Comunicato stampa VoS (Vivere o Sopravvivere), video e foto dei fatti

COMUNICATO STAMPA VoS – APPELLO

Con preghiera di MASSIMA DIFFUSIONE

Assistiamo con sgomento alla violenza autorizzata delle Forze dell’ordine sui manifestanti di Trieste: questa mattina lo Stato Italiano ha consciamente autorizzato l’aggressione fisica di migliaia di civili, in una climax di violenza che registra numerosi feriti. Nonostante il diritto allo sciopero costituzionalmente previsto in un’area a giurisdizione internazionale, il governo italiano non ha esitato a colpire uomini, donne, anziani e bambini, rei di essersi riuniti per manifestare il proprio dissenso in merito alla recente soppressione del diritto al lavoro. Ancora più riprovevole e assordante risulta il silenzio delle Istituzioni e degli organi d’informazione in merito, che con raggelante ipocrisia si accingono a giustificare quanto accaduto, attribuendo ai manifestanti la responsabilità dello scontro. Fortunatamente la realtà non è ancora passibile di contraffazione, e le immagini mostrano con indiscutibile chiarezza come la sola violenza verificatasi questa mattina sia quella esercitata dalle Forze dell’Ordine su civili disarmati ed evidentemente spaventati. Le scene di univoca violenza cui assistiamo costituiscono un monito allarmante per chiunque nutra ancora una qualche forma di attaccamento allo stato di diritto: a fianco di una formale libertà di scelta vaccinale, il Governo procede con la soppressione dei diritti fondamentali e la repressione feroce di chiunque osi dubitare della bontà delle recenti disposizioni. Accecati dalla gravità degli episodi narrati, ci rivolgiamo con forza alla comunità internazionale perché intervenga immediatamente a tutela dell’ordinamento democratico del nostro Paese. Gli ultimi accadimenti segnano inequivocabilmente il passaggio da un’emergenza di carattere sanitario a un’emergenza di natura democratica, che non può e non deve lasciare indifferenti gli Stati membri di quell’Unione Europea che da sempre fa della difesa dei diritti il cardine della sua identità.

FONTE:

https://www.facebook.com/Vivereosopravvivere/posts/209054654663846

VIDEO IDRANTI AL PORTO DI TRIESTE:

https://www.facebook.com/gianluigi.paragone/videos/713380159619737/

VIDEO:

https://youtu.be/V_g26f4NpdM

DONNA INCINTA MANGANELLATA:

Le foto e le testimonianze continuerebbero……. ma penso che non serva tanta quantità…

Dispositivo dell’art. 629 Codice Penale

Chiunque, mediante violenza [581] o minaccia(1), costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa(2), procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno(3), è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da euro 1.000 a euro 4.000(4).

La pena è della reclusione da sette a venti anni e della multa da da euro 5.000 a euro 15.000(5), se concorre taluna delle circostanze indicate nell’ultimo capoverso dell’articolo precedente.

https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-xiii/capo-i/art629.html

l’Italia è una Repubblica fondata sulle mascherine

l'Italia è una Repubblica fondata sulle mascherine,
non son mascherine,
son più simili a bavagli,
a bavagli stretti per non parlare.

Mastini del potere,
uomini e donne innanzitutto,
quelle divise ingombranti,
son ingombranti

Ogni libertà sembra ormai calpestata,
il popolino è stato cucinato,
cotto,
stracotto,
bruciato.

Lo schiavo vero si ribella,
lo schiavo finto difende il suo padrone.

L'ignoranza e la paura son malattie,
ma son malattie curabili,
non con pasticche,
ma con Amor per la Conoscenza.

L'universo paga a volte in ritardo,
ma paga.

L'Amore vince sempre,
ora,
questo sì.

Libertà!
#andreanicola #OltreCoscienza

Bill Burr, un monologo intelligente

Un monologo che dovrebbe essere ascoltato (e compreso, altrimenti serve a poco) da femministe convinte e non solo…

Copio ed incollo un commento del video di un utente, Paolo Panelli:

