11 settembre, 20 anni di…

Se non si comprende il passato non si può nemmeno di tentare di comprendere il presente, figuriamoci fare una timida previsione del futuro!

L’11 settembre 2001 è stato l’argomento che veramente ha destabilizzato qualsiasi pensiero legato alla realtà dei fatti accaduti in quel giorno. E’ stato l’evento più “grosso” pre-coviddi, ma anche il più tenuto nell’ombra dal cosiddetto mainstream.

Ricerche in rete, visione di ore ed ore di video in italiano ed inglese, ecc… a tutt’oggi non c’è nessuno che abbia smontato tali oneste e serie ricerche, sempre autorevoli. I giornalisti di regime come al solito raccontano, anno dopo anno, il solito ignobile ritornello: Bin Laden, attacco terroristico, ricordo delle vittime… null’altro, nessuna altra domanda o dubbio pervenuta dai pagati ripetitori. Prendo in prestito questa frase dal film capolavoro “V per Vendetta”: il nostro compito è riferire le notizie, non fabbricarle, quello è compito del governo.

Chi si accinge a farsi domande sull’attuale psicotica situazione attuale, potrà trovare delle difficoltà a trovare qualche risposta, se non con un serio desiderio di Verità e Ricerca. Quindi, per me, conoscere i meccanismi ed i fatti dell’11 settembre 2001 son stati una solida base per scoprire le menzogne e distorsioni dei mass-media su svariati argomenti. La stirpe dei giornalisti di regime è putrida, l’ho sempre detto e sempre la sosterrò. Li ritengo responsabili al pari dei mandanti, chiunque essi siano. Voci di corridoio ci dicono che pure loro sono stufi di blaterare queste balle galattiche da oltre un anno e mezzo. Anche se la smetterebbero domani, non gli leverà sicuramente le pesantissime colpe per essere stati dei veri e propri criminali al pari di medici, politici, governi ombra, eccetera. Ma a tal proposito rassicuro loro: sono già stati ampiamente giudicati.

Ritengo inoltre che la situazione attuale (vacxxxxx) sia partita proprio con l’auto-attentato del 2001. Un piano diabolico ben congegnato, pianificato, e sembra aver funzionato a dovere…ma fino ad un certo punto. L’élite si serve sempre dell’ignoranza della maggioranza delle persone, in tutto il mondo… anche se qui in Italia la situazione sembra essere più marcata come al solito: pizza, calcio e mandolino (per dirla alla Fantozzi) la fanno sempre da padrona, anche se ultimamente un qualche “risveglio” si sta palesando anche qui. Il popolo, comunque, riflette sempre il suo governo.

Nonostante tutto ve bene così, l’universo è e sarà sempre in Armonico Equilibrio.

Cosciente Vita 🙂

Eventi informativi di piazza (post aggiornato il 23 luglio alle 10:10)

Intanto è necessario ascoltare questo video:

Video in tema 😀

Eventi:

28 luglio piazza della Repubblica a Monfalcone (da definirsi, in attesa di dettagli)

Propaganda dei media:

ahah, quindi in autobus il “virus” non entra e nel baretto entra soltanto se si sta seduti ma in piedi no? ahah…

Sarebbe il caso di mettere questi volantini in tutti gli esercizi d’Italia?

Dal web:

“Con il Green Pass possiamo tornare alla normalità!" grida tutto convinto il lobotomizzato con il logo del Tg1 nell'occhio destro e quello di OPEN nell'occhio sinistro. Perché la normalità è iniettarsi un farmaco per salire su un treno o prendere un aereo. Perché la normalità è avere l'autorizzazione di entrare al cinema o mangiare al ristorante. Perché la normalità è il bollettino dei contagiati letto come se fosse quello dei caduti in guerra. Perché la normalità sono i giovani fuori pericolo e in salute che si fiondano a farsi il va**ino.  Perché la normalità sono i diritti costituzionali presi a calci e trasformati in concessioni. Perché la normalità è un virus che sceglie quali assembramenti colpire e quali no. Perché la normalità è il va**inato che ha paura del non va**inato. Perché la normalità è lo stato di emergenza permanente da più di un anno e mezzo. Perché la normalità sono i virologi in tv che si contraddicono ma non vanno contraddetti. Perché la normalità è l'assenza totale di qualsiasi dibattito o confronto sul tema. Perché la normalità è essere tracciati in ogni istante, braccati, marchiati, schedati, controllati, limitati e colpevolizzati. No, questa non è la normalità. E se pensate il contrario, siete davvero malati. (Dal web)
Io dico a tutto questo: BASTA, ma per davvero.
Inizio di un nuovo paradigma di LIBERTA' e SOVRANITA' INTEGRALE.

