Il firmamento

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I vangeli prima di essere scritti in terra furono scritti in cielo:Il firmamento, noto come mazzaroth: rotolo celeste. Oltre il visibile, vi sono le stelle che ci danno le risposte che cerchiamo. Chiedi e ti sarà dato ed è proprio per questo motivo che, per eoni è stato velato il vero volto del firmamento, perché nessuno o meglio in pochi potessero prendere e attingerne i veri insegnanti. L’archeoastronomia non è fantascienza. È una scienza esatta, e i nostri antenati hanno osservato il moto delle stelle, dei pianeti e della luna, con una devozione e precisione impressionanti, perché da questa osservazione, dipendeva anche l’andamento della loro società, oltre le implicazioni simboliche che si sono intrecciate con la storia dell’umanità. Imparare ad osservare con la mente tridimensionale è l’inizio per avviarsi su un sentiero di buona conoscenza storica sulle origini della creazione. Prima di scoprire la scrittura vi erano le stelle. Nei primi testi, la concezione che fu usata fu quella di attribuire gli eventi storici accaduti a mappe stellari. Fu annotato tutto in chiave astro mitologica per dare la possibilità di comprendonio. Oggi dovrebbe essere facile riuscire ad analizzare, decodificare moltissimi eventi storici, testi considerati sacri o aprocrifi utilizzando l’astronomia per arrivare a conclusioni comprensibili e soprattutto logici. Principalmente svela che diversi avvenimenti storici tutto sono meno che storia, è come una firma, una traccia lasciata per distinguere il VERO dal FALSO utilizzata da “millenni”, inoltre è anche associabile ai poteri di controllo che padroneggiano la Terra da sempre (ELITE GOVERNANTE). Un campo totalmente nuovo ancora in via di approfondimento, ma è bene sapere che l’ASTRONOMIA è considerata da sempre la MADRE DI TUTTE LE SCIENZE ed è questa che ha dettato le basi per la formazione delle altre scienze. Le stelle hanno guidato i popoli nei percorsi e nelle rivelazioni. Dovremo imparare a cambiare prospettiva Perché la storia della civiltà è stata scritta prima nelle costellazioni e poi successivamente dagli uomini. Che le costellazioni siano quel ponte, quello specchio, che ha consentito poi il nostro riflesso in questa dimensione. E che i primi abitanti di questa terra sapessero tutto delle costellazioni perché sono stati creati già “instellati” e già “instillati ” di un Sapere Divino che si esplica in maniera magistrale nella sua creazione più bella prima dell’umano : le costellazioni e i pianeti. Ai primi uomini veniva facile osservare e decodificare. Non avevano stratificazioni che si sovrapponevano, di altri saperi. Credo che, la storia dell’Umanità sia già scritta nel firmamento e che la nostra sia una simulazione. Sono le costellazioni ad aver fatto la storia e non viceversa. Fu fissata la nascita di Cristo a Betlemme quasi 4 secoli dopo la reale nascita di Cristo, avvenuta nel IV sec. a.C. La combinazione della costellazione della Vergine con la Stella d’Oriente (Sirio) e i Tre Re Magi (simboleggiati dalla cintura di Orione) fu il fattore determinante di questa scelta. La Vergine sorgeva ad Oriente, con la linea dell’orizzonte, passante per la sua linea mediana, e questo fu uno dei fattori che determinò la dottrina della nascita di un Salvatore da una Vergine Il nome stella, al suo interno contiene “El’ che vuol dire Dio. E d’altronde, la S e la T prima di “EL” rappresentano la penultima e ultima lettera dei 22 Sacri Archetipi dell’alfabeto ebraico. La “S” della Shin rappresenta il Fuoco Divino, e la “T” della Tau, il Sacro Sigillo di Dio. La “L” che viene dopo “EL” e’ l’archetipo Lamed che significa “espansione intorno” Quella “A” finale che in effetti non è la fine, visto dalla prospettiva umana, ma l’ inizio di tutto è il Primo Sacro Archetipo, L’Aleph, l’uomo divinizzato,l’ inizio.L ‘Aleph, nel mito, è rappresentata dalla storia di Iside e Osiride: l’amato di Iside che è stato fatto a pezzi da Seth (Satana che taglia, che divide)e Iside che cerca di ricomporlo per generare il Figlio Horus in un’ ultima immortale notte d’amore.Unire i frammenti per raggiungere l’uno. La Stella Sirio, che rappresenta Iside, la stella piu’ importante della Costellazione del Cane Maggiore e di tutte le antiche civiltà… tutte le stelle unite che fanno il firmamento, e Osiride, legato alla grande cintura di Orione, è vicina di cielo della nostra via Lattea, la Galassia a cui appartiene il nostro sistema solare E Horus, rappresenta la futura stella Polare Vega (tra 14.000 anni…quella attuale è Polaris). Noi Figli delle Stelle davvero in tutti i sensi,sono le stelle a fare la storia degli Uomini, e non viceversa, tutto è già scritto. Scriverò ogni giorno qualcosa per far comprendere ciò che è stato negato all’umanità, ossia: la vera conoscenza. Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti in cielo.

#puntoquintopianeta

Sii umile perché sei fatto di terra, sii nobile perché sei fatto di stelle.

Tesla – L’Uomo che inventò il XX Secolo

“La scienza non è altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità”
Lunedì 12 marzo dalle ore 21:00 alle ore 22:30
Hangar Teatri
via Luigi Pecenco 10,
Trieste
Tutto è luce.

Lampi e tuoni sono i suoi giocattoli. I terremoti il suo passatempo. La corrente corrente alternata, la radio, il motore a induzione, i Raggi X, il radar, la bobina di Tesla… alcune delle sue invenzioni.
L’energia elettrica che illumina le nostre case, opera sua.
Ma l’energia libera, a disposizione di tutti, il suo sogno. Possibile, sostenibile, in armonia con la natura; progetto boicottato, ostacolato e nascosto. Il sogno di Nikola Tesla.

La storia dello scienziato serbo trapiantato a New York a fine ‘800 – i suoi rapporti con Edison, George Westinghouse, J.P. Morgan – è l’appassionante storia di un uomo geniale, controverso, difficile, assolutamente puro nei suoi intenti. Troppo avanti per i suoi tempi, allora come adesso. Per questo, nello spettacolo, l’unico posto dove si poteva collocarlo era fuori dal tempo.
Quando chiesero ad Einstein come si sentisse ad essere l’uomo più intelligente del mondo, rispose: “Non lo so, chiedetelo a Nikola Tesla”.

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regia di Barbara Sinicco
con Alessandro Predonzan
voci di Massimo Serli, Valentino Pagliei, Chiara Minca
strumenti scientifici Mamad Mohsen Darai
produzione Fabbrica delle Bucce

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Per informazioni:
info@teatrodeglisterpi.org | +39 380 8990075 | 040 0643023 | hangarteatri.com

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