Geniali!

Ringrazio D per la segnalazione! Siamo in un noto centro commerciale della bisiacaria…

Intervista a Norby Violano

Ciao Norby, come stai?

Molto bene, grazie Andrea.

Fai una breve presentazione di te stesso

Sono Norby Violano, chitarrista/compositore e produttore di musica attraverso la mia piccola etichetta indipendente Filthy Music Records.

Come e quando sei entrato nel mondo della musica?

Grazie alla mia famiglia ed in particolare a mio padre Enzo, lui è stato il batterista dei Stones Rolling, Flexy Gang e Danger Sex in cui ho militato anch’io da ragazzino. C’è sempre stata buona musica rock in casa e pure molti strumenti musicali, un harmonium, basso, chitarre, percussioni etc…Decisivi sono stati gli LP di mio papà ad influenzare il mio percorso e tutte le cassette e videocassette che ci portavano i suoi amici rockettari in casa. Così ho cominciato dapprima con una tastierina, quelle che nei ’80 si trovavano in vendita nei negozietti di elettrodomestici, poi in seguito la svolta quando, sempre mio papà, ha comperato di seconda mano una chitarra elettrica da Mauro Radigna, leader della Flexy Gang e amico storico di famiglia.

I tuoi gruppi dai tuoi esordi ad oggi

Ho cominciato suonando thrash metal con il famoso batterista Paolo Crimi, eravamo partiti in due nel 1991, poi si sono aggiunti altri formando così i Los Bastardos. Nel 1992 sono poi entrato nella band di mio papà i Danger Sex, con il grande frontman-cantante Vice alla voce. Lì ho affinato il mio stile diventando un chitarrista glam-rock con influenze metal e punk. Nel 1994 ho formato i primi Headrollers dove alla voce c’era mio fratello Richi e alla chitarra il grande Carlo Venuti. Ho avuto una pausa artistica di 10 anni dove non mi esibivo più per motivi personali dove comunque continuavo a suonare e studiare chitarra in casa. La svolta nel 2003 quando ci siamo riformati con i Danger Sex. Ho poi militato in band importanti come Quo Vadis Baby? assieme all’amico artista e cantante Ab, Off & Brau Sisters fino ad entrare totalmente nel genere rockabilly-country con Daniele Stallone & his Loud Roll Shuffle con cui ho suonato in diversi Paesi europei e Stati Uniti, Filthy Boots e ultimamente con la mia band, i Plymouth Fury dove oltre ad eseguire brani originali in stile rockabilly ho ripreso un po’ il mio stile delle origini, con più gain glam-rock oriented.

Ho perso il conto, quante chitarre hai ed usi?

Eh molte, ma comunque negli anni ho visto che di elettriche è giusto averne massimo tre, dico questo per riuscire a suonarle a ruota tutte, senza lasciarle prendere polvere. Di acustiche uso una sei corde ed una dodici corde più un mandolino.

Quando non suoni cosa fai?

Leggo, ascolto molte interviste, mi interesso di politica e pure di argomenti che hanno a che fare con il ‘mistero’, cosa che mi affascina molto. Negli anni ho collezionato moltissimi libri, riviste sull’argomento, a parte i classici naturalmente come Platone o Oscar Wilde.

Quanti e quali CD (o comunque album) hai registrato fin ad ora?

Penso 10 album, tutti dal 2010 in poi. Molti registrati in studio e altri autoprodotti con la mia etichetta.

Com’è la situazione live, a tuo modo di vedere, nella nostra zona?

Molto bella anche se fino venti anni fa forse era più viva a livello di band che suonano musica loro. Pur abitando in una regione piccola abbiamo un sacco di opportunità, locali, festival ed iniziative, penso.

Ti ho visto recentemente con i Plymouth Fury a Telefriuli, al di là della vostra buonissima performance, i suoni a casa non erano proprio esaltanti…vi siete sentiti in qualche modo penalizzati?