andrea nicola OltreCoscienza

Accorgersi è il primo passo verso la Libertà

Il 63% dei decessi aveva 3 o più patologie, il coronavirus ha una letalità minima, per non dire trascurabile. Ricercare in modo AUTONOMO i dati ISS (Istituto Superiore di Sanità) https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/. Inoltre, siamo addirittura al di sotto della media dei decessi del periodo, rispetto agli anni passati.

Intanto questa fuffa chiamata “pandemia” obbliga a STARE A CASA, e l’80/90% degli italiani sembra non importare mentre negli altri paesi sembrano, quantomeno, un tantino più svegli. Confrontate, se ne avete voglia, la propaganda della TV con i dati sopracitati, grazie.

https://youtu.be/UPFh1luS6K4

Le fake news si combattono pensando con la propria testa…

FONTE: http://storieviandanti.blogspot.com/2020/04/le-fake-news-si-combattono-pensando-con.html

No, quella di costituire una Commissione per individuare le fake news e colpirne gli autori non è una buona idea. Non lo è perché in campo scientifico non è semplice distinguere la genialità dell’innovatore dall’immaginazione del falsario. Un gruppo di “controllori” dell’ortodossia assomiglia troppo all’inquisizione che in nome della “verità vera” si rifiuta di accettare le ipotesi in quel momento considerate fantascientifiche di chi la metteva in discussione. Ed è fin troppo facile passare dalla scienza alla politica, dove il Potere di turno potrebbe annichilire la rispettiva opposizione avendo i mezzi per definire “menzognero” chiunque cerchi di sottrarsi alla sua influenza.
E’ sempre stato così, ogni guerra ha avuto bisogno di fake news per convincere generazioni di giovani a sbudellare tanti coetanei che non avrebbero avuto altrimenti alcun motivo per dichiararsi nemici. Tuttavia è innegabile come sia ancor più necessaria oggi una forte educazione al discernimento, a causa dell’alluvione di informazioni che sta travolgendo la cultura planetaria da un paio di decenni.
Rimanendo a esempi di questi giorni, chi capisce i criteri con i quali vengono “sparati” i numeri nelle criticatissime conferenze stampa quotidiane della Protezione Civile? Con quali strumenti, tra le migliaia di volti più o meno noti che affollano le tv, si possono distinguere i “falsi” dai “veri” scienziati? Come proteggersi dalla propaganda politica che cerca per esempio di presentare come uno straordinario successo una catastrofe sanitaria – e forse anche un crimine – come quella verificatasi nel tragico marzo lombardo? Come impedire ai sindaci di trasformarsi da “garanti della giustizia” in volgari paternalisti se-dicenti educatori del popolo, ai cittadini onesti di diventare insopportabili delatori, ai capi partito di mettere i panni dei vescovi e ai preti di sostituirsi agli amministratori?
Un errore potrebbe essere quello di pensare che tutto ciò accada adesso e che il coronavirus abbia suscitato i peggiori istinti negli esseri umani. Non è così, semmai questo periodo porta all’evidenza ciò che non era a tutti chiaro. Trent’anni di formazione televisiva improntata al “non senso” della vita, al consumismo edonista più bieco, alla religione del Soldo e dell’effimero hanno provocato una malattia sociale profonda, dalla quale non sarà semplice guarire.
Un rimedio facile da usare, in questo tempo di inimmaginabili restrizioni, potrebbe essere semplicemente quello di spegnere la tv e scoprire di quanti insondabili e sorprendenti pensieri è capace l’umano intelletto e quali meravigliose emozioni possono albergare ancora nel cuore di ognuno.

Ho acceso la scatola nera rettangolare!

