Iron Maiden World Convention con Dennis Stratton 2011

Iron Maiden World Convention con Dennis Stratton 2011 @ Fillmore – Andrea Nicola (basso) scrivi questo: “Grazie a Dennis per aver suonato Transylvania, Prowler e altre canzoni del primo album “Iron Maiden” con me. Ricordo perfettamente le belle parole che mi hai detto quella sera……. Grazie!

In inglese: Iron Maiden World Convention con Dennis Stratton 2011 @ Fillmore – andrea nicola (bass guitar) write this: “Thanks to Dennis for playing Transylvania, Prowler, and other songs from the first album “Iron Maiden” with me. I remember perfectly the beautiful words you said to me that evening……. Thank you! 🙂

nota: l’anno era il 2011, come Rainmakers avevamo fatto una prova di 40/45 minuti a Gorizia dopo anni che non ci vedavamo neanche di persona. Bella esperienza, indimenticabile! 😀

What’s Next?……….

Il concerto

Moonchild: 00:07 Revelations: 05:53 Powerslave: 12:30 Children of the damned: 19:19 Heaven can wait: 24:19 Killers: 31:34 Aces high: 37:56 Run to the hills: 42:54

Fotoalbum della serata:

fotoalbum Da Eddie’s: http://www.eddies.it/fotografie/categ…

Hanno partecipato alla bellissima serata:

The Rainmakers https://www.facebook.com/TheRainmakersIronMaiden/

667 the neighbour of the beast http://www.6-6-7.com/

The Clairvoyants https://www.facebook.com/Clairvoyants/

Dennis Stratton http://www.dennisstratton.co.uk/

Un grosso ringraziamento va a tutti i presenti fans maideniani e agli organizzatori del locale che ha ospitato l’evento:

il Fillmore e naturalmente Mazzo e Marco Gamba http://www.eddies.it/

Il fiume, la farfalla e Lei

Aldilà del fiume in secca tendenza,
ridotto a rigagnolo,
tra gli arbusti verdi
e i sassi
si riposò Lei.
Canti d’uccelli d’ogni tipo,
voli d’insetti,
pace.
Pace interrotta soltanto dal treno che sul ponte passava.
Nuovamente pace e rumori di natura selvaggia.
D’un tratto una farfalla svolazzava nei pressi,
si posò su una foglia accanto a Lei.
La farfalla era ferma ma in guardia,
osservava e con un diretto volo, su d’un indumento bagnato si piazzò.
“Perché?” Lei si chiese.
Così si avvicinò al piccolo insetto colorato e vide che stava bevendo dall’umido indumento.
Rivolò li attorno e nuovamente su d’una foglia si posò.
Lei si avvicinò piano, ma piano piano… sussurrandole qualche parola.
La farfalla si mostrò amichevole e si scambiò diecimila sguardi con Lei.
L’intesa era compiuta!
La mano si avvicinò lentamente alla foglia e,
con lieve diffidenza ma anche con coraggio,
camminò sulle dita della mano ferma di Lei.
Era fiducia, era sentimento,
era amore.
Poi svolazzò e si posò pure sui lunghi capelli biondi di Lei,
che solletico! E con un leggero scuotimento di testa la farfalla se ne andò altrove…
Il legame ormai era stato fatto, nulla poteva separarle…
solo il tempo e lo spazio, forse!

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Tal storia narra di come possano comunicare una coscienza e un’altra coscienza in modo del tutto naturale, armonico e soave.

Beata Lei! Beata la bella farfalla e beato il fiume…

oltrecoscienza andrea nicola

Behemoth e Meshuggah – Lubiana 6.6.23

Come si suol dire, due piccioni con una fava. Infatti, fino a ieri, non avevo mai visto queste due importanti band mondiali in ambito metal. Questa mia “mancanza” è stata parzialmente soddisfatta dalle musicassette impolverate che registravo all’epoca. I Behemoth, infatti, nascono nel 1991 in Polonia proponendo black metal, che negli anni futuri li porteranno a suonare un devastante mix di death/black metal. La parola Meshuggah significa “pazzo”, tradotta dall’ebraico. Il gruppo, nato nel lontano 1987, sforna qualche demo ed EP ma senza troppo successo. Nel ’90 le cose iniziano a cambiare ed incidono il loro primo disco, da lì in poi…l’ascesa importante verso il successo. Il loro genere matura disco dopo disco, divenendo quasi “non etichettabile”…è un mix di death, death metal tecnico, djent, prog, caratterizzato da incredibili poliritmie sopraffine…da far accapponare la pelle a qualsiasi musicista dotato di “orecchie aperte”.

Lubiana, capitale della Slovenia, è meta fissa di tantissime band metal, la location era il Media Center Cvetličarna (ecco uno short di 15 secondi del posto).

