Paracelso

“Bandite assolutamente dalla vostra mente, tutti i pensieri di pessimismo, rabbia, rancore, odio, tristezza, vendetta e povertà. Fuggite come la peste le maldicenze, le viltà, i pettegolezzi, le vanità, le volgarità. L’osservanza di questa regola è di decisiva importanza: si tratta di cambiare la trama spirituale della vostra anima. È l’unico modo per cambiare il vostro destino, perché questo dipende dalle nostre azioni e dai nostri pensieri. Il caso non esiste.”

-Paracelso-

Il 21/12/2020, che cosa ci RISERVA !? (di SDEI)

Gentili & attenti LETTORI,

una delle cose che ho imparato nella mia VITA è che le COSE succedono per delle RAGIONI ben precise, che ci serviranno poi come LEZIONI per IMPARARE a VIVERE meglio a 360° e sopratutto ad EVOLVERE dal lato SPIRITUALE, questo ovviamente per chi si INTERESSA al MONDO “misterico” e a quello delle ENERGIE onnipresenti negli UNIVERSI e quindi anche sul Pianeta TERRA, che ricordo è però ancora nella IIIa DIMENSIONE energetica ma sta “velocemente” crescendo energeticamente verso la IVa e la Va;

ho fatto questa lunga PREMESSA per fare capire che questo fantastico VIDEO relativo all’ importantissimo giorno del 21/12/2020, mi è arrivato NON per caso ma per indurmi a RIFLETTERE e poi ad ATTIVARMI per portare la mia INTENZIONE assieme a tante altre a CAMBIARE, ma che cosa vi chiederete e la RISPOSTA è il rapporto di FORZA tra la LUCE=BENE e le TENEBRE=MALE che hanno per secoli, anzi millenni, plagiato & schiavizzato l’ UMANITA’;

chi conosce la POTENZA della MENTE e come funzionano le EG(G)REGORE sa di cosa parlo e come è successo a ME, trarrà dal VIDEO alcuni spunti & INDICAZIONI come AGIRE ma……c’ è un grande INTERROGATIVO, chi lo ha prodotto e sopratutto con quali FINALITA’ positive o negative!? sappiamo molto BENE che il MONDO OSCURO conosce come GESTIRE ma anche MONOPOLIZZARE le ENERGIE, pertanto la MEDITAZIONE è giusto farla ma ognuno poi valuterà COME o in maniera COLLETTIVA o in alternativa anche solo INDIVIDUALE !!!

Buona & utile VISIONE

SDEI

https://youtu.be/d8-aYMdR0Cs

Messaggio di Aquila Bianca

Questo momento che l’umanità sta attraversando, può essere visto come un portale o come un buco. La decisione di cadere nel buco o di passare attraverso il portale dipende da te. Se ti angusti per il problema e consumi notizie 24 ore al giorno, con poca energia, sempre nervoso, con pessimismo, cadrai nel buco.Ma se cogli l’occasione per guardarti, ripensare la vita e la morte, prenderti cura di te e degli altri, attraverserai il portale. Prenditi cura della tua casa, del tuo corpo, non perdere la dimensione spirituale di questa crisi, diventa come l’aquila che dell’altro vede tutto e vede più ampiamente.C’è una domanda sociale in questa crisi, ma anche una spirituale. Attraverso la gioia si resiste.Abbi fede, sei stato preparato a superare questa crisi. Quando passerà la tempesta, sarai molto importante nella ricostruzione di questo nuovo mondo, devi stare bene ed essere forte. Per questo cerca di mantenere una vibrazione alta, felice e luminosa.Nello sciamanesimo esiste un rito di passaggio chiamato ricerca della visione, trascorri qualche giorno da solo nella foresta, senza acqua, senza cibo, senza protezione. Quando attraverso questo portale ottieni una nuova visione del mondo, è perché hai affrontato le tue paure, le tue difficoltà.Approfitta di questo tempo per esercitare la tua visione e cercare i tuoi rituali. Questo è quello che puoi fare: serenità nella tempesta.Stabilisci una routine per incontrare il sacro ogni giorno, le cose buone emanano ciò che emani, ora è la cosa più importante. Canta, danza resisti attraverso l’arte, la gioia, la fede e l’amore.

