Istituto Superiore di Sanità (ISS 18 marzo 2020)

Nuovo coronavirus

Il 9 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno individuato un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo, provvisoriamente chiamato 2019-nCoV e classificato in seguito ufficialmente con il nome di SARS-CoV-2. Il virus è associato a un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale. L’11 febbraio, l’OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata COVID-19. 
Il 30 gennaio, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha confermato i primi due casi di infezione da COVID-19 in Italia. 

Nell’ambito delle strategie di contrasto e gestione del rischio sanitario connesso all’emergenza epidemiologica, l’Istituto Superiore di Sanità è parte del comitato tecnico scientifico per il coordinamento degli interventi, istituito presso il Dipartimento della Protezione civile, e gestisce la sorveglianza epidemiologica e microbiologica del SARS-CoV-2.

L’ISS, attraverso il proprio sito EpiCentro, ha dedicato al coronavirus un’intera sezione.
null Comunicato Stampa N° 22/2020 Coronavirus: in media 8 giorni tra sintomi e decesso, terapia antibiotica la più utilizzata

ISS 18 marzo 2020

Nelle persone decedute positive al Covid-19 la terapia antibiotica è stata quella più utilizzata (83% dei casi), meno utilizzata quella antivirale (52%), più raramente la terapia steroidea (27%). Lo afferma il Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi pubblicato sul sito Epicentro, a aggiornato al 17 marzo. Il documento mostra anche i tempi mediani, in giorni, che trascorrono dall’insorgenza dei sintomi al decesso (8 giorni), dall’insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale (4 giorni) e dal ricovero in ospedale al decesso (4 giorni). Il tempo intercorso dal ricovero in ospedale al decesso era di 1 giorno più lungo in coloro che venivano trasferiti in rianimazione rispetto a quelli che non venivano trasferiti (5 giorni contro 4 giorni).

“Il comune utilizzo di terapia antibiotica – si legge nel documento – può essere spiegato dalla presenza di sovrainfezioni o è compatibile con inizio terapia empirica in pazienti con polmonite, in attesa di conferma laboratoristica di COVID-19. In 25 casi (14,9%) sono state utilizzate tutte 3 le terapie”.

Per quanto riguarda le caratteristiche dei deceduti, il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 2.7. Complessivamente, 3 pazienti, e non 12 come era stato indicato in precedenza per un refuso, presentavano 0 patologie (0,8% del campione), 89 (25,1%) presentavano 1 patologia, 91 presentavano 2 patologie (25.6%) e 172 (48,5%) presentavano 3 o più patologie.

Sempre su Epicentro è stato pubblicato anche l’aggiornamento epidemiologico sui dati raccolti attraverso la piattaforma web dedicata. La degenza in un reparto di ricovero è riportata per 3.281 casi (13,1% dei casi totali); di questi 397 (12%) risultano ricoverati in terapia intensiva. Al 16 marzo 2020, 106 province italiane su 107 (tutte ad eccezione di Isernia) hanno segnalato almeno un caso di COVID-19. I casi si concentrano soprattutto nel nord Italia, in particolare in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, e nelle Marche dove sono stati segnalati al sistema di sorveglianza oltre 1.000 casi.

Guarda anche l’infografica

https://www.iss.it/coronavirus/-/asset_publisher/1SRKHcCJJQ7E/content/id/5304852?_com_liferay_asset_publisher_web_portlet_AssetPublisherPortlet_INSTANCE_1SRKHcCJJQ7E_redirect=https://www.iss.it/coronavirus?p_p_id=com_liferay_asset_publisher_web_portlet_AssetPublisherPortlet_INSTANCE_1SRKHcCJJQ7E&p_p_lifecycle=0&p_p_state=normal&p_p_mode=view&_com_liferay_asset_publisher_web_portlet_AssetPublisherPortlet_INSTANCE_1SRKHcCJJQ7E_cur=0&p_r_p_resetCur=false&_com_liferay_asset_publisher_web_portlet_AssetPublisherPortlet_INSTANCE_1SRKHcCJJQ7E_assetEntryId=5304852&fbclid=IwAR14cutxjo-GUVhQYUEdc1gDr7u-Lk10D1xNiQBZUzbpyVsvxEX8ZpnFmp4

Riflessione. La concentrazione maggiore di “decessi” che si ha in Lombardia è probabilmente provocata (oltre alle gravi patologie pregresse e all’età avanzata dei pazienti) dai vaccini che, ricordiamo, sono stati di circa 1.200.000 di nella sola regione Lombardia appunto. 35000 vaccinati per meningococco (che può causare anche polmonite oltre ad altre patologie…). Aggiungiamo le morti da “paura” non conteggiate. Infine ricordiamo l’importante distinzione tra morte DI CORONAVIRUS e CON CORONAVIRUS. Ad ognuno le sue riflessioni.