I Behemoth, co-headliners, salgono sul palco alle 20 e 20 proponendo uno show molto appetitoso per gli amanti del genere. Di seguito uno short dei polacchi:

https://www.youtube.com/shorts/UPf9elrRBb8

Attorno le 22.30 iniziano a spaccare culi ed orecchie i Meshuggah, autori di una performance perfetta, come loro solito. Ogni brano si sussegue magistralmente, facendo sbattere a ritmo (?) la testa di ogni singolo ascoltatore. La poliritmia, base solida degli svedesi, riesce a coinvolgere in maniera impressionante. Bravissimi musicisti, e bravissimi forse non basta per descrivere tale “pazza/geniale band”. Di seguito alcuni short del concerto:

https://www.youtube.com/shorts/-3VyfZjrE3k

https://www.youtube.com/shorts/85LzBxJwmRQ

https://www.youtube.com/shorts/64wlQB55Dng

https://www.youtube.com/shorts/nsGiCYu1YWM

https://www.youtube.com/shorts/u6Qz0Vjazng

Il TIR dei Behemoth
Teo, Marco, Cesco e io

Da ricordare la bellissima “chiacchierata” in auto all’andata, argomenti a me cari come il vero “complottsimo” mondiale…… Grazie ragazzi della piacevolissima compagnia! 🙂

andrea nicola oltrecoscienza

Il sonno giusto?

Non credo che ci sia una "ricetta" per tutti sul quanto dormire, mi soffermerei invece sul come dormire, che è ben diverso. Quando uno dorme 8/10 ore e si alza stanco è chiaro che qualcosa non va. È comunque cosa risaputa, anche banale, ma nella pratica soltanto pochissime persone dormono davvero bene, in modo che definisco consapevole.

Considerazione:

Sette e rituali non mi vanno molto a genio, quindi fare una cosa per aspettarsi un preciso risultato non funziona, e se dovesse funzionare sicuramente son entrate altre forze che la faranno pagare con interessi a chi pratica tali cose, magari anche in modo innocente e genuino eh...ma la penso così dopo anni di ricerche.

Ma ritorniamo sui binari del sonno, dopo una dormita ci si dovrebbe alzare già svegli. Se così non è vuol dire che durante il sonno abbiamo "lottato" perdendo energie, quelle energie utili proprio per affrontare la giornata. Il discorso andrebbe collegato anche sul mangiare... tendenzialmente si dovrebbe star meglio mangiando poco se non addirittura nulla, ma questo è un altro argomento piuttosto complesso quanto dibattuto. Il sonno è collegato spesso al sogno (sonno-sogno-bisogno), scrissi qualcosa sul testo "OltreCoscienza" che potete trovare sempre gratis nel mio consueto sito https://www.oltrecoscienza.it/. Di sogni nella mia vita ne ho avuti tanti, come tutti... però ce ne sono stati di intensi che mai scorderò (non entro nella dualità belli/brutti). Vedete, lo ripeto in questa sede, noi scriviamo soltanto per noi stessi o per dimostrare qualcosa agli altri. Gli "altri" troveranno spunti, informazioni o pensieri che agiranno per modificare la propria consapevolezza spirituale e/o materiale. Non esiste testo (o libro) al mondo migliore di quello che TU stesso scriverai. Quindi d'ora in avanti, come ho fatto in passato, limiterò notevolmente i miei scritti e pensieri... soprattutto in ambito coscienziale. Mi soffermerò maggiormente, incanalando i miei interessi, sulla musica, sulla fotografia mettendo in un angolino anche la scrittura, come dicevo poco più su. Meno tecnologia uso meglio sto...e credo che presto anche te la penserai così.

Buona vita!

andrea nicola oltrecoscienza

Rallentare

Rallentare non significa fermarsi... significa magari di evitare... 

La natura gran maestra........

oltrecoscienza andrea nicola

Intervista ai RADAR, risponde Andrea Butkovic

Ciao Andrea, è piuttosto rischioso far recensire e farsi intervistare da gente con cui si è suonato in passato. Come mio solito, però, cercherò di essere il più obiettivo possibile.

Raccontati, fai a sapere a chi ci legge il tuo curriculum musicale

Chi sono i Radar?

Raccontaci la storia del gruppo

Ciao Andrea! I Radar sono un gruppo space-rock che proviene dal confine tra Italia e Slovenia. Sono composti da Patrick Quaggiato alla batteria, Alex Komic alle tastiere, Franko Reja alla chitarra, Andrea Iussa al basso e Andrea Butkovic alla voce.
Possono essere considerati come un gruppo space-rock per le sonorità elettroniche con influenze anni ’80 e per le atmosfere spaziali che avvolgono una struttura tipicamente rock.
Il nome Radar evoca la ricerca, la localizzazione, questione molto cara per una band di confine. I temi trattati nei testi sono quelli dei problemi ambientali, sociali, psicologici e politici dei tempi attuali, sia locali che internazionali, sempre proposti in chiave metaforica o con diverse possibilità di lettura.
Nel 2022 abbiamo esordito al 41° Festival Melodije morja in sonca di Portorož e abbiamo poi pubblicato il nostro primo album The Collapse of Nonsense, disponibile su Soundcloud e presto su tutte le piattaforme online.
Abbiamo anche partecipato al Festival Če povem 2022 a Čepovan come band di punta del secondo giorno, e abbiamo suonato a vari concerti presso bar e circoli della zona.

