Twitter

Non l’ho mai scritto su un post, ma vorrei segnalare il mio profilo Twitter da cui ho avuto molte soddisfazioni negli anni, tra visualizzazioni di singoli Tweet, Retweet, ecc… Non ho molti Follower, ma a sua volta non sono Follower di nessuno e non voglio esserlo (che libertà 🥳). E’ differente da Facebook ma a volte diverte molto anche Twitter tutto sommato, e hai un quadro generale delle statistiche su ogni singolo Tweet che posti. 😀 Ecco il link al mio profilo: https://twitter.com/OltreCoscienza

Non è un paese per uomini?

Questo post è una breve riflessione di come la TV e i social stiano letteralmente trasformando l’uomo (maschio) in una minaccia, in uno stupratore, in un assassino,  ecc… generalizzando come sempre e distorcendo la verità. Apri la TV e vedi quasi sempre omicidi (reali per carità, non lo nego) di uomini o mariti che stuprano o uccidono la compagna/moglie. Poi ci sono le “leonesse da tastiera” che sui vari social offendono pesantemente tutti gli uomini, generalizzando in un pericoloso narcisismo femminista. La realtà e le statistiche invece dicono altro, le madri sono le più pericolose ed abusanti verso i figli, sia fisicamente che psicologicamente, per non parlare di reati di sangue o violenza verso genitori, uomini, bambini in asilo o in ambito scolastico. Qui una pagina facebook dedicata all’argomento: https://www.facebook.com/noneunpaeseperuomini/

Si nota come facebook (o twitter per esempio) siano tremendamente sempre di più indirizzati ed indicizzati in una certa direzione, non è una novità, ci stanno riuscendo da decenni con la TV e continuano, diabolicamente, anche sul web. Come sempre è la persona che usa tali strumenti a doversi accorgere e  ricercare, verificare le reali bufale, di non seguire sempre la massa pecorona, ecc…

Ora, al di là di tutto, di statistiche e di fatti più o meno manipolati, voglio dire che la violenza non è di sesso femminile o maschile, è violenza e basta, sbaglio? La dualità creata per dividere le persone sugli ormai diffusissimi social e nella vita reale è piuttosto allarmante. Per questo motivo mi astengo da anni di commentare su facebook (argomenti più o meno particolari), preferendo come al solito, il confronto di persona. Provare per credere!

Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti

(Einstein o chi l’ha scritta non aveva tutti i torti)

Stiamo perdendo la capacità di ragionare

Se si può trarre una conclusione dopo questo ennesimo attentato terrorista, è la seguente: il mondo sta perdendo la ragione. Intendo quello che ho detto in senso letterale: la gente non è più in grado di ragionare.

Già di per sè il terrorismo scatena paure ancestrali, che a loro volta producono pulsioni di odio assolutamente irrazionali. A questo si aggiunga il ruolo della TV, che fa assolutamente di tutto per evitare di portarci a ragionare. Lo scorso venerdì ho assistito ad un intero telegiornale di RAI2, che ha dedicato tutti i 30 minuti a disposizione all’attentato di Barcellona. Le notizie confuse sul numero delle vittime si alternavano alle notizie confuse sul numero degli attentatori e sulla loro possibile identità. Ma mai che per un solo secondo sia affiorata, fra le righe del notiziario, la fatidica domanda del “perchè?”

I telegiornali si concentrano esclusivamente sul che cosa, evitando accuratamente di porsi domande scomode. E così la gente smette di ragionare. Assimila e accumula informazioni assolutamente inutili sulla probabile parentela fra due dei sospettati, sulla strana vicenda dell’Imam di Ripoll, o sui possibili collegamenti fra la villetta esplosa il giorno prima e la strage delle Ramblas.

Si finge di cercare meticolosamente ogni possibile collegamento ai livelli pù bassi della piramide, mentre si evita accuratamente di guardare ai livelli più alti.

E così la gente smette di ragionare sui veri termini del problema, proprio nel momento in cui viene indotta a “ragionare” su argomenti assolutamente inutili e inconcludenti.

Se non bastassero gli esempi a cui abbiamo assistito in questi giorni, c’è un episodio particolarmente significativo di cui ha dato notizia La Stampa: nelle ore immediatamente seguenti l’attentato, la polizia spagnola ha diramato la richesta di non pubblicare su Twitter commenti sugli attentati “per non aiutare i terroristi”, ma di postrare piuttosto le fotografie dei nostri gattini. E così i social sono stati inondati di foto di gattini, appunto, “per non aiutare i terroristi”.

E c’è persino chi si sente furbo nell’aver fatto questa operazione: “Forza – si legge su svariati tweet – mettiamo le foto dei nostri gatti, pubblichiamo cose che non c’entrino nulla con gli attentati”.

Come se il terrorista in fuga – supponendo che sia ancora vivo – avesse il tempo di consultare Twitter per sapere se per caso lo stanno cercando.

C’è una profonda idiozia da parte di chi è caduto in un trabocchetto del genere, ma mi rifiuto di pensare che chi ha proposto questa stupidaggine sia altrettanto idiota.

Il tentativo di sviare l’attenzione dal vero prolema traspare da ogni piega del discorso mainstream, dalle scalette dei telegiornali – che evitano accuratamente di porsi le domande più importanti  – fino alla richiesta di pubblicare foto dei gattini “per non aiutare i terroristi”.

Come aveva detto qualcuno, finchè porrai la domanda sbagliata, il popolo non potrà mai trovare la risposta giusta.

Massimo Mazzucco

https://www.luogocomune.net/LC/index.php/15-terrorismo/4738-stiamo-perdendo-la-capacita-di-ragionare