In centro a Monfalcone, 3 foto

Giornata dedicata all’esposizione felina (…) in piazza della Repubblica; da segnalare la prolungata e discutibile presenza della pista di ghiaccio nella medesima piazza, mentre si avvicina il Carnevale monfalconese…

Mangiare

Nei vari anni di ricerca e di Vita, mi sono imbattuto in moltissime persone (dal vivo e su internet) che parlavano di alimentazione “corretta”. Ho ascoltato e scambiato pareri con medici, esperti di nutrizione, amici, omeopati, guru, nutrizionisti, vegani, fruttariani, respiriani, crudisti, “digiunisti”, ecc… Come spesso accade, tutti vorrebbero aver ragione, seppur esponendo con rigore e coerenza le loro idee sul cibarsi correttamente. E’ sufficiente anche leggere i commenti sotto un video di alimentazione per rendersi conto degli scannamenti tra i “commentatori”. Secondo me la persona intelligente dovrebbe ascoltare tutti e tutto, leggere, studiare, ma poi fare anche un po’ di ordine (ci vogliono anni) e provare da solo quello che crede sia meglio per lui, provarlo su di se in quanto, secondo me, non c’è una “ricetta” corretta e salutare per tutti.

Mi sento di esprimere queste considerazioni sull’alimentazione perché ne ho provate di diverse (onnivore, vegetariane, vegane, vegetariane/fruttariane, senza muco, ecc…). Invece non sopporto chi giudica negativamente un’altra persona che segue un altro modo di alimentarsi diverso da lui. Prima prova per un periodo, se poi non vedi risultati ritorni a mangiare come prima, che problema c’è?

A parte il fatto che basterebbe quantomeno leggere l’etichetta, gli ingredienti, la provenienza, ecc… per farsi un’idea (seppur parziale) di cosa andiamo a mettere in bocca. Magari ci accaparriamo un prodotto soltanto perché c’è la dicitura “bio”, che magari di “bio” non c’è proprio nulla, anzi.

Dalla mia esperienza mi soffermerei invece sul “come” e il “quando” mangiamo più che sul “cosa”. Certo, se ti mangi tutti i giorni 8 etti di gnocchi al ragù, un intero pollo fritto, mezzo chilo di profiteroles e doppio caffè, non è proprio il massimo, no? Però è altrettanto vero che se un particolare giorno ho voglia di prendere a cucchiaiate la Nutella, perché non posso farlo? Dal bellissimo film “Lei” c’è una scena di un tizio che rompe le scatole ad un altro (il protagonista) perché si beve un succo di frutta “commerciale”, una donna interviene dicendo al tizio che magari quel succo di frutta chimico magari gli fa bene per il suo umore e benessere (o qualcosa del genere).

Ritorno sul “come” mangiare. Se mi mangio una mela con la consapevolezza che mi faccia bene avrò un tipo di reazione nell’organismo, ma potrebbe essere la stessa cosa se mi mangio una bistecca con la stessa consapevolezza. Non voglio essere frainteso perché con “consapevolezza” intendo quello che ho scritto nei vari miei precedenti articoli, “OltreCoscienza” soprattutto.

Secondo il mio punto di vista, la direzione necessaria per un futuro sostenibile, è quella che sta nel nutrirsi di quello che coltiviamo noi, o comunque di prodotti a chilometri zero. Questa strada, comunque, porta ad una evidente alimentazione vegetariana. Ti piace il pollo, il tacchino o il maiale? Bene, te lo allevi, lo uccidi e te lo mangi, non ti giudico…però lo fallo lontano da me, per favore.

Da anni coltivo un piccolo orto sinergico, vuoi paragonare una fragola, un pomodoro o una zucchina raccolta e mangiata, con gli stessi vegetali presi in supermercato? Non c’è raffronto alcuno!

E da non dimenticare l’acqua: quella di pompa è una cosa, quella di rubinetto un’altra, e quella in bottiglia di plastica un’altra ancora. Mi rattrista vedere la gente, al supermercato, accaparrasi litri e litri di plastica, opsss di acqua preferendola quantomeno a quella di rubinetto…

Vorrei soltanto consigliare la lettura di un libro uscito in Italia a fatica soltanto negli ultimi tempi: “20 domande sul digiuno secco”.