Chi mi segue da tanti anni, ma anche da chi lo fa dalle ultime settimane, sa cosa penso della TV. Brevemente ricordo che accendo la televisione soltanto per vedere un film in particolare in DVD o blu-ray, un documentario sulla natura in generale... e pochissimo altro di qualche emittente privata. Quindi, conoscendo un po' i meccanismi di come girano alcune cose, ho acceso la TV (con dovute precauzioni personali) e mi sono soffermato su:

- uno spezzone di telegiornale;
- un breve collegamento esterno di una trasmissione;
- alcuni spot pubblicitari

In tutte queste tre "situazioni" la direzione era: paura e pensiero unico.
Non è questa una novità per molti, ok, ma ora come ora la cosa è alquanto differente e a tratti inquietante, senza precedenti. Potrei fare un paragone con l'11 settembre 2001 e di come ancora oggi tanta gente crede alla versione ufficiale, e quindi a quella dei TG e della televisione in generale.

Il bombardamento continuo 24h su 24h di ogni emittente è racchiuso nelle seguenti cose: il coronavirus sta facendo migliaia di morti, bisogna aver terrore, bisogna restare a casa.

Le pubblicità (che ricordo sono studiate scientificamente per rincoglionire) avvallano prepotentemente le stesse cose da "pensiero unico".
Alcune di queste premono sul fatto di quanto sia bello stare a casa, inoltre ho notato uno spot di pura propaganda che indicava di credere solo alle loro notizie, di stare attenti alla fake-news. Se questa cosa fosse messa in pratica, qualsiasi TV mondiale smetterebbe di trasmettere un buon 90% delle notizie, ma questa è una mia opinione.
Questa si chiama sospensione della democrazia, una reale dittatura
o non saprei come altro definirla.

Vogliono, e ci stanno riuscendo, farci abituare a questa nuova realtà, e l'italiano medio ci è cascato in pieno. L'effetto della "rana bollita" ha funzionato a dovere.

I decreti (illegittimi) che si stanno susseguendo sono sempre più stringenti e limitano di fatto qualsiasi libertà. Chi dice qualcosa di "diverso" da quello che il governo (illegittimo pure quello) e delle TV è da zittire, censurare, ecc...
Ma è per il nostro bene...ci dicono.

Ci comunicano di affidarsi soltanto a fonti ufficiali. Bene, io e tante altre persone con un minimo di spirito critico abbiamo postato, con tanto di link diretti, i dati dell'Istituto Superiore di Sanità che indicano fino ad ora tre, soltanto tre morti per coronavirus in Italia.
Nessuno, tra i miei contatti (o comunque nei commenti sotto i video e articoli che sottolineano questo) che “credono” alla versione della TV ha saputo smontare tali dati ufficiali. Perché? Facciamocele queste domande...

Ora pure sul web e sugli smartphone ti appaiono continui avvisi sulla pseudo-pandemia e ti inducono a credere di quanto bello sia restare reclusi nella propria abitazione, in silenzio ed accettare tutto quello che Vi vien detto.

Intanto sono già a migliaia le multe penali ai cittadini italiani perché si trovano fuori casa per ingiustificato motivo (grazie anche alla geo-localizzazione degli smartphone, app dedicate, droni e altre tecnologie da “film”), ringraziamo il governo (eletto da nessuno tra l’altro) per la terza versione del modulo di autodichiarazione per gli spostamenti, è incredibile che non ci si senta quantomeno presi per i fondelli.

La gente sta perdendo il lavoro, l’economia sta andando letteralmente a puttane e il governo cosa dice? Non preoccupatevi, pagherete le tasse a giugno! Oh, ma che buoni!

Da non trascurare la categoria degli anziani che sono i soggetti più deboli specialmente in questo periodo surreale.
Quindi mi rivolgo a tutte le altre persone con un minimo di umanità e coscienza, di supportarli e, per quanto possibile di tranquillizzarli, dato che probabilmente saranno terrorizzati dalle continue e ignobili notizie che gli arrivano dalle televisioni. Questa cosa va comunque estesa anche ai soggetti non anziani che credono alle notizie ufficiali.

Ricercate, non accontentatevi soltanto di ricevere informazioni da una sola direzione, altrimenti sarete per sempre ingoiati in un mare di menzogne preconfezionate dai piani alti, per poi essere risputate attraverso le “scatole nere”.