(Messaggio di Aquila bianca, indigeno della tribù amerinda Hopi)

https://www.facebook.com/andrea.nicola.7/posts/4961881483836875

Identità fisica

Non potete avere una pace stabile se non conoscete la vostra coscienza sottile.

Quando non si conosce la sfera sottile ci si identifica con il corpo fisico.

Il vostro corpo è situato nello spazio – che lo circonda da tutti i lati – ma la vostra coscienza è oltre lo spazio.

Tutto lo spazio è la luce della coscienza;

quando l’identità fisica sparirà vedrete voi stessi pervadere tutto lo spazio.


Nisargadatta

Il racconto di Sabina Spielrein (testo, voce e canto di Devana)

Sabina Spielrein nacque nel 1885 a Rostov sul Don in Russia. Fu condotta fanciulla nella clinica psichiatrica dove lavorava il giovane Jung, poiché era considerata schizofrenica. Guarì in un anno, studiò e si laureò in psichiatra e fu anche psicoanalista e musicologa, teorizzatrice della psicanalisi infantile. I diari e le lettere da cui si è ricostruita la sua storia sono stati scoperti nell’Istituto di psicologia di Ginevra, in una cassa, nel 1977. Fino ad allora questa straordinaria donna è rimasta sconosciuta. Morì sempre a Rostov, dove era tornata dopo aver peregrinato per anni in Svizzera, Germania ed Austria, per mano nazista poiché era di famiglia ebrea. Nell’agosto del 1942 infatti i nazisti che avevano invaso la Russia ordinarono agli ebrei di Rostov di presentarsi alla sinagoga, dove fucilarono 27.000 persone, tra cui Sabina e le sue due figlie. La fitta corrispondenza epistolare tra Sabina Spielrein, Jung e Freud, è stata ritrovata, tradotta e pubblicata e grazie ad essa oggi conosciamo lo stupendo lavoro di questa grande donna. Il Liber Novus, detto anche Libro Rosso, di Carl Gustav Jung, fu da lui scritto tra il 1913 e il 1930 ma pubblicato postumo soltanto nel 2009 dopo essere stato tenuto nascosto per quasi 80 dalla fine della sua stesura. Si tratta di un testo interamente scritto a mano e illustrato dallo stesso Jung con tavole riportanti le sue visioni e mandala. E’ opinione di chi scrive che, data la impressionante somiglianza di contenuti e stile, le immagini di Jung siano state fortemente ispirate dalle visioni di Hildegard Von Bingen, disegnate dal monaco Volmar dietro sua descrizione e inserite nei suoi manoscritti Scivias e Liber Divinorum Operum. Per avere conferma è sufficiente una visione sinottica delle tavole del Libro Rosso e delle opere di Hildegard von Bingen. Le informazioni storiche sulla vita e l’opera di Sabina Spielrein sono prese da: Aldo Carotenuto “Diario di una segreta simmetria” Astrolabio ed. 1999; Lettere di Sigmund Freud a Sabina Spielrein 1909 1923 trad Vitolo e Baldaccini; dal web articolo di Giovanna Providenti su http://www.enciclopediadelledonne.it/… dalla conferenza di Ursula Prameshuber,psicoanalista del CIPA (Centro italiano di psicologia analitica) al link https://www.youtube.com/watch?v=LyJgE… ; dai film “My name was Sabina Spielrein” di Elisabeth Márton; “The soulkeeper” di Roberto Faenza e “A dangerous method” di David Cronenberg. Il libro di Devana ANTENATE LA VISIONE DELLE DONNE è scaricabile gratuitamente dal suo sito https://devanavision.it/opere/

Le Opere di Devana

Ripropongo con estremo piacere il sito di Devana col suo profilo, le sue Opere, eccetera. Condividiamo queste preziosissime Conoscenze, grazie a tutti! 🙂 (OltreCoscienza Andrea Nicola)