Chiaramente ci sarebbe molto ancora da scrivere sul “mangiare” (cerca tra i centinaia di libri o le molte informazioni disponibili su internet), ma potrei riassumere il tutto con questa frase:

“mangia ciò che ti pare, ma fallo con Coscienza!”, poiché con Coscienza nulla viene lasciato al caso, e più nessuno ti dirà cosa è buono, cosa è cattivo, cosa fa bene o cosa fa male… lo sai da te e basta.

Felice appetito!

Red Ronnie sulla “musica”

Stima per Red Ronnie che guardavo moltissimi anni fa al suo “Roxy Bar”, talvolta anche registravo qualcosa in videocassetta.

Siamo alle solite, il “problema”, secondo me, è duplice:

Da una parte c’è il sistema, in questo caso la televisione, ma ancora nel 2020 state dietro a quel mondo rettangolare? Ricordo che la tv è nata a scopo di “intrattenimento”, poi si è pseudo-evoluta in una vera e propria PORCHERIA. Quindi, in primis, bisognerebbe fare come dice il grande Bergonzoni: guardate la tv, ma non accendetela!

Ma a monte ci sta il “problema” principale: quello che ascolta sta merda. Ormai siamo in una società drogata dai media e smarthphone (non vado avanti con l’elenco perché è lungo), l’avrò scritto centinaia di volte. Si ascolta quello che va di moda ed è in tendenza, e con questa tecnica il “sistema” cattura i deficienti che sono nettamente superiori di numero a quelli che ascoltano cose diverse.

Quindi non è tanto cattivo il “guru” musicale di turno, che potrebbe essere esteso alla politica, alla medicina, alla scuola, eccetera… ma ignobile è il suo “fanclub“, ovvero chi ascolta queste nefandezze musicali. Poi c’è ovviamente la responsabilità delle televisioni, delle radio, delle piattaforme web, ecc…

O ci si sveglia (genitori, figli, adolescenti, ecc…) o si rimarrà intrappolati in queste porcherie… Perché Sanremo è Sanremo!

Tutto c’è

“impari a disimparare per riscoprire i talenti, questo frutto succoso del sapere eterno celato sotto una nebbia rigida e putrida, è magnifico quando il cambiamento avviene e il mondo si colora d’immenso vero, la visione è la visione dove prima altro sostava, la giostra menzoniera è dissipata dal tempo non tempo, stelle di energia ai confini della realtá uniscono fasci informanti dello stato primordiale, e poi silenzio dove nulla e tutto c’è nell’adesso”

#andreanicola #OltreCoscienza

Twitter

Non l’ho mai scritto su un post, ma vorrei segnalare il mio profilo Twitter da cui ho avuto molte soddisfazioni negli anni, tra visualizzazioni di singoli Tweet, Retweet, ecc… Non ho molti Follower, ma a sua volta non sono Follower di nessuno e non voglio esserlo (che libertà 🥳). E’ differente da Facebook ma a volte diverte molto anche Twitter tutto sommato, e hai un quadro generale delle statistiche su ogni singolo Tweet che posti. 😀 Ecco il link al mio profilo: https://twitter.com/OltreCoscienza

TecHnO compilation 05-2001 -music 2000-

Questa mia compilation compie 20 anni, la registrai al computer col mitico programma MUSIC 2000 di cui ho ancora la scatola e CD originali. I brani son stati in parte ispirati dalle canzoni dance e techno che ascoltavo e ballavo alla mitica discoteca Hippodrome di Monfalcone. Buon ascolto 🙂

Amo le feste!

Amo le feste, amo le feste di questi giorni, le amo perché son stato bene senza fare un "granché".
Ho pranzato presto, tortellini ricotta e spinaci con olio e grana, verso l'una ero davanti ad uno spettacolo con le barche, la costiera triestina, il mare, un sole tiepido e piacevole, il silenzio. Silenzio che è stato soltanto “interrotto” in lontananza da tre persone di chiara provenienza straniera, che scesi da una modesta auto, hanno fatto un paio di risate di gioia, liberatorie?
Pensavo a quanto sono stato fortunato in quell'istante, ieri, niente stress, niente abbuffate, niente falsi sorrisi, niente scambi di regali ignobili (solo con qualcuno di veramente importante), niente discorsi cretini ed inutili, insomma niente teatrini imposti da questa obsoleta società.
Credo che sarebbe saggio e salutare star completamente soli per un'oretta al dì, nella natura o dove ci pare, senza pensieri...è un atto d'Amore! Amo le feste! Amo le feste ogni giorno!