Quello che sta accadendo dal punto di vista Coscienziale

Ho scritto qualche giorno fa un pensiero sull’attuale virus che sta di fatto monopolizzando i mass-media ed internet creando, e riuscendoci, un divide et impera: https://www.oltrecoscienza.it/2020/03/10/divide-et-impera-in-atto/. Inoltre, sui miei spazi internet ho già condiviso, con estrema fatica, molti video e documenti sull’argomento.

Anche in questo caso non nominerò tale virus che ormai è diventato un reale incubo per la stragrande maggioranza della gente. Ormai in giro ci si guarda come in un film di zombie, su internet è zeppo di litigi tra poveri di consapevolezza in cui, ahimé, sono entrato marginalmente per qualche giorno, appunto a causa dell’enorme numero di informazioni e controinformazioni che, ora dopo ora, ci arrivano tramite le televisioni e dal web.

Dal mio punto di vista, il primo fatto tangibile è che l’unica cosa che “regna con la corona” è la paura installata senza precedenti dai vari mass-media di regime. Ma una paura prolungata nel tempo, si trasforma in un preoccupante indebolimento del sistema immunitario, con conseguenze che possiamo immaginare.

Il secondo fatto incontrovertibile è che l’economia in Italia, ma anche altrove, è in fase di collasso, un punto di non ritorno?

Un altro fatto, indifferentemente da uno come la pensa, è che siamo reclusi in casa. Il punto che la gente è contenta, almeno per ora, di starsene a casa perché gliel’ha ordinato il governo o chi per lui (USA?). Ma è completamente diverso dal restare a casa contenti essendo consapevoli di se stessi e del perché accade quello che accade…

E qui entra in gioco il punto di vista Coscienziale, rendo grazie infinite a Heart (nome di fantasia) per le lunghissime quanto piacevolissime discussioni e soprattutto condivisioni, in tanti anni. Lo dedico a te 🙂

Il virus, se mai esistesse, attacca le vie respiratorie e quindi i polmoni, i polmoni simboleggiano gli alberi che producono ossigeno appunto. L’ossigeno è chiaramente collegato all’aria che a sua volta è collegato ad Anima (grazie agli studi di Corrado Malanga). Anima è la parte femminile della nostra Coscienza che, unita allo Spirito (parte maschile) e alla parte Mentale (parte neutra) diventa Coscienza Integrata. A tal proposito cercare autonomamente sul web il Triade Color Dinamico Flash (TCTDF).

Qui entra in gioco la visione che si ha della situazione generale e l’osservazione della gente. In tal senso è evidentissimo, dal mio punto di vista, che la persone si vedono per quello che sono, non è un giudizio ma una constatazione di quanta separazione Coscienziale ci sia, anche soltanto scorrendo i commenti nei vari social network ed internet in generale.

La separazione è anche fisica come ho scritto prima, tutti devono restare a casa, lavoro permettendo, separato magari dagli amici, dai propri cari, dalle relazioni e così via.

E’ questa un’occasione unica per imparare a star da soli, conoscersi maggiormente, curarsi, meditare, Amarsi e riprendersi in mano la propria Vita.

Questo è soltanto uno spunto per vedere il lato costruttivo della situazione in cui siamo più o meno tutti immersi. Si sa che non è facile, e nessuno sa con esattezza quanto durerà tutto questo “teatrino”… ma durerà finché durerà.

Una meravigliosa cosa che sta accadendo, è la riduzione drastica dell’inquinamento in tutto il mondo, una vera e propria boccata di ossigeno per il nostro Pianeta!