Ancora non si è arrivati a un’altra conclusione: la battaglia contro la violenza sulle donne e il femminicidio è una cazzata. Una manovra stupida e idiota utile alle solite menti chiuse che non sanno come sprecare il loro tempo. Come prima cosa il femminicidio non esiste, ma esiste l’omicidio. Chi viene assassinato è vittima a seconda del sesso, della religione, della razza ecc. Nei contesti familiari le persone vengono uccise non in quanto donne ma per una serie di casi diversi. L’omicidio è una cosa sbagliata e orribile a prescindere, ma una donna non viene uccisa in quanto donna. In secondo luogo fare delle battaglie contro il così detto femminicidio, o la violenza sulle donne, è una stronzata tanto quanto lo è la lotta all’omicidio in generale. Quali risultati si spera di ottenere? Omicidi avvengono tutti i giorni nonostante esistano la polizia, i tribunali, le carceri e in alcuni stati addirittura la pena di morte. Vogliamo fare manifestazioni contro gli omicidi? Che senso ha? Chi uccide qualcuno sa benissimo di fare qualcosa di sbagliato, qualcosa che va contro la legge e il buon senso, ma lo fa comunque. Chi picchia una donna sa benissimo che non sta facendo qualcosa di buono ma lo fa comunque. Fare lotte, manifestazioni e quant’altro non serve a niente, perché queste cose avvenivano un secolo fa, avvengono oggi e avverranno in futuro. A chi servono queste manifestazioni?? Si sa già benissimo che compiere azioni orribili è sbagliato, ma si continueranno a fare. Chi stupra lo sa bene che sta commettendo un crimine, non vive sulla luna, ne conosce anche le conseguenze, ma stupra comunque. Non ci sono meno stupri di prima in questo periodo e non ci sono meno omicidi di prima da quando è in vigore la pena di morte. Un anno fa ci fu in Italia il famoso caso di Marco Prato: quell’uomo che su fb espresse tutto il suo dolore per le vittime dell’attentato avvenuto al Bataclan, qualche mese dopo uccise un ragazzo a coltellate. Quindi di cosa stiamo parlando? Ci sono fatti di cronaca nera tutti i giorni: figli che uccidono genitori, uno zio che uccide il nipote, un ragazzo che uccide l’amico e anche un uomo che uccide la moglie. Dov’è la differenza? vogliamo anche fare manifestazioni contro i figli che uccidono genitori? Sara scazzi non fu uccisa in quanto donna, ma se invece di ucciderla lo zio o la cugina l’avesse fatto il fidanzato subito si sarebbe parlato di femminicidio e uomini che uccidono le donne. Che gran cazzata. Bill hicks parlava a suo tempo della lotta contro la droga definendola una guerra da succhia cazzi. Di fatto a cosa serviva? chi si drogava continuava a farlo e lo fa ancora. Gli omicidi avvengono ancora e pure donne continueranno ad essere uccise da uomini come donne uccideranno uomini. La questione si fonda sull’educazione di un rispetto del prossimo e della legge in generale, ma è inevitabile che ci saranno sempre e comunque persone che non controllano i propri istinti, persone brutali o deboli di mente, serial killer e quant’altro. Ci saranno sempre buoni e cattivi ma anche brave persone che nel caso specifico commetteranno crimini mostruosi e persone ignobili che in determinate situazioni faranno opere di bene. Ma gli omicidi, gli stupri, le rapine, e crimini di qualsiasi genere se considerati su vasta scala sono esigui.50 omicidi al mese su una popolazione di 56 milioni di abitanti è un numero esiguo ed è un caso inevitabile. Un mondo perfetto non esisterà mai. Nella natura dell’essere umano coesistono bene e male. Tutto questo allarmismo e tutte queste lotte sono ridicole puttanate.

Il monologo:

Non è un paese per uomini?

Questo post è una breve riflessione di come la TV e i social stiano letteralmente trasformando l’uomo (maschio) in una minaccia, in uno stupratore, in un assassino,  ecc… generalizzando come sempre e distorcendo la verità. Apri la TV e vedi quasi sempre omicidi (reali per carità, non lo nego) di uomini o mariti che stuprano o uccidono la compagna/moglie. Poi ci sono le “leonesse da tastiera” che sui vari social offendono pesantemente tutti gli uomini, generalizzando in un pericoloso narcisismo femminista. La realtà e le statistiche invece dicono altro, le madri sono le più pericolose ed abusanti verso i figli, sia fisicamente che psicologicamente, per non parlare di reati di sangue o violenza verso genitori, uomini, bambini in asilo o in ambito scolastico. Qui una pagina facebook dedicata all’argomento: https://www.facebook.com/noneunpaeseperuomini/

Si nota come facebook (o twitter per esempio) siano tremendamente sempre di più indirizzati ed indicizzati in una certa direzione, non è una novità, ci stanno riuscendo da decenni con la TV e continuano, diabolicamente, anche sul web. Come sempre è la persona che usa tali strumenti a doversi accorgere e  ricercare, verificare le reali bufale, di non seguire sempre la massa pecorona, ecc…

Ora, al di là di tutto, di statistiche e di fatti più o meno manipolati, voglio dire che la violenza non è di sesso femminile o maschile, è violenza e basta, sbaglio? La dualità creata per dividere le persone sugli ormai diffusissimi social e nella vita reale è piuttosto allarmante. Per questo motivo mi astengo da anni di commentare su facebook (argomenti più o meno particolari), preferendo come al solito, il confronto di persona. Provare per credere!

Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti

(Einstein o chi l’ha scritta non aveva tutti i torti)

La violenza non è soltanto quella delle stragi

Violenza non significa soltanto uccidere qualcuno. C’è violenza quando usiamo una parola tagliente, quando facciamo un gesto per respingere una persona, quando obbediamo per paura. Quindi la violenza non è soltanto quella delle stragi organizzate nel nome di Dio, della società o del paese. La violenza è molto più sottile, molto più profonda, e noi stiamo indagando la vera profondità della violenza. Quando vi definite indiani o musulmani o cristiani o europei, o qualsiasi altra cosa, voi siete violenti. E sapete perché? Perché vi state separando dal resto dell’umanità. Quando vi separate per una fede, per nazionalità, per tradizione, questo produce violenza. Quindi, una persona che cerca di comprendere la violenza, non appartiene a nessun paese, a nessuna religione, a nessun partito o sistema politico; si preoccupa della comprensione completa dell’umanità.

 (Da: Jiddu Krishnamurti, Libertà dal conosciuto, 1978)