Chi è Devana? https://devanavision.it/profilo/

Devana figlia di Liliana, viaggiatrice, scrittrice, shamana e filosofa percorre il pianeta studiando i misteri dei luoghi sacri e dei miti collegati alla divinità delle creature, tra cui l’immortalità, il Risveglio, il culto della Grande Madre. Ha ricevuto iniziazioni in Europa e Sud America, ha fotografato templi, caverne, megaliti, ha attivato frequenze vocali che risvegliano le memorie cellulari dell’Antica Umanità. Ha teorizzato lo “sciamanismo domestico” nell’ambito di una concreta e quotidiana spiritualità femminile e ha riportato in manifestazione cerimonie d‘acqua dimenticate dalla storia. Dal 1993 ad oggi ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche e ha pubblicato centinaia di articoli e 21 libri tra cui “Antenate – la visione delle donne”, “Le sciamane non vanno in taxi”, “Manuale della sciamana moderna”, “I racconti del risveglio”I e II. Nell’autunno 2013 ha riunito un gruppo di sciamane per fondare il Cerchio Planetario delle Donne di cui  stata custode fino alla sua conclusione dopo 5 anni. Ha ideato e dirige il canale youtube LA SCUOLA DELLE DONNE nel quale presta la voce, in forma di audiolibri, alle più importanti opere della letteratura femminile completamente assente dai programmi scolastici.

Delle vere e proprie opere scaricabili ed ascoltabili: https://devanavision.it/opere/

Canale YouTube: https://www.youtube.com/user/DevanaVision

Fonte e sito internet:

https://devanavision.it/

Raggiungere l’Autenticità

Veridicità significa autenticità, essere veri, non essere falsi, non usare maschere. Quale che sia il tuo volto reale, lo mostri… e a qualunque prezzo.

Ricorda, non vuol dire che devi smascherare gli altri. Se sono contenti delle loro bugie, bene, è una loro scelta. Non metterti a smascherare nessuno, perché è questo che la gente pensa. Pensa di dover essere sincera, autentica, e che questo significhi che deve andare a mettere a nudo gli altri.

Ma non è così, ciò che ti devi ricordare è di essere sincero con te stesso. Non c’è bisogno di te per riformare tutti gli altri a questo mondo. Se cresci tu, è sufficiente. Non fare il riformatore, non cercare di dare lezioni agli altri o di cambiarli. Se cambi tu, quello è un messaggio sufficiente.

Essere autentici vuol dire rimanere fedeli al proprio essere. Ma come farlo? Ci sono tre cose da ricordare.

Una, ascolta sempre la tua voce interiore, ascolta ciò che tu vorresti essere.

Non ascoltare mai nessuno quando ti dice cos’è bene per te, altrimenti sprecherai la tua vita. Tua madre vuole che diventi un ingegnere, tuo padre un dottore e tu vuoi essere un poeta. Cosa puoi fare? Certo tua madre ha ragione, perché dal punto di vista finanziario è meglio essere un ingegnere. Anche tuo padre ha ragione: essere un dottore ha un buon valore di mercato.

Un poeta? Sei diventato matto? I poeti sono persone maledette, nessuno li vuole. Non c’è nessun bisogno di loro; il mondo può esistere anche senza poesia. Il mondo non può esistere senza ingegneri, e se c’è bisogno di te hai più valore; se non servi, non hai nessun valore.

Ma se vuoi essere un poeta, sii un poeta. Magari dovrai mendicare. Bene! Magari non diventerai ricco. Non preoccuparti, perché puoi diventare un grande ingegnere e guadagnare tanti soldi, ma non ti sentirai mai realizzato. Ti resterà comunque un desiderio profondo, il tuo essere interiore bramerà essere un poeta.

Ricorda, sii fedele alla tua voce interiore. Può condurti nei pericoli, eppure devi rimanerle fedele perché allora c’è la possibilità che un giorno arriverai alla condizione di danzare e celebrare la tua realizzazione interiore.

Guarda sempre qual è la prima cosa per il tuo essere, la più importante, e non permettere agli altri di manipolarti e di controllarti. Sono tanti: tutti sono pronti a controllarti, a cambiarti, a darti un’indicazione che non hai nemmeno chiesto. Tutti ti vogliono dare una guida per la tua vita. Ma la guida esiste dentro di te; solo tu conosci la formula.