Entriamo nel vivo del CD uscito nel 2022 (ti ringrazio per avermelo donato). Con Galaxy Police si intuisce subito di che pasta siete fatti. Inquadrare il genere non è sempre facile ma paradossalmente è la cosa che più apprezzo in una band.

Ecco la tracklist di "the collapse of nonsense":
1 Galaxy Police
2 AK-47
3 I will never let you go
4 System sister
5 Triad
6 Sleep
7 Zyklon ?
8 Handicapped banana
9 Suck my candy cane
10 The end
11 Moje Meje (bonus track)
12 Holy Wood (bonus track)

Su cosa di basa il concept album?

THE COLLAPSE OF NONSENSE – il collasso dell’assurdo, è un concept album che traccia un percorso personale e sociale interpretabile a più livelli: da una parte è un percorso dell’ansia, l’angoscia che ognuno di noi prova in modo diverso e che ci attanaglia in maniera sempre più stretta quanto più cerchiamo di liberarci dalla sua morsa. E dall’altra parte è un percorso sociale, di ansia sociale in un mondo attuale che in diversi ambiti sta raggiungendo dei punti estremi: così citiamo questioni come il controllo sociale, il complottismo, la libertà personale, i problemi ambientali, le questioni religiose e l’uguaglianza di genere. Alle volte, in alcune canzoni, il tono è sarcastico e molto provocatorio, sia a livello di testo che dal punto di vista musicale. Altre invece l’atmosfera è più classica. E questa scelta riflette appunto il momento particolare del percorso che una persona e la società possono fare per essere coscienti delle proprie paure e dell’ansia e liberarsene.

Ascoltando il disco in un veloce track by track.
"Galaxy Police" è una bella opener diretta e molto rock!
La successiva "AK-47 incalza con una bella trama di basso.
La terza "I will never let you go" è carina ma un filino "inferiore" alle prime due.
"System sister" ricorda come stile Marilyn Manson.
La quinta traccia è "Triad", si svolge bene in tutti i suoi minuti.
"Sleep" inizia addormentata appunto in un atmosfera, sfociando poi nel vostro personale stile rock.
La successiva "Zyklon ?" ci porta, verso metà canzone, ad un parlato tedesco.
Ottava Song: "Handicapped banana" ci trasporta un po' nei lidi dei Rammstein, ma in modo sempre originale.
"Suck my candy cane" spiazza ancora  con una tastiera che ricorda la dance ma poi cambia ancora in un bel rock ritmato.
In "The end" ci sono dei lavori egregi della tastiera e assoli di chitarra davvero pregevoli!
La prima bonus track e undicesima canzone del CD è "Moje Meje" che è cantata in italiano, un condensato di rock incazzoso stile primi Litfiba.
Ultima traccia bonus track: "Holy Wood", una buona song nel complesso.

Ti prego di farmi un track by track del concept dal punto di vista dei testi

GALAXY POLICE
È la nostra prima canzone, nata pensando al controllo sociale al quale ci prestiamo e che è sempre più stringente. Controllo delle nostre informazioni, abitudini, consumi, pensieri. Lo facciamo volontariamente, siamo spinti e invitati a farlo con i social media soprattutto in maniera eclatante. D’altra parte arriva per molte persone il punto in cui si diventa consapevoli dei pericoli di questo controllo, e questo è il punto di partenza dell’ansia.

AK 47
Una canzone che sembra parlare solo del Kalashnikov, ma che in realtà serve come pretesto per creare una metafora della guerra che ognuno combatte contro l'ansia. L'angoscia ci mette di fronte alla verità, e per questo citiamo una parte di una poesia di Charles Manson: "A Poem About An Old Prison Man". Un pazzo in prigione ci chiede: "ti piace davvero la tua vita?".

I WILL NEVER LET YOU GO
Più avanti nel percorso dell’ansia, arriva la consapevolezza di non voler perdere la verità della propria esistenza. Questa è anche una canzone d’amore, per sé e per una seconda persona, ma anche un momento della società – per il quale credo i tempi non siano ancora maturi – in cui la consapevolezza prevale sull’abitudine e sull’automatismo cieco.

SYSTEM SISTER
Un inno al femminismo come movimento di lotta sociale ed emancipazione, un risveglio della nostra società che ben rappresenta la necessità di combattere le proprie paure una volta diventati consapevoli di esse.

TRIAD
La triade POESIA, CONDIVISIONE e CONSAPEVOLEZZA sono a mio avviso la soluzione dell'ansia - e non solo; è un discorso filosofico un po' complesso e lungo da affrontare in questo spazio, ma che ho inserito in un libro che ho pubblicato nel 2016.

SLEEP
Qui si parla di dolore. Dolore perché c’è una persona che soffre per la lontananza della persona amata. Che si tratti di noi stessi, o di qualcun altro, è una fase della consapevolezza e dell’ansia. È il momento in cui si vive il dolore puro. L’ansia, dopo un primo momento iniziale in cui crediamo di averla sconfitta, torna più forte di prima. E torna proprio perché siamo convinti di averla sconfitta. E tiriamo i remi in barca. L’umanità è forse ferma a questo stadio: siamo convinti di essere superiori, di meritarci questo mondo e che sia a nostra disposizione. Ci accorgeremo troppo tardi che le cose non stanno così. E soffriremo.