Una considerazione che è fondamentale sottolineare ancora più marcatamente, è che è in atto un grandissimo cambiamento sotto tutti i punti di vista: sociale, economico, politico, lavorativo, ambientale e Coscienziale, Coscienziale del proprio Sè e del pianeta Terra, inteso come essere Vivente. A tal proposito ho già scritto in maniera esaustiva e variegata nel mio testo definitivo “OltreCoscienza” https://drive.google.com/file/d/1iFmHtBLapoFU3zxJj-4Kk3y2nFQeo1p-/view.

Un’aggiunta conclusiva potrebbe essere questa: ci sarà un mondo nuovo, diverso, ma sempre in questa realtà e in questa linea spazio-temporale. Chi è consapevole dei cambiamenti che si susseguiranno inevitabilmente, sarà più propenso alla creazione di un nuovo paradigma, un nuovo modo di Vivere in sintonia con l’ambiente e l’universo. Un pensiero olistico realmente libero, un mondo felice dove nessuno è superiore o inferiore all’altro, una Realtà “non dualistica”, dove i soldi non saranno più i padroni di come lo sono stati fino ad ora. Tutto questo è possibile ed auspicabile poiché, come dico dal mio primissimo articolo di molti anni fa:

“nulla succede per caso, tutto a suo tempo”.

Buona Nuova Vita 🙂

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🙂

2 morti

Coronavirus: Iss, in Italia i decessi accertati finora per causa del Covid-19 sono solo due. 60 milioni di italiani sono quindi agli arresti domiciliari per una falsa pandemia!

6 ed 11 marzo 2020: con due decreti a distanza di pochi giorni il Presidente del Consiglio, Prof. Giuseppe Conte annuncia l’inasprimento per le norme contro il diffondersi del “contagio del coronavirus”. Tutta l’Italia è definita “zona protetta”. Di conseguenza sono consentiti gli spostamenti solo per motivi inderogabili di lavoro e di salute e sono vietati gli assembramenti. Le attività commerciali, esclusi i negozi e supermercati di alimentari, le tabaccherie e le edicole, devono restare chiusi. Chiunque viene colto in violazione del decreto, è denunciato alle autorità e rischia ammende ed anche il carcere.

Conferenza stampa del 13 marzo 2020 – Roma (dal minuto 10:38 – https://youtu.be/vR5-01ZjYmM?t=638) – “Le persone morte a causa del coronavirus in Italia, che non presentavano altre patologie, potrebbero essere solo due. E’ quanto risulta dalle cartelle cliniche finora esaminate dall’Istituto superiore di sanità”. E’ quanto riferito dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa tenuta presso la Protezione civile a Roma. “I pazienti deceduti positivi hanno una media di oltre 80 anni – 80,3 per l’esattezza – e sostanzialmente sono prevalentemente maschi”, ha aggiunto Brusaferro. “Le donne sono il 25,8 per cento. L’età media dei deceduti è significativamente più alta rispetto agli altri positivi. Le fasce d’età superiori ai 70 anni, con un picco tra gli 80 e gli 89 anni. La maggioranza di queste persone è portatrice di patologie croniche. Soltanto due persone non sono risultate al momento portatrici di patologie”, ma anche in questi due casi, l’esame delle cartelle non è concluso e potrebbero, dunque emergere cause di morte diverse dal Covid-19. Il presidente dell’Iss ha precisato che, alla data del 13 marzo 2020, dagli ospedali di tutta Italia sono pervenute “poco più di cento cartelle cliniche”.

Sono i primi dati un minimo dettagliati forniti finora dalla Protezione civile sulle cause di morte dei pazienti affetti da coronavirus. Allo stato attuale, infatti, le autorità non sono in grado di distinguere coloro i quali sono morti a causa del virus, da quelli che, invece, vengono quotidianamente comunicati all’opinione pubblica, ma che erano in massima parte portatori di altre gravi patologie e che, quindi, non sarebbero deceduti a causa del Covid-19. Rispondendo a una domanda di “Agenzia Nova”, infatti, Brusaferro non ha saputo indicare il numero esatto dei decessi da coronavirus. Il professore ha inoltre chiarito che, in base ai dati analizzati, la grande maggioranza delle vittime “avevano serie patologie e in alcuni casi l’insorgenza di un’infezione delle vie respiratorie può portare più facilmente a un decesso. Per far chiarezza su questo punto, e fornire dati reali, “man mano che acquisiremo le cartelle andremo ad approfondire ulteriormente. Comunque le popolazioni più a rischio sono quelle fragili, portatrici di più patologie”.

