Stiamo perdendo la capacità di ragionare

Se si può trarre una conclusione dopo questo ennesimo attentato terrorista, è la seguente: il mondo sta perdendo la ragione. Intendo quello che ho detto in senso letterale: la gente non è più in grado di ragionare.

Già di per sè il terrorismo scatena paure ancestrali, che a loro volta producono pulsioni di odio assolutamente irrazionali. A questo si aggiunga il ruolo della TV, che fa assolutamente di tutto per evitare di portarci a ragionare. Lo scorso venerdì ho assistito ad un intero telegiornale di RAI2, che ha dedicato tutti i 30 minuti a disposizione all’attentato di Barcellona. Le notizie confuse sul numero delle vittime si alternavano alle notizie confuse sul numero degli attentatori e sulla loro possibile identità. Ma mai che per un solo secondo sia affiorata, fra le righe del notiziario, la fatidica domanda del “perchè?”

I telegiornali si concentrano esclusivamente sul che cosa, evitando accuratamente di porsi domande scomode. E così la gente smette di ragionare. Assimila e accumula informazioni assolutamente inutili sulla probabile parentela fra due dei sospettati, sulla strana vicenda dell’Imam di Ripoll, o sui possibili collegamenti fra la villetta esplosa il giorno prima e la strage delle Ramblas.

Si finge di cercare meticolosamente ogni possibile collegamento ai livelli pù bassi della piramide, mentre si evita accuratamente di guardare ai livelli più alti.

E così la gente smette di ragionare sui veri termini del problema, proprio nel momento in cui viene indotta a “ragionare” su argomenti assolutamente inutili e inconcludenti.

Se non bastassero gli esempi a cui abbiamo assistito in questi giorni, c’è un episodio particolarmente significativo di cui ha dato notizia La Stampa: nelle ore immediatamente seguenti l’attentato, la polizia spagnola ha diramato la richesta di non pubblicare su Twitter commenti sugli attentati “per non aiutare i terroristi”, ma di postrare piuttosto le fotografie dei nostri gattini. E così i social sono stati inondati di foto di gattini, appunto, “per non aiutare i terroristi”.

E c’è persino chi si sente furbo nell’aver fatto questa operazione: “Forza – si legge su svariati tweet – mettiamo le foto dei nostri gatti, pubblichiamo cose che non c’entrino nulla con gli attentati”.

Come se il terrorista in fuga – supponendo che sia ancora vivo – avesse il tempo di consultare Twitter per sapere se per caso lo stanno cercando.

C’è una profonda idiozia da parte di chi è caduto in un trabocchetto del genere, ma mi rifiuto di pensare che chi ha proposto questa stupidaggine sia altrettanto idiota.

Il tentativo di sviare l’attenzione dal vero prolema traspare da ogni piega del discorso mainstream, dalle scalette dei telegiornali – che evitano accuratamente di porsi le domande più importanti  – fino alla richiesta di pubblicare foto dei gattini “per non aiutare i terroristi”.

Come aveva detto qualcuno, finchè porrai la domanda sbagliata, il popolo non potrà mai trovare la risposta giusta.

Massimo Mazzucco

https://www.luogocomune.net/LC/index.php/15-terrorismo/4738-stiamo-perdendo-la-capacita-di-ragionare