Siamo stati la prima band a suonare in diretta lì da dopo la pandemia. L’impianto voci l’abbiamo portato noi, il tecnico del suono non riusciva a ricevere il segnale dal nostro mixer, c’è stato un problema tecnico proprio, così è riuscito solo a riprendere il suono da dei microfoni panoramici installati in alto vicino la cabina di regia. A parte questo sono molto contento che ci abbiano invitati, era la puntata giusta, con un nutrito gruppo di motociclisti professionisti della associazione Motoclub Morena. In fin dei conti la nostra esibizione non suona peggio di quelle dei primi gruppi degli anni ’50-’60 nelle TV nazionali americane, voglio dire l’intenzione traspare attraverso il risultato sonoro. Una bellissima esperienza per farci conoscere come band.

I tuoi gruppi preferiti di un tempo

Clash e Sex Pistols.

I tuoi gruppi preferiti di adesso

Gran parte dei pionieri del rockabilly anni ’50 come Buddy Holly o Eddie Cochran ed il Sacro Ordine dei Cavalieri di Parsifal che tra l’altro sono pure miei amici.

Le tue prossime date saranno…

Suoniamo sabato 3 giugno a Novacco, frazione di Joannis, il 30 giugno ad una festa privata e in luglio al festival Datazero di Tiziana Pioggia e al memorial di Max Turus a Moraro, dove ci tengo molto ad essere presente.

Come si può contattarti o rimanere aggiornati sulla tua musica? (Metti tutti i link che vuoi)

Principalmente trovate la mia musica qui su bandcamp: https://norbyviolano.bandcamp.com/

Ma potete anche seguirmi qui:

► Facebook: https://bit.ly/3tvP9kH
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► Spotify https://spoti.fi/3cn48G4

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Stessa cosa per la mia band Plymouth Fury:

Bandcamp: https://plymouthfuryrnrband.bandcamp.com/
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Instagramhttps://www.instagram.com/plymouthfuryrnrband/

Grazie per la tua disponibilità!

Grazie a te Andrea che dai voce a gli artisti delle nostre zone!

Il video di White Eagle:

Intervista a Tiziana Pioggia

Chi è Tiziana Pioggia e perché il nome “Tiziana Pioggia”?

Tiziana Pioggia sono io nel senso più ampio del termine. Quella che non ho TENUTO nascosta, ma che SI È TENUTA nascosta solo per comparire al momento giusto e salvarmi. Ho scelto PIOGGIA perché mi identifico molto con questo elemento naturale. Proprio come la Pioggia mi è capitato spesso di non essere apprezzata come presenza, ma di essere poi desiderata fortemente al momento della mia assenza… Mi piace il cielo tempestoso e adoro i temporali con tutte le loro dinamiche sonore e cromatiche, gli alberi che si piegano al vento, la natura che sembra soffrire, mentre invece si nutre… La Pioggia è per tutti il “brutto tempo”, ma… Sarà vero? Forse è grazie alle nuvole grigie che apprezziamo il cielo azzurro, e il forse l’ho scritto solo per accontentare quelli che non ci credono, perché, anche se non sembra, adoro la felicità.

Da quanto tempo canti e suoni la chitarra?

Canto e suono la chitarra da quando avevo dodici anni, ma ho iniziato a comporre attorno ai venticinque anni, quando ho finalmente ricevuto il dono di riuscire a sublimare e trasformare le mie amarezze in qualcosa da dire invece che in qualcosa da infliggermi.

Hai o hai avuto dei maestri musicali?

Ho avuto dei maestri musicali e dei messaggi importanti nel bene e nel male in ogni singola canzone che ho ascoltato, persino dalle ninne nanne di mia madre. Massimo De Vitor mi ha insegnato ad accettare la mia voce e, per questo, lo ringrazierò sempre.

“MagiCorvo” è ufficialmente il tuo primo disco, dove e come è stato registrato?

MagiCorvo è una raccolta di canzoni vecchie e nuove che ho scelto come quelle che più mi rappresentano in questi ultimi tempi. È stato registrato in modo piuttosto travagliato in diversi studi, ma ha visto la Luce a Tolmezzo, grazie alle cure e alle capacità di traduzione delle miei contorte idee di Luca Valpin che è stato a tutti gli effetti un musicista dei miei pezzi. Energeticamente non ha svolto solo un magnifico lavoro tecnico, ma ha messo al primo posto come risultato la mia soddisfazione nel vedere realizzate le mie idee.