A tal riguardo consiglio di vedere i video e i documenti che ho messo sui miei vari spazi internet, in fondo troverete i vari link.
Avanti tutta che ne usciremo, prima o poi!

"Nulla succede per caso, tutto a suo tempo"

Per chi se lo fosse perso, Vi rimando al mio recente articolo “Quello che sta accadendo dal punto di vista Coscienziale”:

Sito https://www.oltrecoscienza.it/

Blog https://andreanicola.blogspot.com/

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🙂

10 cose belle del Coronavirus

FONTE: https://www.facebook.com/spaziointeriore/posts/2493659277555612

10 COSE BELLE DEL CORONAVIRUS

10 COSE BELLE DEL CORONAVIRUS

Negli ultimi giorni nei nostri post abbiamo messo l’accento su alcune questioni che non condividiamo circa la gestione dell’emergenza da parte delle autorità pubbliche e soprattutto sul clima di paura e psicosi che si è velocemente diffuso nel nostro paese.
Non esiteremo a tornare a toccare temi più “seri” e delicati, qualora ne sentissimo la voglia o la necessità, ma poiché ci piace avere un approccio olistico alla vita, che sia inclusivo e non esclusivo e che mantenga una visione delle cose “a tutto campo”, oggi desideriamo portare il nostro sguardo sul bicchiere mezzo pieno dell’intera faccenda. Ci sono infatti diverse prospettive positive che si aprono nel nostro quotidiano grazie all’emergenza del coronavirus, che possiamo tranquillamente affiancare a qualsiasi altra considerazione volta a essere consapevoli, centrati, prudenti e amorevoli.

1) QUALITÀ DELL’ARIA
Con molte persone confinate in casa è indubbio che circolino meno auto e che l’aria delle nostre città sia molto più respirabile del solito. Quando ti trovi a camminare per le strade del tuo quartiere (finché sarà consentito dalla legge, s’intende), respira a pieni polmoni e guardati intorno: è possibile che tu scopra scorci, luoghi e opere d’arte o di natura di cui non ti sei mai accorto in precedenza. Il silenzio e la solitudine di questo momento amplificheranno la bellezza di ciò che ti circonda.

2) MENO LAVORO
Quante volte ti sei lamentato di lavorare troppo, di avere troppi impegni e responsabilità, di essere stressato?
Ebbene, è arrivato il tuo momento per lavorare di meno (questo vale almeno per alcuni di noi). O ti vuoi lamentare anche di questo? E soprattutto cogli l’occasione per chiederti se ti piace ancora il tuo lavoro, o se ti è mai piaciuto, se vorresti cambiarlo o svolgerlo in modo diverso. Oppure potresti scoprire che ti manca un sacco lavorare e non vedi l’ora di ricominciare. E quando ciò ti sarà concesso, te la godrai molto più di prima e smetterai di lamentarti.

3) RELAZIONI DI COPPIA
Se hai un partner stabile e vivi con lui, ti toccherà probabilmente condividere ancora di più i tempi e gli spazi. Vale un po’ lo stesso discorso del lavoro… Quanto stai bene con il tuo partner? C’è qualcosa da comprendere, da cambiare, da trasformare? O forse non lo sopporti proprio più e ora che ce l’hai sempre tra i piedi (grazie al virus) hai finalmente l’intima certezza che devi mandarlo al diavolo? (Ma sempre con amore, sia chiaro, e mantenendo la distanza di sicurezza!)