PRONTA LA DENUNCIA CONTRO L’ESECUTIVO CONTE ET AL. Il documento può essere scaricato dal nostro server TANKER ENEMY. Qui: http://www.tanker-enemy.com/…/DECRETO-COVID19-DENUNCIA-TIPO…

Da presentare presso una Caserma dei Carabinieri o presso un Commissariato di Polizia oppure direttamente presso la cancelleria penale della Procura di Roma.

Oppure da indirizzare con raccomandata AR a: PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA. Presso: Tribunale di Roma, Via Golametto (Piazzale Clodio), 12, 00136 ROMA

Oppure via PEC a: prot.procura.roma@giustiziacert.it

#IONONRESTOACASA #DENUNCIAMOCONTE

https://www.facebook.com/rosario.marciano.profilo2/posts/230304198017787

Caccia all’untore

CACCIA ALL’UNTORE

PRONTA LA DENUNCIA CONTRO L’ESECUTIVO CONTE ET AL. Il documento può essere scaricato dal nostro server TANKER ENEMY. Qui: http://www.tanker-enemy.com/PDF/DECRE…

Da presentare presso una Caserma dei Carabinieri o presso un Commissariato di Polizia oppure direttamente presso la cancelleria penale della Procura di Roma.

Oppure da indirizzare con raccomandata AR a: PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA. Presso: Tribunale di Roma, Via Golametto (Piazzale Clodio), 12, 00136 ROMA

Oppure via PEC a: prot.procura.roma@giustiziacert.it

#IONONRESTOACASA

#DENUNCIAMOCONTE

Conferenza stampa del 13 marzo 2020 – Roma (dal minuto 10:38https://youtu.be/vR5-01ZjYmM?t=638) – “Le persone morte a causa del coronavirus in Italia, che non presentavano altre patologie, potrebbero essere solo due. E’ quanto risulta dalle cartelle cliniche finora esaminate dall’Istituto superiore di sanità”. E’ quanto riferito dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa tenuta presso la Protezione civile a Roma.

I Sopravvissuti (Survivors) 1975 – Sigla Iniziale e Finale

I sopravvissuti (Survivors) è una serie televisiva britannica del 1975 di ambientazione post apocalittica.

La trama si basa su uno scenario in cui il mondo intero è stato colpito da una epidemia dovuta ad un virus altamente letale, al quale è scampato solo l’1% dell’intera popolazione.

La serie fu creata e prodotta da Terry Nation (già creatore degli alieni Dalek per la serie di fantascienza britannica Doctor Who, e creatore anche della serie Blake’s 7) per la BBC ed è costituita da 38 episodi da 50 minuti, divisi in tre stagioni. Il primo episodio della prima stagione fu trasmesso in Inghilterra nel 1975 sul canale BBC1, a seguire successivamente nel 1976 e 1977.

Nel 1976 Terry Nation ne ha tratto un romanzo omonimo.[1] Nel 2008 la BBC ne ha realizzato un remake, Survivors.

In Italia furono trasmesse con notevole successo le prime due sole stagioni, nell’estate del 1976 dalla TSI (il canale della Svizzera Italiana, allora captabile in tutta la Penisola) e nell’inverno 1979 dalla RAI. Ciascun episodio era della durata di novanta minuti, condensando con numerosi tagli più di un episodio originale.

L’intera serie è stata pubblicata e distribuita in edicola in Italia in DVD a fascicoli settimanali dal 27 dicembre 2008, rispettandone l’ordine e la durata originali. Nel 2009 infine le tre stagioni sono state pubblicate in 3 cofanetti dalla Yamato Video, questa edizione risulta rinnovata nell’adattamento e nel doppiaggio.

