“EVIDEON nano colloidi” – alla riscoperta dell’argento –

 
Ormai, innumerevoli ed autorevoli studi di fisica quantistica, ci dimostrano che il nostro è un universo Olografico e Frattale.
La realtà, quindi, si divide in Realtà Reale ed in Realtà Virtuale, quest’ultima è quella che noi viviamo in maniera cosciente (per approfondimenti leggere Evideon 1, 2, 3 del prof. Malanga).
I risvolti di tale affermazione sono importantissimi e profondamente diversi da quelli attualmente accettati.
Del resto è stato sempre così: una teoria è vera fino a quando ne subentra un’altra che la rende errata.
La scienza non è qualcosa di immutabile ma semplicemente una chiave di lettura di fenomeni propri della realtà virtuale in funzione del grado di consapevolezza in un determinato periodo storico.
La conseguenza più strabiliante è che noi siamo i creatori dell’universo. Inconsapevolmente siamo noi che determiniamo gli avvenimenti della nostra realtà Virtuale, nel senso di modificabile. Siamo quindi noi che inconsapevolmente ci ammaliamo ed altrettanto inconsapevolmente possiamo guarire.
Miracolo, def. “Fatto che si ritiene dovuto a un intervento soprannaturale, in quanto supera i limiti delle normali prevedibilità dell’accadere (scienza)”. In questo senso i miracoli sono due: uno quando ci ammaliamo e l’altro quando guariamo. Il tentativo deve essere quello di rendere questo meccanismo consapevole e non lasciarlo relegato nell’inconsapevolezza.
L’Universo Virtuale in cui viviamo si esplica su 3 livelli:
1) Coscienza o Informazione (altri lo chiamano Dio) che risiede nella Realtà Reale ;
2) livello Bio-elettromagnetico;
3) livello Biologico.
Per ripristinare i punti 2 e 3, l’AC ed altri “rimedi” naturali possono essere efficaci, ma per il punto uno, l’efficacia del ripristino dipende solo da noi stessi.
La risoluzione definitiva di qualsiasi malattia degenerativa dipende dal ripristino del punto 1. Ciò determina la guarigione definitiva dove la malattia biologica è solo un “segnale evidente” di un disagio che è al livello 1 e che se non risolto si evidenzia negli altri livelli. Quindi, significa che siamo noi all’origine delle nostre malattie degenerative biologiche? Esatto! E, se questo è vero, siamo solo noi che possiamo guarire noi stessi, non la medicina. La medicina, qualunque essa sia, è solo un aiuto.
Altrimenti, è possibile che i “segnali del disagio” ( segnali della malattia) scompaiano ma solo momentaneamente, per ripresentarsi ancora più forti.
Inutile aggiungere che comportamenti alimentari (e non solo alimentari) incoscienti, siano la conseguenza di uno squilibrio nel primo livello e non solo la causa della malattia a livello biologico, terzo livello. Meglio: abitudini non consapevoli vanno intese come un primo segnale della malattia che, se non risolto a livello “Informativo”, prima o poi si esprimeranno su un piano biologico. Le cattive abitudini, sono allo stesso tempo la causa del problema biologico e la conseguenza di uno squilibrio informativo. Preoccupiamoci di conoscere meglio noi stessi prima di pretendere che lo faccia un altro. Questa affermazione, se per alcuni può sembrare catastrofica, per altri (spero un giorno la totalità) è liberatoria. Significa che si può guarire da tutto! E senza medicine! Meglio ancora, si può evitare di cronicizzare un conflitto se ne capiamo la causa. Questa è la meta finale. Impariamo ad aiutarci, più che farci aiutare. Chi vuole aiutarsi naturalmente deve avere il giusto approccio e ne trarrà i suoi potentissimi benefici.
Il semplice avvicinamento o la considerazione di terapie olistiche, finalizzate ad una maggiore conoscenza di se stessi, presuppongono un cambiamento nell’Informazione-Coscienza-Emozione. Significa che il processo è iniziato ed il cammino è nella giusta direzione. Tale processo è, inoltre, irreversibile e può quindi andare in una sola direzione: Avanti!
Potremmo dire che la medicina (e non solo quella allopatica) è una medicina sintomatica e non olistica (globale), che non tende a risolvere la causa del problema ad un livello superiore (informazione), ma solo il suo sintomo (che tra l’altro, sembrerebbe essere un processo normale della fase di guarigione che noi attiviamo inconsciamente nel nostro corpo – 5 Leggi Biologiche). E’ doveroso aggiungere, che ciò non si converte in una totale inutilità della medicina, ma è il modo in cui viene esercitata che non è coerente con una visione olistica dell’universo.
E’ fondamentale capire quali siano le cause e lo sviluppo dell’anomalia (se è in fase attiva o di ripristino) per poterla contrastare efficacemente. Auspichiamo che un giorno queste due branche si fondino in una sola conoscenza (coscienza), eliminando la dualità che le separa, portandoci ad essere i medici di noi stessi.
Cerchereremo di fornirvi tutti gli aggiornamenti relativi a protocolli di utilizzo, adottati da operatori qualificati, con esito positivo.
Un altro vantaggio dell’AC, consiste nella possibilità di utilizzarlo con altre medicine, senza creare incompatibilità. Non si conoscono medicinali incompatibili con l’assunzione contemporanea di AC.
In questa prospettiva va trovato il giusto approccio per un corretto utilizzo dell’Argento Colloidale, e non solo.
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