“Oggi Vermeàn? Chi pol dir?
Marina Nova, Monfalcone (GO)

Tagli indiscriminati di alberi, c’entra il 5G?

“Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce pescato, l’ultimo animale libero ucciso. Vi accorgerete… che non si può mangiare il denaro.” (fonte: internet)

4 dicembre 2019 a Sagrado, provincia di Gorizia:

4 dicembre 2019 a Ronchi dei Legionari, provincia di Gorizia:

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2019/12/05/news/abbattuti-tra-le-proteste-40-dei-69-tigli-di-ronchi-dei-legionari-1.38069539

Decine e decine di alberi sani abbattuti a pochissimi chilometri di distanza nello stesso giorno, un atto ignobile ed ingiustificabile. Ora, non so se siano collegati questi tagli con la prossima introduzione del 5G di cui ho fatto un post recentemente: https://www.oltrecoscienza.it/2019/11/19/il-5g-nel-dettaglio/, ma è evidentemente che ci sia qualcosa di strano, anche perché questi abbattimenti sono già stati effettuati nei mesi scorsi in diversi comuni d’Italia.

Questo è un chiaro danno all’ambiente e a tutti gli esseri viventi di questo pianeta…

Quotidiano Il Piccolo – febbraio 2020

Altri tagli segnalati anche a Gorizia

Quando la verità non è libera, la verità non è vera (J. Prevert)

Il non “reazionarsi” fa capire che…

Ma che titolo è? Lo spiego velocemente: in molti anni di permanenza su FaceBook, ho notato che la maggioranza delle persone va a caccia di “like” o “mi piace” in italiano, negli ultimi tempi oltre a questi ultimi ci sono le varie “reazioni”, il mi piace normale, il Love, l’ahah, il wow, il sigh, il Grrr:

Dal mio modesto punto di vista, è che si capisce di più da una “non reazione” che da 682 “reazioni”, che si tratti di una fotografia, di un articolo, di un commento, di un post, di una nota, eccetera. Chiaramente varia da caso a caso, ma statisticamente credo che tale fenomeno, studiato bene dagli sviluppatori o chi per loro, è da attribuirsi alla “massa” (pecorona?) che si sente importante mettendo un “mi piace” vedendo altri 79 “mi piace”.

Non sto dicendo di essere completamente esenti dal mettere un Love piuttosto che un Grrr, ma di essere quantomeno consapevoli, ma ho qualche dubbio sulla consapevolezza della “massa”.

E pensare che il “like” è nulla in confronto ai COMMENTI. Qui si aprirebbe un discorso lungo chilometri ma vedo di essere, come al solito, sintetico.

Ormai è diventato divertente, lo ammetto, a vedere i commenti sotto ad ogni post sul FacciaLibro: tutti leoni, tutti sapienti, tutti maestri, tutti medici, tutti politici, tutti tuttologi! FaceBook è diventata veramente un’arena dove polli e pollastre (altroché grandi felini!) si scannano per aver RAGIONE. Fortunatamente esistono le opzioni “non seguire più”, abbandona gruppo”, eccetera, potrebbero proporre anche l’opzione “manda a cagare” (lol). Ma perché dovete sempre commentare tutto a tutti i costi? Ci sono gruppi, a cui sono pure iscritto, che veramente sono di una bassezza disarmante, ma non vi basterebbe accendere la tivvvù? Ah no, non si può commentare là!

E come non parlare dei “roiti” nelle foto? Qui, forse, è una minoranza a cui mi rivolgo, nella fattispecie a donne e ragazze. Si notano belle fotografie del profilo di queste ultime, forse troppo belle, fin quando si capisce che si conciano con 7 chili di trucco, applicano 15 filtri, aggiungono luminosità extra pari alla D’Urso e abbelliscono con effetti di vario genere. Ma dico, avete un minimo di (ometto la parola) verso voi stesse e verso gli altri/e? Camminando per strada, ricordavo bene la ragazza in foto su FaceBook, mi sono cascati gli zebedei, non sto scherzando! Fortunatamente, lo ripeto, è un fenomeno abbastanza ridotto, ma comunque va tenuto presente.

