una capanna su di un grande albero per ripararsi dai tilacini (chiamati “lupi” nella serie), coltiveranno un piccolo orto, fabbricheranno candele e scaveranno un pozzo per rifornirsi di acqua dolce. Ernst ed il figlio Franz tenteranno anche di costruire un battello per poter lasciare l’isola, ma senza successo: una terribile tempesta farà inabissare il battello il giorno stesso del varo.

È passato più di un anno dal naufragio ed a questo punto i Robinson cominciano a temere che non riusciranno mai a lasciare l’isola. Flo continua a ricordare con nostalgia la casa di Berna e la sua Marie, e Franz continua a pensare alla bella Emily, probabilmente morta nel naufragio assieme a tutti gli altri passeggeri. Ma improvvisamente sull’isola arrivano altri due naufraghi: il marinaio Willy Morton[2] e il giovane Tomtom, un nativo australiano. Con il ragazzo la famiglia stringe subito un legame di amicizia, mentre con il signor Morton, burbero e misantropo, all’inizio i rapporti sono piuttosto problematici. Ben presto però tutti si renderanno conto che sotto la scorza ruvida si nasconde un grande cuore: si scoprirà infatti che Morton aveva salvato e protetto Tomtom dopo che i genitori erano stati uccisi perché si rifiutavano di lavorare come schiavi per i coloni inglesi in Australia.

Con l’aiuto del signor Morton, provetto marinaio, verrà progettato e costruito un nuovo battello (una sorta di catamarano) per poter finalmente lasciare l’isola. Arriva il giorno della partenza e dopo un mese di viaggio per mare i Robinson, il signor Morton e Tomtom raggiungono le coste dell’Australia.

All’arrivo il dott. Elliott, l’amico di Ernst che lo aveva invitato in Australia, farà loro una incredibile sorpresa: Emily, la grande amica di Franz, non è morta, ma si è salvata dal naufragio e ora è allieva infermiera presso il grande ospedale dove Elliott lavora e dove eserciterà anche Ernst Robinson. Franz ed Emily riallacceranno subito il profondo rapporto che avevano avuto durante la traversata verso l’Australia di tanto tempo prima, ma Emily partirà ben presto per l’Inghilterra, dove frequenterà una rinomata scuola per infermiere: darà a Franz l’appuntamento in Australia alla fine del suo corso, dopo tre anni. Anche il signor Morton e Tomtom si imbarcheranno sulla stessa nave, ma prometteranno ai Robinson di ritornare a trovarli ogni sei mesi.

Lentamente i Robinson riprenderanno quindi una vita normale, non senza provare nostalgia per la loro isola deserta su cui avevano abitato per tanto tempo.

FONTE:

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Flo_la_piccola_Robinson

“puoi avere tutta la tecnologia dell’universo,

ma se non sei coscienza animica centrata avrai soltanto tecnologia”


#OltreCoscienza #andreanicola

Controllo Cosciente (OltreCoscienza andrea nicola)

Controllo Cosciente

Questo articolo, e soprattutto quello indicato nel link alla fine, è dedicato a TY

Augurandomi che il lettore abbia compreso il mio testo OltreCoscienzahttps://drive.google.com/file/d/1iFmHtBLapoFU3zxJj-4Kk3y2nFQeo1p-/view – nella sua integrità, dove per integrità intendo averlo compreso fino all’ultima pagina, e non in singoli argomenti/capitoli. Tutto questo perché il presente scritto risulterà più facile da capire, dovrebbero comunque essere sufficienti conoscenze di: Coscienza, Anima, Corpo, Spirito, Fisica Quantistica, Filosofia, Energia, Antroposofia, Scienze, Ricerche di frontiera, Esoterismo, Religioni, PNL, Metamedicina, Amore Incondizionato, Emozioni, Sentimenti, mondo onirico, benessere, studi di Corrado Malanga (TCTDF – Triade Color Test Dinamico Flash), Fabio Marchesi con la sua “Entusiasmologia”, Silvano Agosti e la sua “Kirghisia”, Nisargadatta, il pensiero orientale in generale, Alchimia, Storia dell’uomo (non quella ufficiale), discipline ed argomenti paralleli.

L’idea di questo articolo mi è venuta (non per caso) mentre ero vicino ad un supermercato pensando in generale, e, più specificatamente, alle cose che avevo in tasca. Che diamine c’entra? E allora mi è venuto in mente il titolo di questo scritto, “Controllo Cosciente” appunto.

