Iron Maiden – Nights of the Dead, Legacy of the beast, live in Mexico City (CD Deluxe edt.)

revisione del 21 novembre 2020

È un mio rituale ad ogni uscita maideniana: alle 9 davanti al negozio di musica per accaparrarmi questo live... Mhmmm no, i tempi son cambiati e Amazon, nel bene e nel male, me l'ha portato a casa. L'emozione di mettere il CD nel lettore è però sempre alta.
Iniziamo dalla copertina che avendola già vista precedentemente sul web non mi ha entusiasmato molto, anzi! Va un po' meglio il libretto con l'immagine di "Eddie diavolo" che si accinge a rompere le vetrate ecc..., nettamente superiore alla copertina stessa. Le foto interne sono carine ma alcune troppo scure per i miei gusti.
Veniamo alla musica, la performance dei musicisti è buona ma non eccellente come in altre date del lungo tour (ricordo con piacerissimo il live di Trieste, tra i miei preferiti dei 12 concerti che ho visto dei Maiden). Anche la voce di Bruce in questo live messicano fa a tratti fatica, soprattutto su Where Eagles Dare, non è una "colpa", ma bisogna ammettere che non era tra le sue migliori serate. Con lo scorrere dei brani, fortunatamente, Dickinson migliora considerevolmente.
Il suono, nella prima recensione a caldo, lo avevo stroncato forse troppo brutalmente definendolo addirittura come il lato più negativo di questo doppio live CD. Invece, riascoltandolo in diversi impianti audio, il suono non è "male", ma sicuramente neppure ottimo. Chitarre troppo "zanzare" e un missaggio non troppo curato, penalizzano questa nuova uscita dei 6 inglesi.
Secondo me questo "Nights of the Dead" risulta inferiore ai predecessori "The Book Of Souls: Live Chapter", al "Flight 666", "En Vivo" e gli altri live post reunion. Insomma, un mezzo passo falso, forse dovuto alla programmazione di voler a tutti i costi registrare a Mexico City. Da sottolineare il fatto che hanno registrato e scelto i brani da ben 3 date fatte lì!
Per quanto riguarda la scaletta nulla da eccepire, efficace, bella. Piacevolissime le varie The Clansman, For The Greater Good Of God, la maestosa Sign Of The Cross, la non troppo suonata Flight Of Icarus, poi le solite "classicone", immancabili come sempre.
Che dire? Non sono solito a dare giudizi negativi al mio gruppo preferito, ma voglio dare a questo live soltanto una sufficienza piena, ma nulla di più. Probabilmente il peggiore album ufficiale dal vivo. Insomma, ci si aspetterebbe molto di più da un CD dei Maiden uscito nel 2020!
Ora non resta che aspettare il nuovo album, forse l'anno prossimo? Nel frattempo andrò a riascoltarmi per la milionesima volta il "Live Afer Death"...
Nonostante tutto: up the irons !!! 🙂