Tutto questo per dire che non c’è nulla di più bello di essere se stessi, semplicemente se stessi, è utopia alle soglie del 2020? La cosa triste è appunto il farsi vedere per quello che non si è. Non entro in merito all’argomento inconscio (caro Jung non rivoltarti, lol).

Per concludere: recentemente ero ad un corso dove hanno spiegato che ognuno ha una sua REPUTAZIONE e che questo viene visto, notato, annotato, catalogato, ecc… in tutto il mondo da persone o anche intelligenze artificiali. Quindi stiamo all’occhio a cosa pubblichiAmo, postiAmo, condividiAmo, commentiAmo, ecc…

Meno FaceBook e smartphone e più VITA!

🙂

In dialogo con Leonardo da Vinci

Queste mie parole non possono sostituire in alcun modo quello che è stato espresso in questa piacevolissima “conferenza” dedicata al genio di Leonardo da Vinci, a 500 anni dalla sua scomparsa.

I relatori Giuseppe O. Longo, Angelo Floramo e Andrea Bellavite si sono dimostrati capaci di intrattenere il pubblico del Kulturni Dom in maniera davvero raffinata e mai noiosa o pesante!

Veramente azzeccata la presenza di un quarto “relatore”: Leonardo da Vinci stesso, impersonato in tutto e per tutto in modo simpatico e scrupoloso. Da sottolineare pure il bellissimo e rilassante finale musicale…

Andrea Bellavite ha introdotto la serata esponendo la genialità e umanità di Leonardo, passando per curiosità ed aneddoti che hanno portato Bellavite a concludere delle riflessioni importanti ed attuali come la salvaguardia della nostra Terra e dell’ambiente, del bisogno estremo ed attuale di fraternità, uguaglianza e libertà dell’umanità intera e di come ognuno dovrebbe essere padrone del proprio destino (cosa che ripeto quasi allo sfinimento da anni nei miei scritti).

Giuseppe Longo ha proseguito il convegno parlando di una ossessione di Leonardo, il volo… Poi dell’incredibile visione del genio toscano su madre Terra, definita come entità viva. Ancora, del modo in cui si approcciava alla sua capacità di conoscere il funzionamento di tutte le cose, e come solo con l’esperienza personale abbinata alla matematica si possono raggiungere risultati eccellenti utili per la vita di tutti i giorni, che sia nel campo medico, scientifico, tecnologico, eccetera.

Angelo Floramo ha concluso con un intervento davvero profondo su Leonardo da Vinci e della sua forte femminilità che ha permesso di essere quello che è stato. Molte son state le citazioni ed esempi di questa armoniosità aggraziata del mancino toscano: il dipinto della donna con l’ermellino, sintesi di tecnica e magnificazione, della donna che partorisce e che chiunque al mondo è figlio, o figlia, di una femmina. Ancora, di fare l’esperienza nel ricercare il Sé uscendo da qualsiasi confine creato dalla mente o società, il “conosci te stesso” insomma.

Ribadisco che questa sorta di “recensione” del convegno non rende giustizia alle emozioni nell’ascoltare dal vivo questi tre fantastici relatori. Grazie di cuore e… a presto sicuramente! 🙂

2 dicembre 1995, 24 anni fa il “The X Factour” degli Iron Maiden a Pordenone

La prima volta, la mia prima volta che ho visto gli Iron Maiden dal vivo a pochi chilometri da casa mia, 24 anni esatti sono passati ma sembra ieri. In quel dicembre del 1995 avevo 21 anni anche se gli Iron li ascoltavo già da parecchio (dalla fine degli anni ’80). Ricordo che con gli amici arrivammo al Palasport di Pordenone attorno alle 11.30 del mattino ma non eravamo i primi, ci stavano infatti già una decina di fans appiccicati alla transenna che doveva essere “rimossa” appena nel tardo pomeriggio. Così, tra chiacchierate, cantate, panini al sacco e acqua (niente birra! :-D) siamo entrati a vedere i nostri beniamini per la prima volta. Due erano le band di supporto se non ricordo male: The Almighty e My Dying Bride.