Chi o cos’è il “MagiCorvo”?

MagiCorvo è l’inizio e la fine di un sogno. È il momento che vede coincidere la straordinaria forza di un desiderio che si sta realizzando.. con il più pragmatico e lucido disincanto. È un’immagine reale che non si realizza, ma è lì. A tal proposito ringrazio moltissimo Alberto Blasizza che è l’autore di quest’immagine e dei suoi significati.

Se ti va, puoi descriverci un po’ le canzoni che sono presenti nell’album?

Ogni canzone contenuta in questo album è un manifesto di me stessa, ma non spiegherò il loro significato perché ogni verità è valida fino all’arrivo di quella successiva. Forse è possibile definire il punto da cui nasce un’opera, ma poi ogni opera, che sia testo, immagine, scultura o melodia, una volta tagliato il cordone ombelicale con l’autore, cammina con le proprie gambe e dice ciò che vuole sentire chi la incontra. Spiegare una canzone vuol dire ucciderla. Io stessa nelle mie canzoni vedo cose diverse a seconda del mio stato d’animo. Le canzoni sono libere, non appartengo a nessuno nella misura in cui appartengono a chiunque. Quando si sceglie una canzone o una poesia da dedicare a qualcuno ci si appropria di quell’opera e se ne diventa l’autore.

Dove collocheresti il tuo genere musicale?

Come la Pioggia sono contaminata, inquinata e sporca. Non so quale sia il mio genere, l’acqua evapora da laghi cristallini di montagna, mari e fogne. Forse direi indie rock ma ogni mia canzone ha un suo genere che non saprei iscrivere a nessuna corrente. Partiti politici, religioni, generi musicali, squadre di calcio…. Sono tutti la stessa cosa: decisioni a cui è difficile restare fedeli proprio perché non hanno a che vedere con la natura umana che è estremamente mutevole, se la si possiede.

La tua voce è molto profonda e unica, è l’espressione genuina di te stessa?

Come dicevo prima ho fatto pace con la mia voce da non troppi anni, e da quando l’ho fatto lei è più caritatevole con me e mi mostra più colori.

La scelta del bianco e nero nei tuoi video autoprodotti e nelle foto è ricorrente, come mai?

A proposito di colori: nelle mie foto e nei miei video scelgo il bianco e nero perché credo che la comprensione del presente sia molto difficile, capiamo il valore del nostro tempo e della (nostra) storia solo in differita. Apprezziamo il passato senza renderci conto che quando lo chiamavamo presente ce ne lamentavamo… Forse guardando i nostri momenti di “oggi” vestiti da “ieri” possiamo percepirli meglio come il tesoro che devono essere.

Indicami qualche pezzo del tuo repertorio (“MagiCorvo” compreso) a cui sei più affezionata.

Ogni pezzo che ho scritto è nato dalla necessità di doverlo fare, sul podio si alternano tutti a seconda del giorno e del momento che vivo.

Un piccolo tuffo nel passato. Se non erro hai le radici punk-rock, quali son stati i tuoi gruppi preferiti?

Ho ascoltato i nostri cantautori e ho imparato a suonare la chitarra con loro ma la musica che mi ha fatto innamorare è perdere la testa è stato di sicuro il Punk. Brevi brani buttati giù di getto senza attenzione per forma e perfezione, suoni sporchi , disagio buttato sul ridere, apparente allegria di chi piange tra i denti che mostra sorridendo, grandi messaggi nascosti nella più superficiale veridicità dell’incoscenza. Gruppi veri, gruppi finti…. Sex Pistols, Rancid, Exploited, Misfits… Sono musiche che non mi stancheranno mai perché mi accompagnano sempre alla stessa finestra dalla quale ho iniziato a guardare il mondo.

Quali invece sono i/le cantanti che ti piacciono o a cui ti ispiri?

Non so a chi mi ispiro, perché spero di non ispirarmi a nessuno. Non c’è nessuno che mi piaccia al cento per cento così come non c’è nessuno che io detesti nella stessa percentuale.