ZYKLON-P
Il Zyklon B era il veleno col quale i nazisti uccidevano gli ebrei nelle camere a gas. Nel processo dell'ansia, quando cominciamo davvero a combatterla, questa stessa comincia a soffrire di panico, lanciando lacrimogeni dentro di noi per la disperazione. L'ansia può soffrire di panico - la P in fondo a Zyklon - se la mettiamo alle strette.

HANDICAPPED BANANA
La banana è il fallo, il pene come simbolo filosofico dell'abuso di potere degli uomini nel patriarcato. Ma in realtà è un frutto "handicappato", che ci sta portando verso l'autodistruzione attraverso fenomeni patetici, come la presenza esclusivamente maschile nelle maggiori religioni. La banana è il simbolo di una disparità della quale bisogna rendersi conto per poter sconfiggere l'ansia - che riguarda le donne nel 70% dei casi.

SUCK MY CANDY CANE
"Succhiami il calzino" - di Bart Simpson diventa "Succhiami il lecca lecca". Prosegue la metafora sessuale per analizzare freudianamente l'omosessualità repressa nei rapporti di potere del maschilismo. Nel processo dell'ansia è importante affrontare i motivi profondi delle proprie paure. Riducendo in una frase decenni di teorizzazioni: la paura della morte - universale - porta gli uomini, incapaci di dar vita a differenza delle donne, a imporre la propria forza fisica entropica ed autodistruttiva. Scoprire il "Thanatos" o la pulsione di morte che ci spinge inconsciamente ad involvere è fondamentale per tenere in scacco l'ansia.

THE END
La fine della guerra contro l'ansia è un momento di estrema consapevolezza. E ciò di cui dobbiamo essere consapevoli è che bisogna continuare a combattere sempre.

MOJE MEJE
La canzone che abbiamo presentato al festival parla di confini. Limiti artificiosamente autoimposti che rischiano di arginare la nostra identità.

HOLY WOOD
Un inno alla natura e soprattutto agli alberi, indispensabili per la nostra sopravvivenza ma allo stesso tempo sempre più esclusi. Nelle nostre zone assistiamo infatti ad amministrazioni criminali che decimano gli alberi presenti sul carso, lungo gli argini dei fiumi, in città, nelle piazze e ovunque possano essere tagliati con la scusa della malattia, della prevenzione agli incendi, stimolati da ideologie architettoniche malate e dall'avidità della cementificazione. Gli incendi del 2022 sono stati un monito che finora in pochi hanno colto.

Come nasce solitamente un brano dei Radar?

Solitamente partiamo da un'idea musicale, alla quale aggiungiamo uno spunto vocale. Dopo di che la canzone cresce in un unicum di testo, voce e musica. Discutiamo sempre sul tema della canzone, sull'atmosfera che ci evoca e sul messaggio che vogliamo trasmettere.

Passiamo all'artwork, chi l'ha fatto, come e cosa rappresenta?

La copertina è un progetto di Anton Spazzapan, artista, illustratore, scenografo e scrittore goriziano e prima di tutto amico. Nasce come interpretazione dei temi trattati nell'album, e rispecchia il percorso di demolizione del non-senso che è necessario per affrontare l'ansia.

Dove e come è stato registrato il CD?

Abbiamo registrato tutto presso lo studio Lintver di Andrea Iussa, e ci siamo autoprodotti.

Dove possiamo sentirvi dal vivo prossimamente?

Abbiamo alcune date da definire in agosto e settembre, seguite la nostra pagina per aggiornamenti!

Mettici un link di un vostro sito o pagina

https://www.facebook.com/radarspacerock/

Radar

Considerazioni finali. Il CD non è sicuramente adatto a tutte le orecchie, mi reputo fortunato, in quanto ho visioni sonore piuttosto ampie. Il CD fisico si fa già apprezzare dalla copertina, la scritta radar si fa leggere uguale sia da destra che da sinistra, in mezzo il cervello di un soggetto distaccato dal cranio e con gli occhi che guardano giù (inconscio?). La qualità del suono è davvero straordinaria ed azzeccata per il genere proposto dai Radar. Un CD che va riascoltato sicuramente più volte per assorbirlo nella sua interezza, cogliendo magari ulteriori particolari interessanti sfuggiti precedentemente. Notevolissima è la professionalità di ogni singolo componente del gruppo, si sente davvero la tecnica e l'anima messa dentro con maestria ed originalità. Splendida la voce che potrebbe ricordare i Muse. Concludo questa intervista/recensione decretando il CD fantastico, da 9 e mezzo, non esagero. Si sfiora il capolavoro messo in un CD, e vorrei togliere il termine "sfiora". Sono anni che non sentivo un disco di tale figata ed originalità compositiva, sicuramente scavalca musicalmente artisti più famosi e blasonati, a mio modo di vedere. Posso paragonare i Radar al rock come gli Haken al prog metal. Grandi! Grazie ad Andrea per la pazienza di rispondere. A presto dal vivo...........