https://it.wikipedia.org/wiki/I_sopravvissuti

Un importante tempo di Silenzio. Cosa accadrà “dopo”? – di Andrea Bellavite

Il silenzio domina queste giornate di coprifuoco. Il nemico invisibile ha travolto lo scorrere delle nostre esistenze, negandoci ogni semplice libertà individuale, incontrarci, andare a vedere un film o uno spettacolo teatrale, spostarci da una zona all’altra, oltrepassare un confine. Il bombardamento mediatico impedisce di pensare a qualunque cosa non sia il coronavirus, si salva in parte chi non ha il televisore o non sa nuotare nel mare dei social network. Invece la Vita continua, in certe parti del mondo neppure si sa cosa sia un virus, la malaria uccide ogni anno decine di milioni di esseri umani e nessuno si gira indietro, in altri luoghi la tempesta è già passata e si pensa a una difficile ricostruzione. L’Italia è invece in piena bufera e si spera che questa reclusione di massa porti il risultato atteso, la guarigione di chi è ammalato e la fine di questo incubo.
Cosa accadrà dopo? E’ importante porsi questa domanda, perché un “dopo” di sicuro ci sarà e potrà essere caratterizzato da un nuovo tempo di umanità oppure dall’onda lunga di quella disumanità non del tutto cancellata neppure in questi giorni drammatici dai toni della destra xenofoba e razzista. Si potranno raccogliere i frutti maturi della reclusione forzata, un ritmo di vita più naturale, una maggior attenzione alle relazioni e all’approfondimento culturale, l’ammirazione per l’abnegazione di chi rischia la vita per curare chi soffre, la percezione di una fratellanza planetaria, senza confini, la solidarietà con chi ha in questo frangente ha perso tutto e dovrà essere aiutato a ricominciare, il desiderio di accogliere e curare i nostri simili, da qualunque parte provengano, l’indignazione per l’ingiustizia, incredibile quando si lotta insieme contro una catastrofe della Natura, un’aria più pulita, un sistema sanitario più ricco di potenzialità ed efficiente.Oppure si asseconderanno terribili guerre tra poveri, mettendoci gli uni contro gli altri, accampando inesistenti privilegi di casta o primati derivati dalle appartenenze nazionali, mentre i signori della guerra e del potere economico si fregheranno le mani lucrando senza vergogna sul dolore del mondo.
A noi la scelta, forse questo momento di silenzio e di attesa non ci è dato per rimanere incollati alle ultime news, ma per cominciare a preparare una vera e propria nonviolenta rivoluzione. Dalle crisi si è sempre usciti malissimo (vedi I guerra mondiale e crollo delle borse del 1929) o benissimo (si veda, per rimanere al caso Italia, gli eventi successivi alla Liberazione dal fascismo e alla fine della guerra, con la nascita della Repubblica, la Costituzione, la Dichiarazione universale de Diritti della Persona e il periodo di relativa pace e benessere che ne è seguito). Insomma, non buttiamo via tempo, leggiamo, prepariamoci, studiamo, confrontiamoci, poniamo le basi per edificare insieme una nuova umanità.

https://storieviandanti.blogspot.com/2020/03/un-importante-tempo-di-silenzio-cosa.html

Il link all’interessante blog: https://storieviandanti.blogspot.com/

Tamponi: 80% di falsi positivi

Fonte dell’articolo: sconosciuto (se qualcuno gentilmente me lo indicherà in futuro lo metterò con piacere e per diritto).