4) AMICIZIE
Abbiamo tutti tanti amici e tante amiche (ma qui parliamo di quelli reali, in carne e ossa, non di nomi o nickname su uno schermo). In questa situazione surreale e paradossale, hai il privilegio di poter osservare e conoscere più in profondità tante persone che fanno parte della tua vita. Nel totale rispetto della sensibilità di ogni tuo amico, e senza emettere giudizi sulle modalità con cui chicchessia sta scegliendo “liberamente” di vivere quest’epoca di caos, puoi serenamente chiederti quali sono le persone con le quali desideri camminare insieme nel prossimo incerto futuro. Quali vibrazioni, informazioni ed emozioni ti trasmettono i tuoi amici? Chi ti fa sorridere? Chi ti apre il cuore e ti fa riflettere con più consapevolezza? Chi invece cerca di trascinarti nell’abisso della paura? Insomma, è davvero un’occasione imperdibile per fare un repulisti generale della tua lista contatti. Ed è anche un’occasione per riscoprire modalità di condivisione che un tempo ci riempivano il cuore: ricordi le lunghe ore passate al telefono con l’amica o l’amico del cuore? Oppure la gioia di scrivere e ricevere una lettera cartacea? (Che, dati i tempi delle poste, verosimilmente arriverà quando l’emergenza sarà passata: un promemoria di come, nonostante tutto, l’abbiamo vissuta intensamente!)

5) PROGETTI RIMANDATI
Oltre a quelli di lavoro, anche molti impegni e progetti personali sono stati pesantemente compromessi o rimandati. In un’attitudine di fiducia nella benevolenza infinita dell’Universo, hai l’occasione di chiederti se effettivamente quegli impegni e quei progetti fossero così importanti. E forse scoprirai un giorno, con sollievo, che proprio grazie al coronavirus non hai fatto quel particolare viaggio, non hai incontrato quella tale persona, non hai avviato quell’attività. O forse addirittura hai ricevuto la grazia divina e hai evitato il matrimonio!!!

6) LEGGERE
Di tempo ne hai molto più di prima. Quindi non puoi più dire: «Leggo poco perché proprio non ho tempo». Prenditi la tua responsabilità! Se non ti piace leggere, nessun problema. Ma non sai cosa ti perdi… C’è sicuramente un libro lì che ti attende, pronto a cambiarti la vita. Forse è quello che il tuo amico (o tua madre!) ti consiglia da anni. O forse ce l’hai già in casa e se ne sta lì… paziente… ad aspettare che ti suoni la sveglia interiore e che tu ti accorga di lui.

7) TV
Se ancora hai la televisione nella tua casa, in questo periodo ti consigliamo di guardarla moltissimo, di fare il pieno di tutti i telegiornali, i talk show, gli approfondimenti. Ma sempre con attenzione e presenza. E cerca di ricordarti tra qualche mese tutto quello che hai visto e ascoltato. Chissà, forse potresti decidere in futuro di fare a meno della televisione (o perlomeno di coprirla con uno spesso telo colorato) e alla prossima catastrofe nazionale scoprirai di aver sviluppato degli inossidabili anticorpi all’idiozia.

8) RIPULIRE CASA
Considerato che ci passerai molto più tempo del solito, quale occasione migliore per fare una revisione di tutte gli oggetti, i documenti e gli abiti che possiedi o che ti possiedono? Apri i cassetti, gli armadi, gli scatoloni e tira fuori tutto. Cosa ti piace e cosa non ti piace? Cosa ti serve e cosa ti appare superfluo? Fa’ delle scelte e liberati di un po’ di fardelli. Puoi darli in beneficienza, regalarli o buttarli.
Altro piccolo consiglio: sistema tutte quelle cose che in casa tua non funzionano, quelle che non sembrano così importanti ma che in realtà lo sono. Il rubinetto che sgocciola da anni, il vetro sporco da mesi, la polvere negli interstizi del termosifone, la lampadina da cambiare, la porta che chiude male…

9) GIOCARE
Almeno fino a oggi è ancora possibile (sebbene sconsigliato) riunirsi nei propri domicili con altri esseri umani. Ti suggeriamo di godere della compagnia che hai in questo momento organizzando cene, cerchi di canti, piccole cerimonie, serate ludiche con le carte e i giochi da tavola. E se ti trovi “in solitaria”… puoi fare lo stesso! (Quanto tempo è che non organizzi qualcosa per godere della tua compagnia?) Se poi vivi in un nucleo familiare, a maggior ragione dedica del tempo a giocare con il tuo partner, i tuoi figli, i tuoi coinquilini. Lascia che la voce del tuo bambino interiore sia quella del gioco e non del panico!

10) SFOGHI CREATIVI
Ognuno di noi ha un lato creativo che per pudore, insicurezza o mancanza di tempo tiene nascosto. Approfittane e mettiti a immaginare e a creare: dipinti, poesie, racconti, canzoni, collage, artigianato… Sperimenta nuove ricette in cucina. Coltiva fiori. Abbellisci la tua casa che è anche il tuo tempio.