Grazie per lo spazio che ci concedi e per le tue bellissime parole!

andrea nicola oltrecoscienza

Programmi d’agenda

Se abbiamo programmato 10 cose da fare e invece ne facciamo 8, che problema c’è?

Prima di tutto val sentire il nostro sentire nel corpo, il CORPO non MENTE!

andrea nicola oltrecoscienza

L’inutilità di alcune forze del disordine

Le barzellette su di loro si conoscono, ma ora non solo non fanno più ridere…ma, generalmente (ma statisticamente è così) sono un DANNO abbinato ad una palese INUTILITA’. Si tratta di un incidente avvenuto attorno alla mezzanotte (tra il 2 ed il 3 giugno) in Bisiacaria. Rincasando, ero giunto sul luogo del sinistro attorno alle 00:10 del 3 giugno. La dinamica non è ancora chiara ma si trattava di uno scooter che è stato urtato da una vettura o viceversa. Attorno alle 00:30 (!?) arriva l’auto medica e poco dopo l’ambulanza per soccorrere il malcapitato che se l’è “cavata” (così sembrerebbe) con una gamba rotta. Nel frattempo arrivano i Vigili del Fuoco e pattuglie della polizia. Nonostante la pulizia della strada da parte dei Pompieri e la messa in sicurezza sul marciapiede dello scooter arriviamo attorno all’una e la strada continua ad essere bloccata. Iniziano i colloqui tra me, un poliziotto in divisa che aveva appena finito il servizio ed un ragazzo rimasto in fila come me. I “neri”, dopo numerose sollecitazioni da parte della polizia, arrivano ad una certa ora e iniziano a fare i rilievi dell’incidente. Ripeto: la strada era pulita e sgombra! Arriviamo all’una e trenta/quaranta e si viene a sapere che dovevano ancora arrivare altre pattuglie (?!?!?). Le bestemmie cominciavano a volare come se non ci fosse un domani (lol). A quel punto, stufo, sono dovuto ritornare indietro per qualche chilometro, prendere l’autostrada, uscire (1 euro e 30 regalati alle Autovie Venete) pochi chilometri dopo il luogo del sinistro e finalmente tornare a casa dopo qualche chilometro. Erano circa le due di notte ed intravedevo ancora i lampeggianti blu accesi…la strada era evidentemente ancora bloccata (!?!?!).

Sono andato a letto a sognare un mondo senza idioti ed incompetenti, non va bene giudicare…ma quando ce vò ce vò! O no?

TIR e paesaggio

Un paio di foto sparse che ho fatto in giro in questi giorni:

Un TIR fermo a Ronchi Dei Legionari (GO)
Paesaggio (con nebbie) da Savogna d’Isonzo (GO)

Acque

Con l’elettrolisi ho scoperto che la quasi totalità delle acque analizzate sono come minimo imbevibili. La loro tossicità viene data dal colore e dai residui che si trovano a galleggiare in superficie o in fondo. Le acque analizzate sono state prese dal rubinetto, da pozzi artesiani e da bottiglie di supermercato. Le uniche buone marche analizzate nel periodo del test sono state:

Goccia di Carnia, Lauretana, Sant’Anna, Guizza.

Queste chiaramente sono solo alcune delle marche che abbiamo analizzato.

Geniali!

Ringrazio D per la segnalazione! Siamo in un noto centro commerciale della bisiacaria…

Intervista a Norby Violano

Ciao Norby, come stai?

Molto bene, grazie Andrea.

Fai una breve presentazione di te stesso

Sono Norby Violano, chitarrista/compositore e produttore di musica attraverso la mia piccola etichetta indipendente Filthy Music Records.

Come e quando sei entrato nel mondo della musica?

Grazie alla mia famiglia ed in particolare a mio padre Enzo, lui è stato il batterista dei Stones Rolling, Flexy Gang e Danger Sex in cui ho militato anch’io da ragazzino. C’è sempre stata buona musica rock in casa e pure molti strumenti musicali, un harmonium, basso, chitarre, percussioni etc…Decisivi sono stati gli LP di mio papà ad influenzare il mio percorso e tutte le cassette e videocassette che ci portavano i suoi amici rockettari in casa. Così ho cominciato dapprima con una tastierina, quelle che nei ’80 si trovavano in vendita nei negozietti di elettrodomestici, poi in seguito la svolta quando, sempre mio papà, ha comperato di seconda mano una chitarra elettrica da Mauro Radigna, leader della Flexy Gang e amico storico di famiglia.

I tuoi gruppi dai tuoi esordi ad oggi

Ho cominciato suonando thrash metal con il famoso batterista Paolo Crimi, eravamo partiti in due nel 1991, poi si sono aggiunti altri formando così i Los Bastardos. Nel 1992 sono poi entrato nella band di mio papà i Danger Sex, con il grande frontman-cantante Vice alla voce. Lì ho affinato il mio stile diventando un chitarrista glam-rock con influenze metal e punk. Nel 1994 ho formato i primi Headrollers dove alla voce c’era mio fratello Richi e alla chitarra il grande Carlo Venuti. Ho avuto una pausa artistica di 10 anni dove non mi esibivo più per motivi personali dove comunque continuavo a suonare e studiare chitarra in casa. La svolta nel 2003 quando ci siamo riformati con i Danger Sex. Ho poi militato in band importanti come Quo Vadis Baby? assieme all’amico artista e cantante Ab, Off & Brau Sisters fino ad entrare totalmente nel genere rockabilly-country con Daniele Stallone & his Loud Roll Shuffle con cui ho suonato in diversi Paesi europei e Stati Uniti, Filthy Boots e ultimamente con la mia band, i Plymouth Fury dove oltre ad eseguire brani originali in stile rockabilly ho ripreso un po’ il mio stile delle origini, con più gain glam-rock oriented.