Dal vivo proponi anche qualche cover?

A volte ho proposto qualche cover di Giovanni Lindo Ferretti, De André, Nada…Misfits… Ma sono canzoni non esattamente popolari e in ogni caso credo che la cover eseguita in modo fedele non abbia senso, a quel punto meglio mettere su il disco originale. La cover è un vestito di licra che deve aderire al corpo di chi  sta indossando quella canzone.

Chi sono i componenti dal vivo che suonano con te?

Al momento non ho un gruppo e non ne sento l’esigenza, ho dei musicisti che mi danno una mano in modo più o meno assiduo. Grazie ai suoni del sintetizzatore che mi propone Alberto Blasizza sono riuscita a trovare una dimensione  nuova nella quale mi sento a mio agio, ma non mi sento di battezzare questa cosa col nome di un gruppo. Il mio progetto resta mio, cresce ed evapora come una pozzanghera.

Concerti in vista?

Suonerò:

il 17 giugno al Birrificio agricolo Primo Campo di Aiello

L’8 luglio al festival DatAZero a Ruda

Il 15 Luglio a Villesse per Analogie Acustiche

Il 19 agosto al Fosar festival underground

Altre date da confermare, potete seguire la mia pagina fb e il mio canale YouTube e Spotify

Complimenti per la tua attività musicale. Grazie per il tuo tempo e disponibilità!

Iron Maiden FUTURE PAST tour Stozice Stožice Arena 28 maggio 2023

Poche righe sono sufficienti per dire che questo è stato il più bel concerto degli Iron Maiden che abbia mai visto. Lo colloco veramente un filo sopra a Firenze 2003, Bologna 2008, Graz 2013 e Trieste 2018.

Short video dell’arena prima del concerto:

https://youtube.com/shorts/dj9Uh3rLO0w?feature=share

Quella di Lubiana (prima data del Future Past Tour) è stata una prestazione individuale e complessiva discreta ma non esaltante, diverse “cappelle”, il rallentamento di alcuni brani.

Quindi, alla luce di questo, come faccio a dire che sia stato il più bel concerto loro che io abbai mai assistito?

Ecco i motivi: sicuramente ha influito l’eccitazione per la primissima data del “Future Past Tour” e una scaletta veramente inedita, e non solo per me…ma per i Maiden stessi!

Un Bruce Dickinson che se l’è cavata più che egregiamente dietro al microfono, un Harris che suona granitico da Harris, i tre chitarristi bravi a parte qualche errore sparso qua e là ma ci sta, un Nicko macchina che coi suoi quasi 71 anni “suonati” spacca come nessuno…vogliamo criticarlo perché rallenta alcune canzoni?

Una scenografia inedita incentrata ovviamente sul nuovo Senjutsu e Somewhere In Time, una atmosfera veramente magica ed unica poiché non si sapeva veramente che canzoni potessero suonare (a parte qualcuna), e questo ha fatto aumentare notevolmente l’emozione della “sorpresa” scaletta. Personalmente è la prima volta (eccetto i concerti anni 90 e primi 2000) che vado ad un concerto loro senza sapere tutto, i blog ed i social su questo hanno rovinato molto. Ammiro chi è stato all’oscuro delle scalette in questi anni!

Ecco a voi la super scaletta:

Blade Runner intro
Caught Somewhere In Time
Stranger In A Strange Land
The Writing On The Wall
Days Of Future Past
The Time Machine
The Prisoner
Death Of The Celts
Can I Play With Madness
Heaven Can Wait
Alexander The Great
Fear Of The Dark
Iron Maiden
Hell On Earth
The Trooper
Wasted Years

Il mio video in diretta dell’intro e di Caught Somewhere In Time:

https://www.youtube.com/live/8yPjBEV_SO8?feature=share

A mio modo di vedere la sola Alexander The Great (MAI SUONATA DAL VIVO DAI MAIDEN!) e la nuova Hell On Earth valgono tutto il concerto.