Concludiamo questo post che forse alcuni troveranno troppo giocoso con alcune proposte serie per le nostre autorità e istituzioni. Non sono proposte nostre, ma sono state elaborate dalla Facoltà di Epidemiologia della Libera Università del Pianeta Sirio. Secondo uno studio della suddetta università, il temuto virus potrebbe diffondersi anche per la sporcizia che assale le nostre città.
Suggeriamo pertanto al Governo di firmare un’ordinanza per far ripulire con urgenza i marciapiedi dei nostri quartieri e di punire con multe e sanzioni chi viene sorpreso a gettare per terra cartacce, cicche e qualunque altro oggetto potenzialmente portatore di virus e batteri. Andrebbero vietati anche i clacson e i rumori forti in generale, in quanto anche le forti vibrazioni acustiche potrebbero favorire la propagazione di virus patogeni.

Un’ultima cosa: quante volte ti sei sentito solo in mezzo alla gente? In famiglia, al lavoro, tra gli amici? Adesso che la presenza fisica intorno a te è per forza di cose diradata, riscopri la bellezza della compagnia di te stesso e soprattutto la vicinanza di cuore con le altre persone: l’amore che è dentro ognuno di noi è lì, pronto a farsi nuovamente sentire. C’è qualcosa che ci unisce al di là dell’evento, della cena, della festa… ed è qualcosa di profondo e potente. Ora più che mai, siamo tutti Uno. E non siamo mai stati più autenticamente vicini.

Namasté!

Coronavirus: la psicosi regna su un gruppo FaceBook

https://marcobellavia.files.wordpress.com/2015/05/pecoranera.jpg

Stamattina, sabato 7 marzo 2020, ho visto un post riguardante il coronavirus su un gruppo facebook che frequento e a cui sono iscritto praticamente dalla sua nascita, molti anni fa. Si trattava di un breve video in cui un tizio della Protezione Civile invitava, in maniera piuttosto decisa ma anche molto agitata, a restare a casa, prendere diverse precauzioni, lavarsi le mani, eccetera. Bene, a tal video ho messo la “reazione” con l’emoticon che ride. A quel punto l’autrice del post mi ha menzionato chiedendomi perché mai ho messo quella “reazione”, ecco il mio commento (è tale quale compresi gli errori di battitura):

Perchè il coronavirus è una “quasi” bufala, abbiamo centinaia e megliaia di morti ogni anno per influenze, altre patologie, ma questo NON FA NOTIZIA. I “pochi” morti dichiarati per coronavirus, non sono morti per il coronavirus ma per pregresse patologie importanti. Qui parliamo di statistiche o crediamo (per atto di fede) a quello che ci bombardano ogni minuto sulle tv e sui giornali. Stanno facendo (le istituzioni) e state POSTANDO video TERRORIZZANTI su questo pseudo problema. Se credete ai vari TG o istituzioni siete liberissimi, io mi informo anche altrove. Ricordo che in Italia siamo circa all’ottantesimo posto per l’informazione. Giovedì ero in biblioteca ad una interessante conferenza sulle allergie, c’era una distanza tra un sedia e l’altra di almeno un metro (come dalle disposizioni dettate dall’alto), ma succedeva qualcosa se “per caso” tutti stavamo seduti uno a fianco all’altro? … Si potrebbe estendere il discorso ai bar, ai centri commerciali, ai negozi, per strada, ecc… e vediamo se il metro viene rispettato…non credo. Nessuno parla di rafforzare eventualmente il proprio sistema immunitario, di cambiare stile di vita, di alimentazione…ma ripeto, è in atto un bombordamento mediatico senza precedenti. Ieri ho postato anche in questo gruppo il video dello psichiatra Raffaele Morelli https://www.facebook.com/RaffaeleMorelliRiza/videos/663895334416131/ Ascoltate perlomeno questo video: https://youtu.be/BxmRnUX36O4 e poi… devo aspettare che i mass media o che la sanità mi dica che bisogna lavarsi le mani, starnutire sul gomito, usare i fazzoletti, e bla bla bla?!? Basta un poco di buon senso e…. come dice Alessandro Bergonzoni: guardate al TV ma non accendetela. Felice sabato senza psicosi, abbassa le difese del sistema immunitario. E viva Mofalcon! 🙂