Il mio biglietto, 36.000 lire + i diritti di prevendita (6.000 lire circa)

Nonostante le molte ore in piedi sono riuscito a “resistere” in prima fila, durante gli Iron, fino a “The Evil That Men Do” se non ricordo male. Infatti, stremato, ho scavalcato (cosa normale durante i concerti) la transenna con l’aiuto della security e accompagnato ai bordi del palco riuscendo, in velocità, a dare anche un “cinque” a Janick Gers mentre suonava.

https://youtu.be/fO7tpPvI-v4
Parte del concerto di Pordenone

Gioia, tanta gioia per aver visto per la mia prima volta il mio gruppo preferito di sempre: gli Iron Maiden!

Di seguito la scaletta:

https://www.setlist.fm/setlist/iron-maiden/1995/palasport-pordenone-italy-73d39eed.html

Certo, non c’era più Bruce Dickinson e gli Iron erano ridotti a suonare in quel periodo in palazzetti e non in grandissimi palchi come negli anni ’80 o nel periodo successivo al 1999 fino ad ora. L’album “X Factor” era all’epoca additato come una ciofeca o quasi. “Il fattore X”, oltre ad essere il decimo album in studio, era lo stesso nuovo singer Blaze Bayley, quello che ha sostituito uno dei migliori cantanti rock della storia ancora in attività! Secondo il mio parere Blaze era adatto a cantare soltanto le canzoni nuove, con le vecchie infatti aveva notevoli problemi… non per colpa sua, ma perché era un cantante dotato di una voce diversa da quella di Dickinson! Infatti se la cavava, con le vecchie, soltanto con i brani più “bassi” come “Afraid To Shoot Strangers”. Ripeto, la responsabilità della scelta di Blaze è da attribuirsi a Steve Harris o chi per lui… invece vedo ancora in giro stupidi commenti diffamanti verso Bayley. Il perché e la verità di questo cambio alla voce non ci è dato di sapere, ma posso ipotizzare che ci sia sempre sotto una ragione di soldi e notorietà. Inoltre posso pensare che tutto il “gioco” sia stato studiato a tavolino per il futuro ritorno, nel 1999, di Bruce Dickinson dietro al microfono… ma sono solo teorie. Ricordo ai lettori che in quegli anni si apprendevano le notizie soltanto dalle riviste metal che uscivano e si compravano in edicola, personalmente compravo sempre Metal Shock, Flash, e qualche volta anche Metal Hammer, oltre ad altre riviste periodiche di cui non ricordo il nome.

Ritornando brevemente al disco in se, “The X Factor” lo reputo un gradino superiore a “Fear Of The Dark”, “No Prayer For The Dying” o “The Final Frontier”, solo per fare un esempio. E’ semplicemente una questione di gusti, è un album oscuro come nessun altro disco dei Maiden, su questo non c’è dubbio. Molti converranno con me riascoltando il CD senza paraocchi o senza paraorecchie. Vi lascio ora con un bel brano tratto dall’X Factour del 1995, “The Edge Of Darkness”:

https://youtu.be/1sRAiI1BnH4

“La Chiave Armonica dell’Universo” – Firenze, sabato 30 novembre 2019 al Cine Teatro Odeon

I primi ringraziamenti vanno a “Spazio Interiore”, ad “In&Out” di Massimiliano Severi e alla magnifica cornice del “Cine Teatro Odeon” di Firenze. Ovviamente grazie al musicista Stefano Bollani, ai relatori Rupert Sheldrake e Corrado Malanga. Ultimi, ma non ultimi, un sentito ringraziamento alle oltre cinquecento persone accorse a questo evento unico.

La giornata si è svolta interamente senza intoppi o problemi vari, anche grazie all’enorme lavoro organizzativo che c’è stato nei mesi precedenti.

Stefano Bollani ha saputo presentare ed interloquire, attraverso il suo pianoforte accordato a 432 Hz, con i due relatori e il numeroso pubblico presente in sala.

Nella mattinata lo scienziato britannico Rupert Sheldrake, tradotto dal vivo in italiano, ha presentato il suo nuovo libro “Scienza e Pratiche Spirituali, riconnettersi attraverso l’esperienza diretta”. Ha raccontato della sua visione del mondo della meditazione dove, i nuovi paradigmi scientifici, si possono unire armonicamente con la spiritualità.