Qualche scatto:

Che dire in conclusione se non che gli Iron Maiden sono tra le migliori band della storia della musica soprattutto per quanto riguarda longevità, qualità di album incisi, umanità e simpatia di quasi tutti i sei componenti, influenze importanti su tantissimi generi musicali, ispirazione per milioni di gruppi dagli anni 80 ad oggi, eccetera…

Quale Future Past adesso? Mi riferisco a dopo questo inarrivabile e meraviglioso tour… vedremo e sentiremo, questo è sicuro…

Buona musica e buona vita!

Aggiornamenti esterni:

Concerto completo: https://youtu.be/WF0ElMVoE2M

In nuovo drumset di Nicko: https://youtu.be/eTQ0JWOWoPo

Alexander The Great filmata da vicino: https://youtu.be/XnbqhjX483U


Metallica VS Iron Maiden

Una sfida che inizia dalla notte dei tempi degli anni 80/90 e si protrae fino ai giorni nostri. Questa “sfida”, descritta dal sottoscritto, sembrerebbe scontata come esito, ma è così solo in parte.

Partendo dal presupposto che è, secondo me, sempre sbagliato dire che uno è meglio dell’altro, ma da qualche parte bisogna pur iniziare.

I gusti sono gusti e bisogna rispettarli a prescindere, se poi si discute civilmente (col cervello auditivo) magari si scopre nell’altro interlocutore un qualcosa che magari non avevamo ascoltato in precedenza, ecc…

Ma veniamo nello specifico dettata dalla mia curiosità nel comprendere, giuste o sbagliate che siano, le cose su questi due grandi gruppi metal e, senza dubbio, i tra i più famosi della storia della musica rock e metal mondiale.

I paraocchi, quindi, li lasciamo ai cavalli e a chi non vuol veder oltre, che sia per pigrizia, per partito preso, ignoranza o altro.

Inutile raccontarvi la storia di uno o dell’altro gruppo in quanto esistono centinaia di libri, riviste, articoli e video che possono soddisfare chiunque.

I Metallica iniziano negli anni 80 e gli Iron Maiden nella seconda parte degli anni 70, entrambi i gruppi hanno sfornato molti dischi (di più i Maiden) in studio e live. Tra questi i più famosi e leggendari sono sicuramente i primi 7 degli Iron e i primi 4 dei ‘tallica…su questo credo che nessuno abbia da ridire o obiettare, almeno spero!

Dal punto di vista quantitativo è chiaro il “vantaggio” degli inglesi, dal punto di vista qualitativo invece resta una cosa del tutto personale ed essere obiettivi potrebbe esser difficile. Come faccio a dire che Master Of Puppets sia migliore di Powerslave o 7th Son Of A 7th Son?

Entriamo un po’ di più nella musica e nei personaggi dei due gruppi in questione, gruppi che stanno tuttora sfornando dischi e suonando in giro per tutto il pianeta.

Tecnicamente mi sento di affermare che i Maiden siano un pochino superiori, presi singolarmente li metterei tutti sullo stesso piano, a parte la batteria. Di nefandezze su riviste (anni 80 e 90 che compravo in edicola) e web ne ho lette a vagonate, tra cui questa: Lars migliore batterista del mondo! Ora, credo che non servono 75 lauree per capire che questa è una, “fantozzando” un po’, cagata pazzesca! Non sto dicendo che non sia bravo ma, senza fraintendimenti, non lo considero neanche  ad essere un musicista da Metallica…nonostante li abbia creati lui stesso. Un qualsiasi altro batterista heavy/thrash (famoso o meno poco importa) al posto di Lars sicuramente avrebbe messo a pari livello di tecnica coi Maiden. Un caro vecchio amico: Fefo, amante dei Metallica e che saluto, mi dice sempre che Lars è stata la rovina dei Metallica!

Raffreddiamo gli animi dicendo che valgono sempre i gusti personali e che non andrebbero mai toccati.

Concludo il discorso di Ulrich soffermandomi sull’aspetto personale, di come è, carattere, ecc… Con la semplice osservazione di interviste, video, passaparola, ecc…uscirei più volentieri a bere qualcosa con Nicko, tu?