Per “controllo” intendo l’aver in mano la propria Vita, mettendo in pratica il cosiddetto “libero arbitrio”. Per “cosciente” intendo il sapere quello che si fa nel “qui ed ora”. Quindi, unendo olisticamente i due termini: Controllo Cosciente”.

In questa sorta di stato della Coscienza, nulla accade se non quello che ti crei. Posso definirlo tranquillamente “il realizzare i propri sogni più profondi”.

Se qualcosa ci accade inaspettatamente significa che non siamo del tutto consapevoli della nostra esistenza, ma è altrettanto importante che queste cose “inaspettate” siano comprese, non per come sono, ma per come siamo! Ricordo che il mondo, l’universo e il tutto siamo noi, e noi siamo a gestirlo se sappiamo sopportare e supportare questo stato coscienziale.

E’ come aver il pieno e totale controllo di una gigantesca astronave tecnologica mentre altri hanno il controllo di una bicicletta, altri di uno scooter, altri di tutti questi ed altri “mezzi” assieme. Questa metafora non è un giudizio, ma vuol dire semplicemente che chiunque è qui per fare la sua esperienza, che è del tutto personale.

A questo punto ribadisco il concetto che l’altro siamo sempre noi, e quindi il “giudicare” qualcuno è da ritenersi immaturo se non controproducente. Ovviamente il discorso vale per tutte le cose, ma di questo ne ho già parlato ampiamente su OltreCoscienza.

Questo articolo lo avevo lasciato in parcheggio da qualche mese per dedicarmi al periodo di grande cambiamento ed esperimento sociale di questo 2020, che posso definire tranquillamente come il “mondo museruolato”, una intera umanità azzittita dai poteri forti in nome di una falsa pandemia. Anche di questo ne ho parlato in alcuni articoli pubblicati nel mio sito da febbraio/marzo.

La Vita non è tanto quello che vediamo all’esterno, ma come reagiAmo agli eventi stessi che accadono. In questo concetto sono racchiuse le chiavi per la comprensione stessa della Vita, da mistero a Verità rivelata. Quindi posso dire con chiarezza, ancora una volta, che non esiste alcun nemico esterno da combattere se non la nostra ignoranza, ignoranza spirituale soprattutto.

Segnalo il mio ultimissimo articoletto concludente di un’altra “tappa” fondamentale:

Nulla Succede Per Caso, Tutto a Tuo Tempo

Con Amore, Andrea Nicola OltreCoscienza

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Entanglement Comunicazionale Akashico (OltreCoscienza andrea nicola)

Il titolo mi è venuto in mente ieri sera mentre mi balzava l’idea di scrivere qualcosa sulla “comunicazione”. Partendo dal fatto che la comunicazione è antica quanto l’universo, cambiano i modi, le epoche, le tecnologie, ecc… ma è parte integrante e fondamentale per ognuno che sia Coscienza.

Penso che il ricevere informazioni sia da attribuire al bisogno di ampliare la conoscenza per apprendere e migliorare (si spera) il proprio stile di Vita. Il voler comunicare è altrettanto un bisogno, solo che quest’ultimo è spesso confuso col solo svuotare a pappagallo le proprie conoscenze all’esterno (vedi gli insegnanti), che non è negativo, ma presuppone troppo spesso ad imporre una conoscenza, non accettando che magari qualcosa sia da rivedere col passare del tempo. Infatti la consapevolezza aumenta sempre e, con il suo aumentare, si aggiungono dettagli, si modificano concetti, si migliorano e si aggiornano pensieri magari diventati troppo obsoleti per il presente. Ripeto qui una frase che spesso faccio riemergere nei miei scritti: parliamo troppo e ascoltiamo poco. Il solo non ascoltare o il solo voler comunicare parlando o scrivendo ad oltranza, è segno di poca comprensione di se stessi… non sempre conoscenza fa rima con coscienza!

Come sempre sta ad ognuno vivere la Vita di cui ha bisogno in quell’istante.

La tecnologia moderna ha fatto dei passi da gigante nella comunicazione, e lo ha fatto velocissimamente (forse troppo?), basta a pensare che è sufficiente avere una connessione internet e possiamo scrivere quello che ci pare a gratis o quasi… “Quasi” perché regaliamo i nostri dati chissà chi per farci ignobilmente controllare. Vedere il praticamente imposto 5G, il film Snowden, il Nuovo Ordine Mondiale e la situazione orwelliana in cui siamo immersi, quasi inconsapevolmente.