Nel pomeriggio è sceso in campo Corrado Malanga, che ha sfornato un intervento complesso ma al contempo “recepibile” dai presenti. Tra gli argomenti trattati dal Prof. troviamo: i fotoni e gli anti-fotoni, la natura dei fotoni con la geometria dei colori, l’universo frattalico, l’Evideon, la dualità nella realtà virtuale, gli elettroni e anti-elettroni, i neutrini, le frequenze reali e “coscienti” con cui dovrebbe essere suonata e registrata tutta la musica, indifferentemente dal genere che preferiamo (mi permetto di citare i Dream Theater e gli Haken). Tutto questo per dire che, attraverso le sempre puntigliose spiegazioni e slide di Corrado, tutto è vibrazione, frequenza, e che ognuno di noi dovrebbe saper suonare quell’immenso strumento musicale chiamato universo!

Interessante anche il finale, in tavola rotonda, con il dibattito tra Stefano Bollani, Rupert Sheldrake e Corrado Malanga…

Queste sono delle mie brevi impressioni a caldo della magnifica giornata passata ieri, sabato 30 novembre al Teatro Odeon di Firenze. Ricordo che il video della giornata sarà disponibile per tutti sul web gratuitamente verso l’inizio del 2020.

Ringrazio una volta di più Corrado Malanga che conosco personalmente dal 2004 reputandolo il miglior uomo/studioso di stampo scientifico nel campo della Coscienza, apprezzando e condividendo il suo continuo cambiamento che, negli anni, ha fatto su se stesso e sul mondo intero, il suo modo Unico di Essere e porsi con le persone, gentile ma senza peli sulla lingua allo stesso tempo. Grazie infinite dei cuore!

Aspettando delle “nuove” da Corrado nel prossimo 2020 (Piramidi?), vi lascio con qualche scattino di ieri fatto con lo smarthphone…

Corrado Malanga col mio testo “OltreCoscienza”
La versione su carta del mio testo “OltreCoscienza” che ho fatto stampare in pochissime copie…

“La gente deve imparare a curarsi da sola” – Corrado Malanga

Ancora una volta prendo spunto da questa frase (non nuova di Malanga) per consigliare agli utenti di non scrivere in privato convinti di ricevere risposte da lui, richieste di ipnosi, aiuti vari, ecc…
Corrado Malanga non risponde personalmente da anni e non ha contatti pubblici diretti, pagine FaceBook più o meno ufficiali, collaboratori, eccetera.
Grazie della collaborazione, comprensione e della condivisione del post a tutti!

(Andrea Nicola)

XIV seminario di studi massonici – Ambiente, Cultura, Società (Udine 9 novembre 2019)

Interessante seminario in cui ho partecipato sabato 9 novembre nel palazzo Kechler a Udine. Il seminario è durato all’incirca due ore dove sono intervenuti diversi relatori: Vincenzo Pepe, Antonio Riello, Furio Honsell, Massimo Tonioli, Stefano Bisi (Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia). In Friuli Venezia Giulia esistono attualmente 14 logge massoniche con, all’incirca, 400 “fratelli” iscritti. Ai seguenti link i dettagli del seminario:

https://www.goifriuliveneziagiulia.it/ambiente-cultura-societa/

https://www.goifriuliveneziagiulia.it/wp-content/uploads/2019/10/brochure_2019.pdf

Qualche info e foto dell’evento: https://www.grandeoriente.it/ambiente-cultura-societa-i-futuri-del-mondo-seminario-di-studi-massonici-ad-udine-lappello-del-goi-ad-una-tutela-piu-responsabile-del-pianeta/

Ecco gli argomenti trattati:

bellezza, etica, tecnologia, demografia, sesta estinzione dell’umanità, ambiente, cultura, territorio, qualità della vita, salute, sanità delle persone, musica, inquinamento (acustico/atmosferico), sviluppo sostenibile, green economy, blue economy, educazione ambientale, educazione civica, solidarietà sociale, rispetto, libertà, amore, memoria, resilienza, progresso che avanza, società, immagini, arte, fotografia, politica, arte contemporanea, geopolitica, sesta estinzione di massa nel mondo, test di Turing, computerizzazione quantistica, comunicazione, accumulo dati, algoritmi, apprendimento reti neurali, laser, sensibilità statistica, castellizzazione (?), disparità, lavoro, scelte personali consapevoli (meno smartphone, non inquinare, ecc…), no all’odio, rispetto, dialogo, comunità, futuro, pace, armonia, essere migliori.