Ho perso il conto, quante chitarre hai ed usi?

Eh molte, ma comunque negli anni ho visto che di elettriche è giusto averne massimo tre, dico questo per riuscire a suonarle a ruota tutte, senza lasciarle prendere polvere. Di acustiche uso una sei corde ed una dodici corde più un mandolino.

Quando non suoni cosa fai?

Leggo, ascolto molte interviste, mi interesso di politica e pure di argomenti che hanno a che fare con il ‘mistero’, cosa che mi affascina molto. Negli anni ho collezionato moltissimi libri, riviste sull’argomento, a parte i classici naturalmente come Platone o Oscar Wilde.

Quanti e quali CD (o comunque album) hai registrato fin ad ora?

Penso 10 album, tutti dal 2010 in poi. Molti registrati in studio e altri autoprodotti con la mia etichetta.

Com’è la situazione live, a tuo modo di vedere, nella nostra zona?

Molto bella anche se fino venti anni fa forse era più viva a livello di band che suonano musica loro. Pur abitando in una regione piccola abbiamo un sacco di opportunità, locali, festival ed iniziative, penso.

Ti ho visto recentemente con i Plymouth Fury a Telefriuli, al di là della vostra buonissima performance, i suoni a casa non erano proprio esaltanti…vi siete sentiti in qualche modo penalizzati?

Siamo stati la prima band a suonare in diretta lì da dopo la pandemia. L’impianto voci l’abbiamo portato noi, il tecnico del suono non riusciva a ricevere il segnale dal nostro mixer, c’è stato un problema tecnico proprio, così è riuscito solo a riprendere il suono da dei microfoni panoramici installati in alto vicino la cabina di regia. A parte questo sono molto contento che ci abbiano invitati, era la puntata giusta, con un nutrito gruppo di motociclisti professionisti della associazione Motoclub Morena. In fin dei conti la nostra esibizione non suona peggio di quelle dei primi gruppi degli anni ’50-’60 nelle TV nazionali americane, voglio dire l’intenzione traspare attraverso il risultato sonoro. Una bellissima esperienza per farci conoscere come band.

I tuoi gruppi preferiti di un tempo

Clash e Sex Pistols.

I tuoi gruppi preferiti di adesso

Gran parte dei pionieri del rockabilly anni ’50 come Buddy Holly o Eddie Cochran ed il Sacro Ordine dei Cavalieri di Parsifal che tra l’altro sono pure miei amici.

Le tue prossime date saranno…

Suoniamo sabato 3 giugno a Novacco, frazione di Joannis, il 30 giugno ad una festa privata e in luglio al festival Datazero di Tiziana Pioggia e al memorial di Max Turus a Moraro, dove ci tengo molto ad essere presente.

Come si può contattarti o rimanere aggiornati sulla tua musica? (Metti tutti i link che vuoi)

Principalmente trovate la mia musica qui su bandcamp: https://norbyviolano.bandcamp.com/

Ma potete anche seguirmi qui:

► Facebook: https://bit.ly/3tvP9kH
► Instagram: https://bit.ly/3jUiUbK

► Spotify https://spoti.fi/3cn48G4

► Apple Music https://apple.co/3OzC82l
Stessa cosa per la mia band Plymouth Fury:

Bandcamp: https://plymouthfuryrnrband.bandcamp.com/
► Spotify https://spoti.fi/3nkMZDt

► iTunes https://apple.co/3HWDvFK

Facebook https://m.facebook.com/plymouthfuryrnrband

Instagramhttps://www.instagram.com/plymouthfuryrnrband/

Grazie per la tua disponibilità!

Grazie a te Andrea che dai voce a gli artisti delle nostre zone!

Il video di White Eagle:

Intervista a Tiziana Pioggia

Chi è Tiziana Pioggia e perché il nome “Tiziana Pioggia”?

Tiziana Pioggia sono io nel senso più ampio del termine. Quella che non ho TENUTO nascosta, ma che SI È TENUTA nascosta solo per comparire al momento giusto e salvarmi. Ho scelto PIOGGIA perché mi identifico molto con questo elemento naturale. Proprio come la Pioggia mi è capitato spesso di non essere apprezzata come presenza, ma di essere poi desiderata fortemente al momento della mia assenza… Mi piace il cielo tempestoso e adoro i temporali con tutte le loro dinamiche sonore e cromatiche, gli alberi che si piegano al vento, la natura che sembra soffrire, mentre invece si nutre… La Pioggia è per tutti il “brutto tempo”, ma… Sarà vero? Forse è grazie alle nuvole grigie che apprezziamo il cielo azzurro, e il forse l’ho scritto solo per accontentare quelli che non ci credono, perché, anche se non sembra, adoro la felicità.