Da questo commento si son “scatenati” in tre (non ho fatto gli screenshoot ma poco importa), uno di loro, anzi una di loro è andata pure sul personale in maniera piuttosto ignobile, scrivendo tra l’altro un commento fuori luogo e pieno di controsensi. Gli altri commenti invece erano leggermente “meglio”, ma nonostante i miei inviti a screditare quello che ho scritto (video correlati compresi), le risposte erano fuorvianti e distruttive. Alcune ore dopo, verso le 11:00 / 11:30, il post è stato interamente cancellato, assieme ai relativi commenti.

Avevo già da tempo la mia idea su quel gruppo che è frequentato, per la maggior parte, dai pecoroni ubbidienti e credenti nel sistema e nei mass-media ufficiali. All’inizio, come tutte le cose, era partito con buoni propositi, post interessanti, simpatici, stimolanti, ecc… ma poi hanno fatto entrare “cani e porci” facendo sprofondare in basso la qualità del gruppo stesso. E’ chiara, inoltre, la mano politica in cui versa il gruppo.

Red Ronnie sulla “musica”

Stima per Red Ronnie che guardavo moltissimi anni fa al suo “Roxy Bar”, talvolta anche registravo qualcosa in videocassetta.

Siamo alle solite, il “problema”, secondo me, è duplice:

Da una parte c’è il sistema, in questo caso la televisione, ma ancora nel 2020 state dietro a quel mondo rettangolare? Ricordo che la tv è nata a scopo di “intrattenimento”, poi si è pseudo-evoluta in una vera e propria PORCHERIA. Quindi, in primis, bisognerebbe fare come dice il grande Bergonzoni: guardate la tv, ma non accendetela!

Ma a monte ci sta il “problema” principale: quello che ascolta sta merda. Ormai siamo in una società drogata dai media e smarthphone (non vado avanti con l’elenco perché è lungo), l’avrò scritto centinaia di volte. Si ascolta quello che va di moda ed è in tendenza, e con questa tecnica il “sistema” cattura i deficienti che sono nettamente superiori di numero a quelli che ascoltano cose diverse.

Quindi non è tanto cattivo il “guru” musicale di turno, che potrebbe essere esteso alla politica, alla medicina, alla scuola, eccetera… ma ignobile è il suo “fanclub“, ovvero chi ascolta queste nefandezze musicali. Poi c’è ovviamente la responsabilità delle televisioni, delle radio, delle piattaforme web, ecc…

O ci si sveglia (genitori, figli, adolescenti, ecc…) o si rimarrà intrappolati in queste porcherie… Perché Sanremo è Sanremo!

Non fatevi mettere nel sacco… di plastica!

Vi posto un paio di brevi ma interessanti video per riflettere sull'”attuale” (?) fenomeno dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e della ragazzina simbolo della “salvaguardia dell’ambiente”: Greta Thumberg. Chiaramente si aprirebbe un dibattito pro e contro ma ripeto, come sempre, che voglio solo mostrare e non dimostrare! Buone riflessioni.

Non è un paese per uomini?

Questo post è una breve riflessione di come la TV e i social stiano letteralmente trasformando l’uomo (maschio) in una minaccia, in uno stupratore, in un assassino,  ecc… generalizzando come sempre e distorcendo la verità. Apri la TV e vedi quasi sempre omicidi (reali per carità, non lo nego) di uomini o mariti che stuprano o uccidono la compagna/moglie. Poi ci sono le “leonesse da tastiera” che sui vari social offendono pesantemente tutti gli uomini, generalizzando in un pericoloso narcisismo femminista. La realtà e le statistiche invece dicono altro, le madri sono le più pericolose ed abusanti verso i figli, sia fisicamente che psicologicamente, per non parlare di reati di sangue o violenza verso genitori, uomini, bambini in asilo o in ambito scolastico. Qui una pagina facebook dedicata all’argomento: https://www.facebook.com/noneunpaeseperuomini/