Essere autentici vuol dire essere fedeli a se stessi. È un fenomeno molto pericoloso; solo rari individui ci riescono. Ma, se ci riescono, si realizzano. Arrivano a una bellezza, a una grazia e soddisfazione che tu non puoi nemmeno immaginare.

Se tutti hanno un’aria frustrata è perché nessuno ha dato ascolto alla propria voce interiore.

Ascolta sempre la tua voce interiore e nient’altro. Sarai circondato da mille tentazioni, perché ci sono tante persone che vogliono vendere le loro merci. Il mondo è un supermercato, e tutti vogliono vendere le loro cose; sono tutti dei venditori. Ma se dai ascolto a tutti questi venditori diventerai matto. Non ascoltare nessuno; chiudi gli occhi e ascolta la tua voce interiore. Questo è proprio il senso della meditazione: ascoltare la voce interiore. Questa è la prima cosa.

E poi la seconda – solo se hai fatto la prima puoi fare la seconda – non metterti mai una maschera.

Se sei arrabbiato, sii arrabbiato. È rischioso, ma non metterti a sorridere, perché allora il tuo sorriso è falso, solo una maschera… un esercizio delle labbra, e nient’altro. Il cuore è pieno di rabbia, di veleno, e le labbra sorridono; diventi un fenomeno falso. Quando vuoi essere arrabbiato, sii arrabbiato. Non c’è nulla di male nell’essere arrabbiati.

Se vuoi ridere, ridi. Non c’è nulla di male nel ridere forte. Pian piano vedrai che il tuo sistema ricomincia a funzionare. E quando questo accade, sentirai un suono armonioso, proprio come una macchina il cui motore, quando tutto funziona bene, fa questo rumore armonioso. Il guidatore che ama la sua macchina sa che ora tutto funziona bene, che c’è un’unità organica – il meccanismo funziona perfettamente.

Anche in una persona puoi notare quando il meccanismo funziona bene, sentirai questo suono armonioso intorno a lei. Cammina, e il suo passo è una danza. Parla, e le sue parole portano con sé una sottile poesia. Ti guarda, e ti guarda veramente; non è tiepida, è calda. Quando ti tocca, ti tocca veramente. Puoi sentire la sua energia che arriva nel tuo corpo, una corrente di vita che ti viene passata… perché il suo meccanismo funziona bene.

La seconda cosa è: non usare maschere. Sii vero, qualunque ne sia il prezzo.

La terza cosa sull’autenticità: rimani sempre nel presente, perché tutto ciò che è falso arriva o dal passato o dal futuro.

Ciò che è stato è stato, non preoccupartene. Non portartelo dietro come un fardello, altrimenti non ti permetterà di essere autentico nel presente. Tutto ciò che non è ancora stato, non è ancora stato. Non preoccuparti del futuro, altrimenti si insinuerà nel presente, distruggendolo.

Sii vero rispetto al presente, e sarai autentico. Essere qui e ora vuol dire essere autentici. Né passato, né futuro: questo momento è tutto, è tutta l’eternità.

Con queste tre cose arrivi a ciò che Patanjali chiama veridicità. Allora tutto ciò che dici è vero. Normalmente pensi di dover fare uno sforzo per dire la verità. Io non dico questo, io dico che quando crei l’autenticità, tutto ciò che dici sarà vero.

Una persona autentica non può mentire, tutto ciò che dice sarà vero.

Quindi non ti dico: “Di’ la verità”. Ti dico: “Sii autentico e tutto ciò che dici sarà vero”.

OSHO

https://15zen.net/osho-raggiungere-lautentici/

Le 9 illuminazioni… e poi?

1) Scopriamo di vivere in un mondo misterioso, ricco di improvvise coincidenze e incontri sincronistici che sembrano predestinati.

2) Quando prenderemo coscienza di questo mistero, creeremo una visione del mondo nuova e ridefiniremo l’universo sacro e pieno di energia.

3) Ci renderemo conto che ogni cosa è generata da un’energia divina che tutti cominciano a percepire e a comprendere.