Qui un video di Corrado Malanga che parla di Massoneria e argomenti correlati: https://youtu.be/gy9zIg2GOVg

Di cane in gatto – Cat café

Vorrei segnalare questo particolarissimo Pub in quel di Martignacco (UD): “Di cane in gatto” – Cat Café.

Ne sapevo l’esistenza già da un po’, ma finalmente ci son stato e sono rimasto più che contento per la presenza di diversi gatti all’interno del piccolo, ma graziosissimo locale!

Personale simpatico e a modo, ti gusti un buon caffè, un dolcetto artigianale (anche vegano) sulle comode poltrone “in stile”, mentre bellissimi gatti ti girano intorno facendosi ammirare e coccolare. Sovente si addormentano sui divanetti e poltroncine “scippando” il posto a sedere ai clienti, ma ricordiamoci che sono loro, i pelosetti i veri “padroni”! :-D.

E’ bello, inoltre, veder entrare gente col proprio cagnolino che interagisce simpaticamente coi felini presenti.

Insomma, è un Pub per amanti di gatti… da ritornarci sicuramente! 🙂

Qui sotto, qualche foto fatta col telefonino:

“Di cane in gatto” – Cat Café si trova a Martignacco (Udine) in Via Cividina 4. https://g.page/dicaneingattocatcafe?share

Qui la pagina FaceBook: https://www.facebook.com/dicaneingattocatcafe/

VAR, questa sconosciuta nelle partite della Juventus

3 novembre 2019

E’ la prima volta che scrivo qualcosa sul calcio e probabilmente sarà l’ultima perché non intendo occuparmi troppo di questo sport che da anni, troppi anni, è intriso di marcio in campo e fuori dal campo. Dopo anni di ricerche in svariate tematiche ho ben compreso che dove girano troppi soldi, c’è sempre qualcosa che non va, sembra una banalità ma è così… Funziona un po’ come nella società: “pochi hanno tantissimo, ma tantissimi hanno poco”.

Entrando velocemente nell’argomento, dal titolo si evince che la Juventus non mi è mai stata troppo simpatica, come credo alla maggior parte degli amanti del calcio di qualsiasi tifoseria, esclusi gli juventini coi paraocchi.

Ricordo i moltissimi lunedì passati a guardare il “Processo di Biscardi” dove il presentatore stesso esclamava molte volte: “moviola in campo!”. Oggi come oggi esiste, finalmente, questa VAR ma le cose non sono cambiate più di tanto. Ricordo che praticamente in tutti gli sport è presente da anni. Questo “aiuto tecnologico” dovrebbe dare giustizia, e sta dando giustizia a praticamente tutti gli sport… a parte al calcio. Perché? Perché la VAR non interviene in caso di vero bisogno! E già qui, il lettore o tifoso, dovrebbe farsi qualche domanda.

E’ da troppi anni che la Juventus sta ricevendo “aiutini”da parte degli arbitri, basta guardare vari video su YouTube per rendersene conto. Con questo non sto dicendo che altre squadre non siano state in qualche modo avvantaggiate in qualche partita, ma statisticamente parlando la Juventus ha il primato in questi “favori”. Allo juventino non sto dicendo che la sua squadra non è forte, per carità! Sto esprimendo soltanto il diritto di dire che la Juventus non ha bisogno degli aiuti in Italia! Non si spiegano infatti i fallimenti, anno dopo anno, in Champions League, mentre qui, nel nostro bel paese, ha vinto ben otto scudetti di fila. Perché mai non potrebbe vincere uno scudetto l’Atalanta, la Roma, il Napoli, il Lecce, la Spal o la Lazio? Ci sono sempre sotto i soldi? Credo che lo juventino (quello sportivo) sia un tantino stufo di veder vincere la propria squadra solo in Italia e niente in Europa.