Si nota come facebook (o twitter per esempio) siano tremendamente sempre di più indirizzati ed indicizzati in una certa direzione, non è una novità, ci stanno riuscendo da decenni con la TV e continuano, diabolicamente, anche sul web. Come sempre è la persona che usa tali strumenti a doversi accorgere e  ricercare, verificare le reali bufale, di non seguire sempre la massa pecorona, ecc…

Ora, al di là di tutto, di statistiche e di fatti più o meno manipolati, voglio dire che la violenza non è di sesso femminile o maschile, è violenza e basta, sbaglio? La dualità creata per dividere le persone sugli ormai diffusissimi social e nella vita reale è piuttosto allarmante. Per questo motivo mi astengo da anni di commentare su facebook (argomenti più o meno particolari), preferendo come al solito, il confronto di persona. Provare per credere!

Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti

(Einstein o chi l’ha scritta non aveva tutti i torti)

TV

La TV: guardatela ma non accendetela

Alessandro Bergonzoni

Stiamo perdendo la capacità di ragionare

Se si può trarre una conclusione dopo questo ennesimo attentato terrorista, è la seguente: il mondo sta perdendo la ragione. Intendo quello che ho detto in senso letterale: la gente non è più in grado di ragionare.

Già di per sè il terrorismo scatena paure ancestrali, che a loro volta producono pulsioni di odio assolutamente irrazionali. A questo si aggiunga il ruolo della TV, che fa assolutamente di tutto per evitare di portarci a ragionare. Lo scorso venerdì ho assistito ad un intero telegiornale di RAI2, che ha dedicato tutti i 30 minuti a disposizione all’attentato di Barcellona. Le notizie confuse sul numero delle vittime si alternavano alle notizie confuse sul numero degli attentatori e sulla loro possibile identità. Ma mai che per un solo secondo sia affiorata, fra le righe del notiziario, la fatidica domanda del “perchè?”

I telegiornali si concentrano esclusivamente sul che cosa, evitando accuratamente di porsi domande scomode. E così la gente smette di ragionare. Assimila e accumula informazioni assolutamente inutili sulla probabile parentela fra due dei sospettati, sulla strana vicenda dell’Imam di Ripoll, o sui possibili collegamenti fra la villetta esplosa il giorno prima e la strage delle Ramblas.

Si finge di cercare meticolosamente ogni possibile collegamento ai livelli pù bassi della piramide, mentre si evita accuratamente di guardare ai livelli più alti.

E così la gente smette di ragionare sui veri termini del problema, proprio nel momento in cui viene indotta a “ragionare” su argomenti assolutamente inutili e inconcludenti.

Se non bastassero gli esempi a cui abbiamo assistito in questi giorni, c’è un episodio particolarmente significativo di cui ha dato notizia La Stampa: nelle ore immediatamente seguenti l’attentato, la polizia spagnola ha diramato la richesta di non pubblicare su Twitter commenti sugli attentati “per non aiutare i terroristi”, ma di postrare piuttosto le fotografie dei nostri gattini. E così i social sono stati inondati di foto di gattini, appunto, “per non aiutare i terroristi”.

E c’è persino chi si sente furbo nell’aver fatto questa operazione: “Forza – si legge su svariati tweet – mettiamo le foto dei nostri gatti, pubblichiamo cose che non c’entrino nulla con gli attentati”.

Come se il terrorista in fuga – supponendo che sia ancora vivo – avesse il tempo di consultare Twitter per sapere se per caso lo stanno cercando.

C’è una profonda idiozia da parte di chi è caduto in un trabocchetto del genere, ma mi rifiuto di pensare che chi ha proposto questa stupidaggine sia altrettanto idiota.

Il tentativo di sviare l’attenzione dal vero prolema traspare da ogni piega del discorso mainstream, dalle scalette dei telegiornali – che evitano accuratamente di porsi le domande più importanti  – fino alla richiesta di pubblicare foto dei gattini “per non aiutare i terroristi”.

Come aveva detto qualcuno, finchè porrai la domanda sbagliata, il popolo non potrà mai trovare la risposta giusta.

Massimo Mazzucco

https://www.luogocomune.net/LC/index.php/15-terrorismo/4738-stiamo-perdendo-la-capacita-di-ragionare