Il mondo non è come è, ma il mondo è come siamo, un nostro specchio perfetto… ma soprattutto non è duale.

Computer, smartphone, facebook, whatsapp, ecc… dovrebbero servirci, non il contrario! Tanti anni fa scrissi di quanto era strano e al contempo bello uscire di casa senza telefono, oggi è pura utopia o quasi… e non ci si rende ancora conto di quanto sia una “bomba” quell’aggeggio che abbiamo perennemente in tasca o sul tavolo, oggi più che mai. Pochi giorni fa ero in una sorta di paradiso naturale con assenza di segnale internet, una sensazione che andrebbe provata con maggior frequenza.

Tutto questo per comunicare a me stesso e ai lettori che la comunicazione più genuina, secondo il mio modesto punto di vista coscienziale, è fatta al di là delle parole scritte o orali, è da ricercarsi al livello degli archetipi atavici dove non esiste suono e forma, ma pura energia centrata ed equilibrata nell’essere se stessi… ed è li che ci si deve muovere, altrimenti si resta per sempre ancorati al “vecchio” paradigma imposto dalla notte dei tempi ancestrali.

Con questo nuovo pensiero “naturale” di comunicazione, si crea una sorta di rete in entanglement, dove tutti hanno la possibilità di attingere dal tutto e da chiunque, in sintonia e frequenza da una Akasha generale, che non è altro che il nostro noi stessi, una sacralità manifesta che TU SEI, ma forse devi ancora scoprirlo nel tempo.

Quindi sintonizziAmoci col nostro Sè Centrale che è in entanglement con il multiverso quantico coscienziale, per realizzare quello che siamo venuti in questo mondo: essere se stessi e far accadere il miracolo che siAmo, qui ed ora.

…altroché diavolerie tecnologiche moderne!

Felice e cosciente Vita 🙂

OltreCoscienza andrea nicola

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🙂

Il racconto di Sabina Spielrein (testo, voce e canto di Devana)

Sabina Spielrein nacque nel 1885 a Rostov sul Don in Russia. Fu condotta fanciulla nella clinica psichiatrica dove lavorava il giovane Jung, poiché era considerata schizofrenica. Guarì in un anno, studiò e si laureò in psichiatra e fu anche psicoanalista e musicologa, teorizzatrice della psicanalisi infantile. I diari e le lettere da cui si è ricostruita la sua storia sono stati scoperti nell’Istituto di psicologia di Ginevra, in una cassa, nel 1977. Fino ad allora questa straordinaria donna è rimasta sconosciuta. Morì sempre a Rostov, dove era tornata dopo aver peregrinato per anni in Svizzera, Germania ed Austria, per mano nazista poiché era di famiglia ebrea. Nell’agosto del 1942 infatti i nazisti che avevano invaso la Russia ordinarono agli ebrei di Rostov di presentarsi alla sinagoga, dove fucilarono 27.000 persone, tra cui Sabina e le sue due figlie. La fitta corrispondenza epistolare tra Sabina Spielrein, Jung e Freud, è stata ritrovata, tradotta e pubblicata e grazie ad essa oggi conosciamo lo stupendo lavoro di questa grande donna. Il Liber Novus, detto anche Libro Rosso, di Carl Gustav Jung, fu da lui scritto tra il 1913 e il 1930 ma pubblicato postumo soltanto nel 2009 dopo essere stato tenuto nascosto per quasi 80 dalla fine della sua stesura. Si tratta di un testo interamente scritto a mano e illustrato dallo stesso Jung con tavole riportanti le sue visioni e mandala. E’ opinione di chi scrive che, data la impressionante somiglianza di contenuti e stile, le immagini di Jung siano state fortemente ispirate dalle visioni di Hildegard Von Bingen, disegnate dal monaco Volmar dietro sua descrizione e inserite nei suoi manoscritti Scivias e Liber Divinorum Operum. Per avere conferma è sufficiente una visione sinottica delle tavole del Libro Rosso e delle opere di Hildegard von Bingen. Le informazioni storiche sulla vita e l’opera di Sabina Spielrein sono prese da: Aldo Carotenuto “Diario di una segreta simmetria” Astrolabio ed. 1999; Lettere di Sigmund Freud a Sabina Spielrein 1909 1923 trad Vitolo e Baldaccini; dal web articolo di Giovanna Providenti su http://www.enciclopediadelledonne.it/… dalla conferenza di Ursula Prameshuber,psicoanalista del CIPA (Centro italiano di psicologia analitica) al link https://www.youtube.com/watch?v=LyJgE… ; dai film “My name was Sabina Spielrein” di Elisabeth Márton; “The soulkeeper” di Roberto Faenza e “A dangerous method” di David Cronenberg. Il libro di Devana ANTENATE LA VISIONE DELLE DONNE è scaricabile gratuitamente dal suo sito https://devanavision.it/opere/