Soldi: chi ha più soldi tra Iron e Metallica? Boh, e sinceramente poco importa, forse i Metallica…ma è come dire: chi è più ricco tra la Meloni o Salvini? Sono entrambi ricchi, punto. Questo discorso si può sovrapporre anche alla fama. Non è detto, anzi, che chi è più famoso o ricco in questo mondo sia più bravo o migliore di un altro.

Concerti: chi ne ha fatti di più e con più qualità? La risposta mi sembra quasi ovvia ma, ancora una volta, vale il gusto personale.

Questa “sfida” volge verso il termine senza dare un definitivo “vincitore” (non è lo scopo di queste righe) poiché ho cercato di essere abbastanza obiettivo, o no?

Ho visto in concerto i Maiden 13 volte (a Lubiana il 28 maggio 2023 saranno 14) e i Metallica due volte (Udine e Lubiana). Per quanto riguarda lo “spettacolo” dal vivo credo che i Maiden hanno sempre avuto una marcia in piu. Piccolo off-topic: il mio concerto preferito in termini di SPETTACOLO, son stati i Kiss e Rammstein (entrambi visti a Villa Manin di Codroipo). Dal punto di vista musicale, invece, mi piace suonare ugualmente sia ‘tallica che Iron.

Concludo con questa cosa: in un’isola deserta dove posso portare soltanto 10 dischi, uno sarebbe sicuramente degli Iron Maiden (non saprei quale a dir la verità, forse Somewhere In Time) ma dubito che porterei uno dei Metallica…preferirei un CD dei Testament o Slayer……….

Comunque sia, buona musica a tutti! La musica è arte, è magia, è vita!

😃

oltrecoscienza andrea nicola

L’innamoramento karmico (di Lasumira Paraluce)

L’INNAMORAMENTO KARMICO

L’innamoramento o colpo di fulmine è quello descritto dal terzo specchio esseno con le parole:

* T’innamori della persona che rappresenta ciò che a te manca,

che ti è stato portato via o che non sei riuscito a esprimere.*

L’innamoramento viene innescato da una risposta ormonale e biologica molto forte che avviene

perché l’anima è connessa alla ghiandola pineale,

responsabile in questo caso della modulazione neuroendocrina.

Di solito nella modalità di addormentamento in cui si trova la maggior parte dell’umanità

il sistema neuroendocrino è gestito dall’ipofisi.

L’innamoramento

è quindi un inizio di risveglio,

perché induce a vedere solo il bello nella persona amata

e non i suoi difetti.

Questa percezione viene poi espansa anche al mondo

così che diventa più facile vedere

anche tutta la bellezza presente nel mondo,

operando con l’Alchimia Superior.

La temporanea e inconsapevole attivazione della pineale

inibisce la modalità reattiva ipofisaria.

Nello stato di innamoramento

l’epitalamo, che gestisce il sentire interiore

a prescindere da ciò che accade esteriormente,

viene pertanto regolato dalla pineale e non dall’ipofisi.

Vedendo solo il bello nell’altro si esperisce,

attraverso la sua compagnia,

quello che manca oppure che è stato portato via

o che non si è riusciti a esprimere da piccoli.

Le persone quindi si mettono in relazione fra loro ma,

NON conoscendo il Terzo Specchio Esseno,

NON cercano di sanare IN sè stesse ciò

che l’altro rappresenta

cioè NON attuano una compensazione

di ciò che manca IN ciascuno di loro.

Si vive quindi una passione che infiamma la coppia

ma che nel giro di poco tempo crea un sovraccarico di fuoco.

Il fuoco è necessario a esprimere ciò che

mancava, che è stato portato via o che non si è riusciti a esprimere, quando però viene meno quel velo meraviglioso

che era stato calato sui difetti dell’altro

si comincia a vedere anche la parte di ombra presente nel partner.

L’innamoramento improvvisamente finisce

e ci si risveglia in una consapevolezza del nero

rispetto a quella persona.

Ciò avviene perché non si era consapevoli fin

dall’inizio che sulle due polarità,

sul più e sul meno presenti nell’altro,

era calato temporaneamente un velo

che poi improvvisamente si solleva.