Da quanto tempo canti e suoni la chitarra?

Canto e suono la chitarra da quando avevo dodici anni, ma ho iniziato a comporre attorno ai venticinque anni, quando ho finalmente ricevuto il dono di riuscire a sublimare e trasformare le mie amarezze in qualcosa da dire invece che in qualcosa da infliggermi.

Hai o hai avuto dei maestri musicali?

Ho avuto dei maestri musicali e dei messaggi importanti nel bene e nel male in ogni singola canzone che ho ascoltato, persino dalle ninne nanne di mia madre. Massimo De Vitor mi ha insegnato ad accettare la mia voce e, per questo, lo ringrazierò sempre.

“MagiCorvo” è ufficialmente il tuo primo disco, dove e come è stato registrato?

MagiCorvo è una raccolta di canzoni vecchie e nuove che ho scelto come quelle che più mi rappresentano in questi ultimi tempi. È stato registrato in modo piuttosto travagliato in diversi studi, ma ha visto la Luce a Tolmezzo, grazie alle cure e alle capacità di traduzione delle miei contorte idee di Luca Valpin che è stato a tutti gli effetti un musicista dei miei pezzi. Energeticamente non ha svolto solo un magnifico lavoro tecnico, ma ha messo al primo posto come risultato la mia soddisfazione nel vedere realizzate le mie idee.

Chi o cos’è il “MagiCorvo”?

MagiCorvo è l’inizio e la fine di un sogno. È il momento che vede coincidere la straordinaria forza di un desiderio che si sta realizzando.. con il più pragmatico e lucido disincanto. È un’immagine reale che non si realizza, ma è lì. A tal proposito ringrazio moltissimo Alberto Blasizza che è l’autore di quest’immagine e dei suoi significati.

Se ti va, puoi descriverci un po’ le canzoni che sono presenti nell’album?

Ogni canzone contenuta in questo album è un manifesto di me stessa, ma non spiegherò il loro significato perché ogni verità è valida fino all’arrivo di quella successiva. Forse è possibile definire il punto da cui nasce un’opera, ma poi ogni opera, che sia testo, immagine, scultura o melodia, una volta tagliato il cordone ombelicale con l’autore, cammina con le proprie gambe e dice ciò che vuole sentire chi la incontra. Spiegare una canzone vuol dire ucciderla. Io stessa nelle mie canzoni vedo cose diverse a seconda del mio stato d’animo. Le canzoni sono libere, non appartengo a nessuno nella misura in cui appartengono a chiunque. Quando si sceglie una canzone o una poesia da dedicare a qualcuno ci si appropria di quell’opera e se ne diventa l’autore.

Dove collocheresti il tuo genere musicale?

Come la Pioggia sono contaminata, inquinata e sporca. Non so quale sia il mio genere, l’acqua evapora da laghi cristallini di montagna, mari e fogne. Forse direi indie rock ma ogni mia canzone ha un suo genere che non saprei iscrivere a nessuna corrente. Partiti politici, religioni, generi musicali, squadre di calcio…. Sono tutti la stessa cosa: decisioni a cui è difficile restare fedeli proprio perché non hanno a che vedere con la natura umana che è estremamente mutevole, se la si possiede.

La tua voce è molto profonda e unica, è l’espressione genuina di te stessa?

Come dicevo prima ho fatto pace con la mia voce da non troppi anni, e da quando l’ho fatto lei è più caritatevole con me e mi mostra più colori.

La scelta del bianco e nero nei tuoi video autoprodotti e nelle foto è ricorrente, come mai?

A proposito di colori: nelle mie foto e nei miei video scelgo il bianco e nero perché credo che la comprensione del presente sia molto difficile, capiamo il valore del nostro tempo e della (nostra) storia solo in differita. Apprezziamo il passato senza renderci conto che quando lo chiamavamo presente ce ne lamentavamo… Forse guardando i nostri momenti di “oggi” vestiti da “ieri” possiamo percepirli meglio come il tesoro che devono essere.

Indicami qualche pezzo del tuo repertorio (“MagiCorvo” compreso) a cui sei più affezionata.

Ogni pezzo che ho scritto è nato dalla necessità di doverlo fare, sul podio si alternano tutti a seconda del giorno e del momento che vivo.

Un piccolo tuffo nel passato. Se non erro hai le radici punk-rock, quali son stati i tuoi gruppi preferiti?

Ho ascoltato i nostri cantautori e ho imparato a suonare la chitarra con loro ma la musica che mi ha fatto innamorare è perdere la testa è stato di sicuro il Punk. Brevi brani buttati giù di getto senza attenzione per forma e perfezione, suoni sporchi , disagio buttato sul ridere, apparente allegria di chi piange tra i denti che mostra sorridendo, grandi messaggi nascosti nella più superficiale veridicità dell’incoscenza. Gruppi veri, gruppi finti…. Sex Pistols, Rancid, Exploited, Misfits… Sono musiche che non mi stancheranno mai perché mi accompagnano sempre alla stessa finestra dalla quale ho iniziato a guardare il mondo.