Saper vivere (Charlie Chaplin)

“Il giorno in cui mi sono amato per davvero ho capito che in ogni circostanza ero al posto giusto nel momento giusto. E allora ho potuto rilassarmi. Oggi so che si chiama Stima di sé. Il giorno in cui mi sono amato per davvero ho percepito che la mia ansia e sofferenza emozionale non erano altro che un segnale quando contrasto le mie sensazioni. Oggi so che si chiama Autenticità. Il giorno in cui mi sono amato per davvero ho cessato di volere una vita diversa ed ho cominciato a vedere che tutto quello che mi succede contribuisce alla mia crescita. Oggi so che si chiama Maturità. Il giorno in cui mi sono amato per davvero ho cominciato a vedere l’abuso nel forzare una situazione od una persona con l’unico scopo di ottenere ciò che voglio, sapendo benissimo che né la persona né io siamo pronte e che non è il momento. Oggi so che si chiama Rispetto. Il giorno in cui mi sono amato per davvero ho cominciato a liberarmi da tutto ciò che non mi era salutare, persone, situazioni, tutto ciò che abbassava la mia energia. All’inizio la mia ragione chiamava questo Egoismo. Oggi so che si chiama Amor Proprio. Il giorno in cui mi sono amato per davvero ho smesso di temere il tempo libero ed ho smesso di elaborare tanti piani, ho abbandonato i grandi progetti per il futuro. Oggi faccio ciò che è giusto, ciò che mi piace,quando mi piace e secondo il mio ritmo. Oggi so che si chiama Semplicità. Il giorno in cui mi sono amato per davvero ho smesso di voler sempre avere ragione e mi sono reso conto di tutte le volte in cui mi sono sbagliato. Oggi so che si chiama Umiltà. Il giorno in cui mi sono amato per davvero ho smesso di rivivere il passato e di preoccuparmi per il futuro. Oggi vivo nel presente, lì dove la vita si svolge. Oggi vivo una sola giornata alla volta e so che si chiama Pienezza. Il giorno in cui mi sono amato per davvero ho capito che la mente poteva ingannarmi e deludermi ma che se la metto a servizio del cuore diventa un’alleata preziosa. Tutto questo è Saper vivere.”

(Charlie Chaplin)

Le Opere di Devana

Ripropongo con estremo piacere il sito di Devana col suo profilo, le sue Opere, eccetera. Condividiamo queste preziosissime Conoscenze, grazie a tutti! 🙂 (OltreCoscienza Andrea Nicola)

Chi è Devana? https://devanavision.it/profilo/

Devana figlia di Liliana, viaggiatrice, scrittrice, shamana e filosofa percorre il pianeta studiando i misteri dei luoghi sacri e dei miti collegati alla divinità delle creature, tra cui l’immortalità, il Risveglio, il culto della Grande Madre. Ha ricevuto iniziazioni in Europa e Sud America, ha fotografato templi, caverne, megaliti, ha attivato frequenze vocali che risvegliano le memorie cellulari dell’Antica Umanità. Ha teorizzato lo “sciamanismo domestico” nell’ambito di una concreta e quotidiana spiritualità femminile e ha riportato in manifestazione cerimonie d‘acqua dimenticate dalla storia. Dal 1993 ad oggi ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche e ha pubblicato centinaia di articoli e 21 libri tra cui “Antenate – la visione delle donne”, “Le sciamane non vanno in taxi”, “Manuale della sciamana moderna”, “I racconti del risveglio”I e II. Nell’autunno 2013 ha riunito un gruppo di sciamane per fondare il Cerchio Planetario delle Donne di cui  stata custode fino alla sua conclusione dopo 5 anni. Ha ideato e dirige il canale youtube LA SCUOLA DELLE DONNE nel quale presta la voce, in forma di audiolibri, alle più importanti opere della letteratura femminile completamente assente dai programmi scolastici.

Delle vere e proprie opere scaricabili ed ascoltabili: https://devanavision.it/opere/

Canale YouTube: https://www.youtube.com/user/DevanaVision

Fonte e sito internet:

https://devanavision.it/