Ricordo che in Italia (se non dico una scemenza) siamo stati i pionieri della VAR, che ripeto, se usata con onestà è una splendida tecnologia. Il punto è anche che chi sta dietro alla VAR non avverte (come mai?) l’arbitro in campo in casi di necessità. Guarda caso nelle ultime due partite di serie A 2019 della Juventus, la VAR e l’arbitro hanno avvantaggiato palesemente la Juve (rigore assai dubbio su Ronaldo al 93esimo contro il Genoa https://youtu.be/lSQuQVW4gRQ e un rigore sacrosanto di De Ligt non concesso al Torino nel derby https://youtu.be/eA74l68k1z0).

La VAR fa annullare un gol in fuorigioco per un dito oltre la linea (che nessuno avrebbe mai visto in diretta) e non interviene per un clamoroso fallo di mano in area dove tutti l’hanno visto in diretta? C’è qualcosa che non va. Dovrebbero forse essere riviste alcune regole, non lo so, per esempio una squadra dovrebbe aver il diritto di interpellare la VAR un tot di volte a partita (tipo il tennis). In ogni caso, il problema non si porrebbe se quelli dietro alla VAR intervenissero onestamente quando necessario, o bisogna credere che, in certe occasioni, la linea radio tra arbitro e VAR è assente?

Credo che alcune partite, non solo della Juventus, sono ancora pilotate per i motivi sopra descritti. Ora, si può giocare male e vincere, ci sta. Si possono fare 74 tiri in porta senza segnare e un contropiede può portare la vittoria l’avversario, ci sta. La palla è rotonda, siamo tutti d’accordo?

Tutte queste parole per cosa? Per chiedere semplicemente giustizia (in Italia sembra utopia mi sa) in uno sport bellissimo come il calcio.

Ah, dimenticavo, nonostante il non eccitante momento calcistico, forza Milan! Ora insultatemi! 😀

Elettroterapia a Sagrado nell’800

Queste sono notizie che raramente appaiono in giro, e perfino su internet non si sa di questa storia che andrò adesso a descrivere.

Il tutto inizia con un diligente studioso che porta il nome di Sergio Vittori, uno storico della “bisiacaria” (zona della provincia di Gorizia) che, per mezzo di libri e saggi storici, analizza per filo e per segno ogni vicenda di questi luoghi con date, curiosità, nomi, aneddoti, battaglie della prima guerra mondiale, documenti, costruzioni e quant’altro. Non a caso ha avuto diverse onorificenze dal Presidente della Repubblica Italiana e da quella Austriaca. Nel 2010 ha inoltre ottenuto la cittadinanza onoraria dal comune di Sagrado.

In uno di questi libri in mio possesso, (Sagrado – Il castello Alimonda, la chiesa, il ponte) Sergio Vittori, a quattro mani con la figlia Silvia, descrive le cure mediche che si effettuavano nei pressi di quella che verrà chiamata la “Miramare sull’Isonzo”, il Castello Alimonda appunto, a partire dagli anni ‘80 del 1800. Le cure praticate erano basate sull’elettroterapia, quando l’elettricità era ancora agli albori. Le testimonianze scritte su una rivista sanitaria dell’epoca, tradotte dal gotico, narrano di diverse guarigioni avvenute dopo una o poco più sedute:

Il Castello Alimonda

dolori di testa, malattie renali, pleurite, cancri allo stomaco, lacerazioni gravi, ferite, dolori reumatici, sciatiche, disturbi psichici, nevralgie, malattie alle articolazioni, suppurazioni delle ghiandole linfatiche, malattie polmonari, bruciori, capogiri, respiri affannosi, febbre, gravidanze dopo diversi aborti, setticemie, gonfiori, dolori vari, lacerazioni gravi a varie parti del corpo, cancrene, commozioni cerebrali, epilessie, convulsioni, calcoli biliari, persa di sensibilità agli arti, tubercolosi, ecc…

All’inizio i pazienti in cura risiedevano nelle zone limitrofe di Sagrado, ma poi, data la validità delle terapie, le persone accorrevano sempre da più lontano (Austria, Ungheria, Germania, Italia).

Il ringraziamento va tutto ad Elisa e Sergio Vittori, al comune di Sagrado e alla Grafica Goriziana.