4) In questa prospettiva vedremo che gli esseri umani si sono sempre sentiti disconnessi da questa fonte sacra e hanno soddisfatto il loro bisogno di energia prevaricando gli altri. Questa competizione è la causa di ogni conflitto.

5) La risoluzione è stabilire un contatto con il divino, una trasformazione mistica che ci colma di energia e di amore infiniti, affina la percezione della bellezza e ci eleva a una consapevolezza spirituale superiore.

6) Forti di questa consapevolezza, possiamo superare il dramma del controllo e scoprire la verità: tutti gli uomini devono contribuire a far evolvere l’umanità verso questa nuova dimensione.

7) Se perseguiremo questo scopo, l’intuito ci indicherà la via da percorrere e farà in modo che un flusso di coincidenze ci rivelino qual è la nostra missione.

8) Quando un numero sufficiente di persone sarà nel flusso dell’evoluzione, trasmettendo sempre energia agli altri, creeremo una nuova cultura, in cui i nostri corpi vibreranno a livelli sempre più elevati di energia e perfezione.

9) E’ così che partecipiamo all’evoluzione del big bang al fine ultimo dell’esistenza. Infatti, facendo vibrare i corpi a un livello sempre maggiore di energia, varcheremo le soglie di un paradiso che potremo finalmente vedere.

– “La profezia di Celestino” –

…e poi?…

Un’ipotesi, una riflessione… – di Giovanni Marras

Testo gentilmente propostomi da Giovanni Marras, una persona davvero colta, intelligente, spirituale, piacevole e Amica. Felice e consapevole lettura a tutti! 🙂

UN’IPOTESI, UNA RIFLESSIONE … prima che trascorra il “Venerdì Santo”! Nel Tanakh Ebraico (il Pentateuco Cristiano), s’indica col termine “Pèsach”, in particolare, la cena rituale celebrata nella notte fra il 14 e il 15 del mese di Nisan (ossia il settimo mese del calendario Ebraico che, rispetto al calendario “Gregoriano” corrente, ricade nei mesi di marzo-aprile) in ricordo di quella che aveva preceduto la liberazione dalla schiavitù in Egitto. Ma non solo, in quanto il Pèsach fa parte d’una festività rituale della durata di sette giorni denominata “Festa dei Pani non lievitati” (o Festa dei Pani Azzimi), che trae origine dalla celebrazione per il raccolto delle prime spighe d'orzo e del loro utilizzo per preparare focacce senza lasciare il tempo necessario per il formarsi di nuovo lievito, così da ottenere la fermentazione della nuova farina.

Stiamo parlando della più comunemente nota “Pasqua Ebraica”, nel quale periodo avvenne la cattura del Cristo Gesù, la sua messa a morte e la Risurrezione, evento quest’ultimo che si celebra, secondo la tradizione cristiano-cattolica (così venne stabilito a seguito del Concilio di Nicea a. 325 D.C.), la domenica successiva alla prima luna piena di primavera (poiché all'epoca dei primi computi l'equinozio cadeva il 21 marzo, questa divenne la data di riferimento) e che è preceduto dalla “Quaresima”, periodo liturgico che si rifà ai quaranta giorni ("quarantena" vi dice niente?) trascorsi da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo nel Giordano.

Se si presta attenzione non è difficile rilevare come il profondo significato rituale di entrambe le fattispecie mistiche (che giungono a sovrapporsi) afferisca al medesimo “evento trascendente”: il superamento d’una data condizione a favore d’una nuova (“Pèsach” in quanto liberazione dalla schiavitù; “Festa dei Pani Azzimi” quale “fermentazione” di una nuova farina; “Pasqua di Risurrezione” come sconfitta delle tenebre e ritorno alla nuova luce della vita).

Senza voler dare alcuna specifica “schematizzazione” religiosa (perciò mi astengo da ogni riferimento tipico in tema), cercando di mantenere, quindi, una “equidistanza” dalle diverse professioni di fede, appare comunque chiaro che sia i periodi prodromici alla data commemorazione sia la ricorrenza finale sono profondamente intrisi di ritualistica, ossia di quella condizione fondamentale della cultura umana che si riscontra in tutte le società, tal che, a ben osservare,  presenta caratteristiche costanti di universalità tipiche delle leggi naturali, così da interessare ogni forma di attività individuale e collettiva (oltre che appartenere, per il credente, alla sfera del sacro) dell’Uomo.