Il TEST TAMPONE per rilevare il presunto Corona virus (covid19), secondo uno studio pubblicato, da parte del dipartimento di Biologia Cinese, il tampone fornisce l’80% di FALSI POSITIVI, quindi tutto ciò che si afferma da parte delle autorità statali (in primis il Ministero/ministro della “salute”) riguarda la cosiddetta “Epidemia”, e’ COMPLETAMENTE FALSO, infatti in Cina quel test non viene più utilizzato.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/32133832
Si richiede di Visionare con estrema attenzione quando riferito da questa ricercatrice nel video qui indicato
https://youtu.be/n-DHN9I1Co4
Inoltre come confermato da OMS
Le mascherine anti-smog – di quelle che negli ultimi tempi sono comparse in alcune grandi città – riescono a bloccare batteri e smog. Non è così per i virus, che invece sono più piccoli: sono generalmente compresi tra 0,02 e 0,3 micrometri, circa 10 volte più piccoli dei batteri. https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/advice-for-public/when-and-how-to-use-masks
Anche sulle cosiddette mascherine chirurgiche ci sono dubbi.
Qualche tempo fa David Carrington, medico e docente della St George’s University of London, aveva spiegato a BBC News che servono a poco contro i virus perché non coprono a sufficienza il viso, non hanno filtri e lasciano gli occhi esposti: i virus che si trasmettono per via aerea possono entrare anche da lì. L’unico caso in cui possono limitare il rischio di un contagio è quello in cui una persona infetta starnutisca o tossisca vicino a voi: una mascherina può fare da barriera fisica tra le vostre mucose e uno schizzo di saliva. Ma anche in un caso del genere non è detto che il virus non riesca a farsi strada.
informazioni riportate anche dal viceministro Sileri Coronavirus,: “Le mascherine non servono”.
Il viceministro della Salute, Pierpaolo Silieri: “Mascherina stupidaggine enorme, non serve”. E gli esperti sono d’accordo https://m.ilgiornale.it/news/mondo/coronavirus-sileri-usare-mascherine-stupidaggine-enorme-1819425.html

Istituto Superiore di Sanità

CS N° 21/2020 Coronavirus, letalità fino a questo momento è del 5,8%, più alta negli uomini

Ma io ISS, 13 marzo 2020

La letalità (intesa come numero dei morti sul totale malati) del Covid-19 in Italia al momento è del 5,8%. Lo afferma il Report dell’Istituto Superiore di Sanità sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a COVID-19 in Italia, appena pubblicato sul sito Epicentro. L’età media dei pazienti deceduti e positivi a COVID-19 è 80 anni, più alta di circa 15 anni rispetto ai positivi e le donne sono il 28,4%.

Sono 2 i pazienti deceduti COVID-19 positivi di età inferiore ai 40 anni. Si tratta di 1 persona di età di 39 anni, di sesso maschile, con pre-esistenti patologie psichiatriche, diabete e obesità, deceduta presso il proprio domicilio e di 1 persona di 39 anni, di sesso femminile, con pre-esistente patologie neoplastica deceduta in ospedale. Le donne decedute dopo aver contratto infezione da COVID-19 hanno un’età più alta rispetto agli uomini (età mediane: donne 84.2 – uomini 80.3) e la letalità aumenta in maniera marcata dopo i 70 anni.

“La letalità stratificata per fasce di età non è più alta di quella di altri paesi – sottolinea Graziano Onder, direttore del Dipartimento malattie cardiovascolari, dismetaboliche e dell’invecchiamento -. Scontiamo un’età media molto alta e una percentuale significativa della popolazione che ha più patologie, un fattore che aumenta il rischio di morte. Non a caso il numero medio di patologie osservate nei deceduti è di 2.7”.

Alcuni dettagli in più sulla letalità sono presenti nel bollettino epidemiologico (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Bollettino-sorveglianza-integrata-COVID-19_12-marzo-2020.pdf) pubblicato sempre su epicentro. Negli uomini la letalità risulta più alta, il 7,2%, mentre nelle donne è del 4,1%. La differenza nel numero di casi segnalato per sesso aumenta progressivamente in favore di soggetti di sesso maschile fino alla fascia di età ≥70-79. Nella fascia di età ≥ 90 anni il numero di casi di sesso femminile supera quello dei casi di sesso maschile probabilmente per la struttura demografica della popolazione.

Sempre su Epicentro si può consultare l’infografica sulla sorveglianza integrata.

https://www.iss.it/web/guest/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5296615?fbclid=IwAR3xfeipqPbSJsGIWmAWT6spwpAmSzXm_Xk-jqZj-Jne2raZXjhD6_KEYJc

Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a COVID-19 in ItaliaIl presente report è basato sui dati aggiornati al 13 Marzo 2020 https://www.iss.it/documents/20126/0/Report+per+COVID+2019_ITA_Draft_2020-03-13_FINAL.pdf/6e449e0a-fdb4-0eab-6ed6-91e48250e571?t=1584130380404

https://youtu.be/9lf3vj113mQ

E’ soltanto un film

https://www.facebook.com/agostino.tortorici.758/videos/1251716385219514/UzpfSTEwMDAwMDQ1MjE4NTgxNzozODgxMjI2Nzg1MjM1Njg5/