Quali invece sono i/le cantanti che ti piacciono o a cui ti ispiri?

Non so a chi mi ispiro, perché spero di non ispirarmi a nessuno. Non c’è nessuno che mi piaccia al cento per cento così come non c’è nessuno che io detesti nella stessa percentuale.

Dal vivo proponi anche qualche cover?

A volte ho proposto qualche cover di Giovanni Lindo Ferretti, De André, Nada…Misfits… Ma sono canzoni non esattamente popolari e in ogni caso credo che la cover eseguita in modo fedele non abbia senso, a quel punto meglio mettere su il disco originale. La cover è un vestito di licra che deve aderire al corpo di chi  sta indossando quella canzone.

Chi sono i componenti dal vivo che suonano con te?

Al momento non ho un gruppo e non ne sento l’esigenza, ho dei musicisti che mi danno una mano in modo più o meno assiduo. Grazie ai suoni del sintetizzatore che mi propone Alberto Blasizza sono riuscita a trovare una dimensione  nuova nella quale mi sento a mio agio, ma non mi sento di battezzare questa cosa col nome di un gruppo. Il mio progetto resta mio, cresce ed evapora come una pozzanghera.

Concerti in vista?

Suonerò:

il 17 giugno al Birrificio agricolo Primo Campo di Aiello

L’8 luglio al festival DatAZero a Ruda

Il 15 Luglio a Villesse per Analogie Acustiche

Il 19 agosto al Fosar festival underground

Altre date da confermare, potete seguire la mia pagina fb e il mio canale YouTube e Spotify

Complimenti per la tua attività musicale. Grazie per il tuo tempo e disponibilità!

Iron Maiden FUTURE PAST tour Stozice Stožice Arena 28 maggio 2023

Poche righe sono sufficienti per dire che questo è stato il più bel concerto degli Iron Maiden che abbia mai visto. Lo colloco veramente un filo sopra a Firenze 2003, Bologna 2008, Graz 2013 e Trieste 2018.

Short video dell’arena prima del concerto:

https://youtube.com/shorts/dj9Uh3rLO0w?feature=share

Quella di Lubiana (prima data del Future Past Tour) è stata una prestazione individuale e complessiva discreta ma non esaltante, diverse “cappelle”, il rallentamento di alcuni brani.

Quindi, alla luce di questo, come faccio a dire che sia stato il più bel concerto loro che io abbai mai assistito?

Ecco i motivi: sicuramente ha influito l’eccitazione per la primissima data del “Future Past Tour” e una scaletta veramente inedita, e non solo per me…ma per i Maiden stessi!

Un Bruce Dickinson che se l’è cavata più che egregiamente dietro al microfono, un Harris che suona granitico da Harris, i tre chitarristi bravi a parte qualche errore sparso qua e là ma ci sta, un Nicko macchina che coi suoi quasi 71 anni “suonati” spacca come nessuno…vogliamo criticarlo perché rallenta alcune canzoni?

Una scenografia inedita incentrata ovviamente sul nuovo Senjutsu e Somewhere In Time, una atmosfera veramente magica ed unica poiché non si sapeva veramente che canzoni potessero suonare (a parte qualcuna), e questo ha fatto aumentare notevolmente l’emozione della “sorpresa” scaletta. Personalmente è la prima volta (eccetto i concerti anni 90 e primi 2000) che vado ad un concerto loro senza sapere tutto, i blog ed i social su questo hanno rovinato molto. Ammiro chi è stato all’oscuro delle scalette in questi anni!

Ecco a voi la super scaletta:

Blade Runner intro
Caught Somewhere In Time
Stranger In A Strange Land
The Writing On The Wall
Days Of Future Past
The Time Machine
The Prisoner
Death Of The Celts
Can I Play With Madness
Heaven Can Wait
Alexander The Great
Fear Of The Dark
Iron Maiden
Hell On Earth
The Trooper
Wasted Years

Il mio video in diretta dell’intro e di Caught Somewhere In Time:

https://www.youtube.com/live/8yPjBEV_SO8?feature=share

A mio modo di vedere la sola Alexander The Great (MAI SUONATA DAL VIVO DAI MAIDEN!) e la nuova Hell On Earth valgono tutto il concerto.

Qualche scatto:

Che dire in conclusione se non che gli Iron Maiden sono tra le migliori band della storia della musica soprattutto per quanto riguarda longevità, qualità di album incisi, umanità e simpatia di quasi tutti i sei componenti, influenze importanti su tantissimi generi musicali, ispirazione per milioni di gruppi dagli anni 80 ad oggi, eccetera…

Quale Future Past adesso? Mi riferisco a dopo questo inarrivabile e meraviglioso tour… vedremo e sentiremo, questo è sicuro…

Buona musica e buona vita!

Aggiornamenti esterni:

Concerto completo: https://youtu.be/WF0ElMVoE2M

In nuovo drumset di Nicko: https://youtu.be/eTQ0JWOWoPo

Alexander The Great filmata da vicino: https://youtu.be/XnbqhjX483U