Oggi sappiamo che i rituali, al di là della loro manifestazione esteriore, concorrono allo svilupparsi di energie importanti, idonee a produrre effetti non meno importanti non solo nell’ambito della materia ma (e soprattutto) del Multiverso quantico.

Negli annuali periodi quaresimale e Pasquale si concentrano le più rilevanti ed incisive ritualità, pertanto è quello il tempo nel quale le “energie” afferenti al “riscatto” dell’Umanità ed alla sua “risurrezione” (intesa come rinascita, rinnovamento, evoluzione …) producono i maggiori effetti.

Ma è evidente che v’è “qualcuno” (non necessariamente un solo determinato soggetto, ma anche un sistema, un insieme di soggetti o … altro!!) che da sempre (diciamo da qualche migliaio d’anni?) ha un’avversione profonda per quelle energie (le quali evidentemente disturbano un piano oscuro, affatto favorevole alla Creatura Umana) che da sempre cerca di osteggiare. Poi arriva il “covid-19 / coronavirus”, che manipolato ad-hoc riesce a scatenare una follia planetaria in grado di minare alla base l'intera società umana e giunge, prima ed unica volta nella storia dell'Uomo, a far sì che sia impedito lo svolgersi dei rituali quaresimali e pasquali in comunità (particolare questo di estrema importanza energetica), ossia a neutralizzare in larga misura gli effetti energetici derivanti dalla riunione attorno ad un altare di individui che celebrano la Risurrezione (al di là dei Credo, vista come “rinascita” dell’Uomo che si oppone alla schiavitù delle “tenebre”)!

Il "male" è forse (almeno per ora) riuscito nel disegno di "spegnere le luci" della trascendenza dell’Uomo?

La questione è d’una portata devastante, come mai prima è stato, se solo si riflette che perfino durante le orribili epidemie di peste le Genti si sono raccolte e si sono ancor più unite, e la peste infine è scomparsa e l’Uomo non si è estinto... ! Oggi, invece, per un'infezione virale che, dati ufficiali alla mano (basta andare a consultare i resoconti dell'Istituto Superiore di Sanità), sta mietendo molte meno vittime (su scala globale) di quanto hanno fatto le patologie bronco-polmonari delle epidemie influenzali del 2018 / 2019, sta venendo negata e vietata, con provvedimenti odiosi che richiamano alla memoria le peggiori forme dittatoriali, una tra le maggiori espressioni della spiritualità dell'Uomo. Un “qualcuno / qualcosa”, quindi, è giunto a “sprangare la porta” tra la materia del corpo e la Trascendenza, annichilendo una parte considerevole dell’Umanità …

Questa è la vera pandemia! Orrore ben più pernicioso del virus, perché potrebbe essere introduttivo ad un corso dell'umanità del tutto privo d'ogni forma di carità e di spiritualità.

Escatologicamente parlando, pare che si stia manifestando il più lugubre tra i segni dell'Apocalisse: l’espressione plateale e globale del "puro male".

Ci aspetta una guerra, al cui confronto tutti i conflitti della storia umana, per quanto orribili, saranno considerati alla stregua di “scaramucce”? Uno scontro che verosimilmente si concluderà con la battaglia finale … in tutti sensi?

Se ciò avverrà l’Uomo non s’illuda di poterne essere regista ovvero attore principale, perché la lotta (alla quale gli Umani parteciperanno, una parte schierandosi [ovvero omettendo di farlo] con l’oscurità e l’altra con la purezza della Luce) vedrà contrapposte forze inimmaginabili esogene a questo pianeta.

Forse, per quanto possa apparire paradossale, lo strumento “covid-19” ci sta offrendo un’ultima possibilità di scegliere (esplorando quanto di più interiore v’è in ciascuno di noi) se stare al buio ovvero se godere della Luce sempiterna.

Un abbraccio.