La consapevolezza del Terzo Specchio Esseno

permette invece di chiedersi da subito

cosa la persona rappresenti per noi.

Questo consente, entrando in

relazione con lei, di fare al contempo un lavoro su di sé

con l’obiettivo di sanare velocemente la propria carenza

e aprirsi alla possibilità di arrivare all’amore vero.

L’amore vero è sempre una SCELTA, non una passione.

È la Volontà che vuole amare,

il Primo Raggio dal quale scaturisce il Secondo.

Nell’amore vero si sceglie di amare anche il lato ombra della persona, in un’ottica di Alchimia Trasformativa, perché l’amore trasforma e fa sì che il rapporto approdi ad armoniche stabili

senza fluttuazioni.

L’innamoramento è quindi l’effetto di una SELEZIONE dell’anima,

in cerca di specchi che le consentano di sanare mancanze e memorie non ancora risolte.

Nell’altro si vede riflessa una parte che è dentro di sé

ma che non si riesce a scorgere senza uno specchio che la mostri.

Questo è il motivo per il quale certe

persone incontrano per esempio partner violenti.

Assai di frequente capita di vedere rapporti in apparenza molto sbilanciati nei quali una persona sembra abitata dagli Angeli e l’altra dai demoni.

In realtà la persona angelica è abitata in alcune cellule da demoni

e non da Angeli, e sta

incontrando nel partner l’occasione per risolvere una metà di sé.

L’altro NON esiste veramente, è UNA PARTE DI NOI

Quando amiamo stiamo quindi amando ciò

che siamo noi, stiamo risolvendo e integrando le diverse parti di noi e ricostituendo così l’Uno, il Tutto.

Per questo l’amore è la via del ritorno all’Uno.

Le persone, come le esperienze,

non arrivano a caso ma per SANARE, per GUARIRE,

fino al punto in cui NON c’è più niente da curare.

Una volta infatti che si è arrivati a una completezza interiore,

i rapporti che si hanno sono pienamente di

grazia, senza più alcuna finalità terapeutica inconscia.

Si possono anche avere rapporti in cui si bypassa la fase dell’innamoramento arrivando subito all’amore incondizionato.

Quando si è nell’amore incondizionato

una persona quasi vale l’altra,

cioè si hanno relazioni dove ovviamente

c’è attrazione per l’altro, ma le condizioni di partenza di questa persona non sono così importanti.

Se si è veramente evoluti

si sa che gli altri non hanno mai

contato niente in realtà perché o sono abitati dalle schiere celesti o sono abitabili. E se sono abitabili si tratta solo di avere una maestria più alta in modo da

permetterne l’abitazione da parte delle schiere celesti.

Le Maestre Ascese, in particolare,

usano la Magia Sessuale Bianca a livelli estremamente avanzati

attraverso il rapporto sessuale e sono in grado di trasformare persone qualsiasi, permettendone il risveglio. Namastè

Lasumira Puraluce )ℒ℘(

fonte:

https://www.facebook.com/LasumiraPuraluce/

Internet di oggi e di ieri…

Internet è stato diabolicamente costruito per far perdere tempo, questo pensiero è riferito soltanto alla “massa” che intasa ogni giorno con miliardi di parole, video, ecc…soltanto perché hanno in mano uno smartphone o un computer…se estendiamo sta cosa anche all’inquinamento (materiale e spirituale) la frittata è bella che fatta. Questo non significa gettare via tutti i device che abbiamo, ma come ho ribadito spesso in passato, di farne un uso consapevole e soprattutto limitato nel tempo: un conto è starci 10, 20 o 30 minuti al giorno, un altro conto è starci 5 o più ore.

Quindi non diamo il consenso a nessuno di farci “mangiare” la I.A. (intelligenza artificiale), cosa che ahimè sta accadendo grazie all’effetto “rana bollita”.

UsciAmo nel bosco, questo è un futuro consapevole!

Estate 2023?

Estate 2022: caldo, siccità, incendi devastanti

Maggio 2023: fresco, alluvioni, tempo impazzito

Estate 2023: ?

Chi ha ancora il coraggio di dire che è tutto normale e naturale?