Gio

Conoscenza

“Non parlare di liberazione, parla di te stesso, di cosa sei. Quando lo comprendi, sia la conoscenza che l’ignoranza scompaiono. Hai bisogno della conoscenza solo fino a quando è presente l’ignoranza”

Nisargadatta

Poliamore è Amore…

Ringrazio https://www.facebook.com/beatrice.giovanelli.12 per il seguente testo:

Poliamore è amore per la moltitudine riportata in se stessi…

Per ogni parte che incontri di te dentro te stesso e nel sogno riconosci l’esistenza della sua essenza in te.

Ti stai permettendo di riconoscerti in una completezza senza limiti…

Questo amore lo espandi a cuore aperto senza frenare nessun tipo di tua percezione rispetto al tuo piacere di esserci… L’amore per tutto ti riporta dritto a non avere resistenze e giudizi verso quello che incontri…

E ad agire rispetto alla tua pulsione in modo naturale…

È una dislocazione dell’identità che serve ad amare quello che di te un tempo rifiutavi..

E questo fa parte del processo di distacco dal circolo di pensieri indotti dal riconoscersi solo in un segmento anziché in una visione che scopre il retro dello specchio su cui appaiono tutte le cose

quando sei sveglio capitano proposte sul piano sessuale in continuazione questo perché emani un tipo di vitalità percepibile da tutti… è libertà che libera.

Questo processo di integrazione passa anche dalla comprensione che la relazione sessuale è tua emanazione rispetto a quello che senti momento per momento senza castrare la tua spontaneità.

Succede anche che a volte questa libertà la riconosci ma non la porti nell’esperienza con l’altro nonostante che l’altro abbia ispirato in te la sua realizzazione.
Questo perché l’hai soddisfatta riconoscendola dentro di te…

Le relazioni non hanno un nome
Non sono catalogabili,
e non sono legate da niente quindi non c’è da chiedersi se è giusto o sbagliato ciò che come anima vivi…

È sempre perfetto in relazione a quella scelta che in te nasce spontanea… l’esperienza che compi è al tuo servizio…

Non è condizionata da ciò che ti viene proposto: è fra te e te…

Il sesso è il fuoco della vitalità e se lo reprimi o lo giudichi ti scarichi…

Se lo lasci essere accendi il generatore della tua stessa vitalità…

Non c’è un modo per vivere il tuo SI alla vita …

Ma…

È quando lasci questa energia libera non concentrata più solo nella sfera sessuale, che questa comincia a espandersi in tutto il corpo…

“Sale”…si unisce con il tuo cuore e con la consapevolezza di chi sei…

Questi centri aperti, uniti alla tua presenza, ti riportano a percepire nel corpo la tua non forma che del mondo ha in se l’origine

Lì sei la vita… non puoi essere che libertà e comprendi l’amore.

Nel mentre che tutto questo accade tu accogliendo, sciogli i tuo blocchi emozionali relativi al controllo e alla cristallizzazione di ferite che riguardano la mancanza del riconoscimento della tua completezza, e lo fai attraverso l’indistinto riconoscimento di te in tutto ciò che incontri.

il poliamore non è legato al sesso anche se questo dà l’impulso nella tua percezione di apertura alla sua entrata…

è uno stato autoindotto e accelerato di integrazione del riconoscimento della molteplicità in te…

L’amore è un pervadente stato tranquillo e distaccato in cui ogni cosa è trascesa dalla sua specifica manifestazione.

Ci son libri che…

Credo che nella Vita ci si imbatta in alcuni libri che ti segnano, che ti rimangono, che sembrano tuoi in qualche modo… questo è senza dubbio uno di quelli! Ho letto molte conversazioni di Nisargadatta, ma queste ultime sono la cosiddetta ciliegina sulla torta! Il pensiero base è rimasto piuttosto immutato, ma in questo si possono notare alcuni piccolissimi particolari differenti, che solo l’attento lettore può cogliere nel profondo. Fortemente consigliato per chi si trova in qualche sorta di cammino spirituale (non new-age) di consapevolezza, che apprezzi il pensiero orientale e, in generale, tutto ciò che ruota attorno alla Coscienza…

Felice lettura 🙂